Inizia “Non è mai troppo tardi”

Il 15 novembre 1960 va in onda per la prima volta la trasmissione televisiva Non è mai troppo tardi. Corso di istruzione popolare per il recupero dell’adulto analfabeta, un programma televisivo il cui scopo era insegnare lettura e scrittura agli italiani fuori età scolare ancora totalmente o parzialmente analfabeti.

La trasmissione, condotta dall’educatore Alberto Manzi e promossa dalla Rai in collaborazione con il ministero dell’Istruzione, ebbe inizio il 15 novembre 1960 e venne mandata in onda nella fascia preserale, anche per permettere a chi lavorava di potervi assistere. Furono realizzate 484 puntate fino al 10 maggio 1968, anno in cui poté essere sospesa grazie all’aumento della frequenza alla scuola dell’obbligo. Alcuni anni prima, nel 1958, era già stato creato un progetto pilota, che sarebbe durato sino al 1966, intitolato Telescuola, programma a carattere «sostitutivo», cioè diretto a consentire il completamento del ciclo di istruzione obbligatoria ai ragazzi residenti in località prive di scuole secondarie. Un progetto fortemente innovativo, con 4 milioni di ascolto giornalieri, che vide Enrico Accatino innovare la didattica dell’Educazione Artistica, promuovendo la docenza della storia dell’arte e dell’educazione all’immagine nella scuola dell’obbligo.

Logo del programma

Nel periodo 1965-1966 il maestro Ilio Guerranti di Colle di Val d’Elsa curò le trasmissioni che riguardavano le classi 3ª, 4ª e 5ª.

Non è mai troppo tardi ebbe un importante ruolo sociale ed educativo, contribuendo all’unificazione culturale della nazione tramite l’insegnamento della lingua italiana e abbassando notevolmente il tasso di analfabetismo, particolarmente elevato nell’Italia degli anni 60.

Nel periodo 1990-1991 ci fu un remake della trasmissione su Rai 3, e alla conduzione fu scelto Gianni Ippoliti. I protagonisti della trasmissione erano le persone anziane. Nel 2004 invece un programma di Rai Educational ha ripreso il titolo della trasmissione modificato in Non è m@i troppo tardi usando il moderno simbolo della “chiocciola”, che anticipa l’argomento del programma: stavolta si parla di alfabetizzazione informatica.

Il 24 e 25 febbraio 2014 viene trasmessa in due puntate su Rai 1 una fiction prodotta dalla Rai e dedicata al programma, dal titolo Non è mai troppo tardi che racconta la vita dell’insegnante Alberto Manzi, interpretata da Claudio Santamaria, con le musiche di Stefano Lentini e la regia di Giacomo Campiotti.

Immagine d’apertura: Alberto Manzi conduce il programma

Bibliografia e fonti varie

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