Il 5 febbraio 1907 il chimico belga Leo Baekeland annuncia l’invenzione della bakelite, la prima plastica sintetica.
Baekeland era già ricco grazie alla sua invenzione della carta fotografica Velox quando iniziò a studiare le reazioni del fenolo e della formaldeide nel suo laboratorio di casa. I chimici avevano cominciato a riconoscere che molte resine e fibre naturali erano polimeri. L’intento iniziale di Baekeland era quello di trovare un sostituto per la gommalacca, un materiale in scorta limitata perché prodotto naturalmente dall’escrezione di insetti lac (in particolare Kerria lacca). Baekeland produsse una gommalacca solubile fenolo-formaldeide chiamata “Novolak” che non ebbe successo sul mercato.
Baekeland iniziò quindi a sperimentare sul rinforzo del legno impregnandolo con una resina sintetica, invece di rivestirlo. Controllando la pressione e la temperatura applicate al fenolo e alla formaldeide, Baekeland produsse un materiale duro modellabile che chiamò “bakelite” con il suo nome. Fu la prima plastica sintetica termoindurente prodotta, e Baekeland speculò sui “mille e uno … articoli” che poteva essere usato per produrre. Baekeland considerò quindi le possibilità di utilizzare un’ampia varietà di materiali di riempimento, compreso il cotone, il bronzo in polvere e la polvere di ardesia, ma ha avuto più successo con il legno e le fibre di amianto, sebbene l’amianto sia stato gradualmente abbandonato da tutti i produttori a causa di leggi ambientali più severe.
Baekeland ha depositato un numero considerevole di brevetti nell’area. Il brevetto per la bachelite, il suo “metodo per produrre prodotti insolubili di fenolo e formaldeide“, fu depositato il 13 luglio 1907 e concesso il 7 dicembre 1909. Baekeland ha anche presentato istanza di protezione brevettuale in altri paesi, tra cui Belgio, Canada, Danimarca, Ungheria, Giappone, Messico, Russia e Spagna. Ha infine annunciato la sua invenzione in una riunione della American Chemical Society il 5 febbraio 1909.
Baekeland iniziò la produzione semi-commerciale del suo nuovo materiale nel suo laboratorio di casa, commercializzandolo come materiale per isolanti elettrici. Nel 1910, stava producendo già materiale sufficiente per giustificare l’espansione. Formò quindi la General Bakelite Company come società statunitense per produrre e commercializzare il suo nuovo materiale industriale. Fece anche collegamenti all’estero per produrre materiali in altri paesi.
Immagine d’apertura: Leo Bakeland, inventore della bakelite, in una foto del 1916
Bibliografia e fonti varie
- Craig, John A. (April 1916). “Leo Hendrik Baekeland: The Latest Winner Of The Perkin Medal”. The World’s Work: A History of Our Time. XXXI: 651–655.
- Mercelis, Joris. (2020) Beyond Bakelite: Leo Baekeland and the Business of Science and Invention (MIT Press, 2020) online review
- Farber, Eduard (1970). “Baekeland, Leo Hendrik”. Dictionary of Scientific Biography. Vol. 1. New York: Charles Scribner’s Sons. p. 385. ISBN 0-684-10114-9.