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Giorno del Pi Greco: una festa divenuta «costante»

Oggi nei dipartimenti di matematica è motivo di festa: dal 1988, infatti, si celebra il Giorno del Pi greco. Larry Shaw ebbe questa intuizione, un po’ per amore, un po’ per eccentricità…un po’ per speranza. La costante matematica viene festeggiata oggi perché è il terzo mese dell’anno (3) ed il quattordicesimo giorno (14), l’approssimazione del valore: 3,14.

Nel 1988 il fisico statunitense celebrò la prima edizione di questa festività all’Exploratorium di San Francisco, un museo interattivo dedicato interamente alla scienza, fondato da Frank Oppenheimer.

Il calendario della prima manifestazione prevedeva un corteo circolare attorno a uno degli edifici del museo e la vendita di torte alla frutta, decorate con le cifre decimali del pi greco. Perché le torte? Si pensa, usando molta fantasia, perché “Pi” e “Pie” (torta in inglese) hanno lo stesso suono, ed anche perché la torta è rotonda ed è quindi correlata al Pi Greco.

Questa festività è stata riconosciuta ufficialmente prima negli Stati Uniti nel 2009 e successivamente in tutto il mondo, tra cui in Italia. La passione per la scienza e per la matematica ha fatto sì che negli anni nei vari dipartimenti di matematica questa giornata venisse considerata ormai motivo di festa. Da un anno ormai l’Unesco ha proclamato il 14 marzo Giornata internazionale della matematica, anche per la coincidenza con la data di nascita di un genio quale Albert Einstein.

Il Pi Day, però, è soprattutto un’occasione per incoraggiare i giovani verso lo studio della matematica: in Italia il numero degli iscritti alle materie scientifiche quali matematica e fisica è ormai da anni bassissimo e il fatto che ci siano professori, scienziati e matematici che vogliamo promuovere questi studi fa solo ben sperare.

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