Impianto Bisenzio Ambiente

Estra e Consiag entrano in Bisenzio Ambiente

Estra e Consiag hanno acquisito una partecipazione del 10% della società Bisenzio Ambiente (5% da Estra e 5% da Consiag), detenuta da Cipeco S.r.l., attraverso un aumento di capitale pari a 77.000 euro. Bisenzio Ambiente è proprietaria di un impianto di trattamento di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi allo stato liquido e fangoso pompabile, a Campi Bisenzio.

«Con questa operazione rafforziamo il ruolo di partner industriale nella gestione dei servizi per i nostri territori – dice il direttore generale di Estra, Paolo Abati – con capacità, efficienza amministrativa e risorse adeguate per garantire standard di qualità, sicurezza e trasparenza. Ci poniamo a disposizione dei territori in cui operiamo ripristinando la governance pubblica in un servizio molto delicato relativo al ciclo dei rifiuti quale la gestione dei cosiddetti rifiuti speciali. Si tratta di un’operazione importante che si inserisce in continuità con gli obiettivi “green” di tutela e sostenibilità ambientale che si pone il gruppo».

In fase di progettazione e realizzazione, il gestore dell’impianto di Bisenzio Ambiente ha individuato e adottato le “migliori tecniche disponibili” europee (Best Available Techniques – BAT), al fine di raggiungere un livello elevato di protezione dell’ambiente, ottimizzazione dei consumi di materie prime, prodotti, acqua ed energia e un’adeguata prevenzione degli incidenti.
L’impianto, entrato in funzione a luglio, si estende su una superficie di 5.000 metri quadri, ha una capacità di trattamento annuale a regime di rifiuti liquidi pari a 186.000 tonnellate/anno (corrispondenti a 510 tonnellate/giorno), mentre la capacità di stoccaggio totale puntuale dei rifiuti in ingresso è pari a 1505 m3. Le diverse tipologie di rifiuti conferiti all’impianto vengono inizialmente miscelate per essere successivamente sottoposte a trattamenti specifici (chimico-fisico, biologico, demulsionamento e neutralizzazione acidi/basi). L’impianto è interamente racchiuso in un capannone industriale al fine di ridurre al minimo le emissioni odorigene e sonore, tutti i serbatoi e le vasche sono aspirati ed i gas vengono convogliati all’impianto di trattamento delle emissioni gassose; tutti i processi avvengono quindi al chiuso e il trattamento consiste nel separare la parte liquida del rifiuto che sarà avviata alla depurazione, dalla parte solida che sarà destinata in impianti terzi di trattamento e/o in discarica. Un laboratorio di analisi di proprietà controlla i parametri caratteristici dei rifiuti sia in ingresso che in uscita, in modo da verificare il rispetto autorizzativo.

Estra prospetta la futura l’acquisizione totale di Bisenzio Ambiente, attraverso un programma per step successivi che comporterà l’incremento progressivo delle quote detenute da Estra.

L’ingresso nel capitale sociale di Bisenzio Ambiente conferma intanto l’impegno di Estra e del socio Consiag, volto al rafforzamento del Gruppo Estra nella gestione del ciclo dei rifiuti e fa seguito all’acquisizione di Ecolat e al conseguente ingresso nella compagine societaria di SEI Toscana, gestore dei servizi ambientali della Toscana Sud. Inoltre, recentemente, Estra ha acquisito il 15% della compagine sociale di ECOS, società attiva nel settore dei rifiuti speciali, di cui, entro il 2023 acquisirà il 100% del capitale sociale.

«Consiag, quale holding di partecipazione azionaria, ha, tra l’altro, la funzione di favorire e di promuovere lo sviluppo industriale delle proprie aziende partecipate come Estra. Con l’acquisto della società Bisenzio Ambiente il gruppo si arricchisce di nuove prospettive di carattere industriale a servizio del territorio e dei soci: un impianto unico in Italia che porterà numerosi benefici alle aziende del territorio, che producono rifiuti speciali, e consentirà, attraverso il controllo pubblico, una gestione nella depurazione totalmente in sicurezza per la collettività – osserva Nicola Perini amministratore unico di Consiag e presidente di Bisenzio Ambiente – Questo territorio ha la necessità di dotarsi di un sistema impiantistico adeguato che, nell’integrazione tra i soggetti industriali presenti, renda il territorio autosufficiente e competitivo. Come Amministratore di Consiag, che detiene partecipazioni tra l’altro in Publiacqua, Alia e Gida, auspico che prenda avvio un processo di aggregazione societario tra i comuni dell’area, tale da determinare una condizione per maggiore investimenti, per servizi sempre più efficienti e per prospettive di crescita del nostro tessuto economico. Questa è la sfida che attende il sistema pubblico locale della nostra area vasta». 

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