Un coltello di selce ben fabbricato e dalla forma irregolare, sfilatosi accidentalmente dal laccetto in cuoio della cintura, si disperse tra il fogliame, mentre profonde impronte umane tracciavano chiari indizi nel terreno ancora fangoso, cancellando quelle delle lepri, transitate appena poco prima. Una figura maschile ossuta e muscolosa dal corpo irsuto, si spostò velocemente, impugnando un arco di corda.
Sabrina Vignati
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