L’estate era molto calda e la giovane Vanessa se ne stava seduta sulla sedia in vimini a dipingere sotto il glicine, riparata dal sole estivo. Era una casa in collina, nascosta dalle querce e circondata da tanto verde.
Dipingeva tutti i giorni, senza mai smettere. Era un modo per scacciare dalla mente i suoi pensieri del passato. In una mano teneva la tavolozza piena di colori, mentre con l’altra aveva il pennello con cui delicatamente posava sulla tela con il colore scelto.
Le voci dei bambini echeggiavano dal vicino parco giochi e lei ogni tanto si fermava, si voltava e guardava con i suoi bei occhi azzurri da dietro la recinzione che circondava la casa e sorrideva.
Anna Vascella
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