Una forza fragile

Il bus piegò a est, arrivando in vista di una baia frastagliata, con la pioggia in arrivo dal mare e il vento che faceva risalire le foglie nei rari crinali. Le onde sbattevano nel fiordo. Spumeggiavano e si infrangevano di nuovo, alimentandosi in eterno.

‘Qualcosa resiste sempre’, pensò Ray.

Si fermarono in un paese a nord di Inverness. Nella piazza Ray riempì una borraccia d’acqua, per levarsi il sapore asciutto che aveva in bocca. Il cielo intanto si era squarciato con lame accese di azzurro. Ray aveva dei crampi allo stomaco, non mangiava da un secolo. Entrò in un Tesco SuperStore. Il supermercato era più affollato di quanto si aspettasse, tutto il mondo abitato sembrava concentrato lì. Arrivato a una pila di scatolame gli si avvicinò un vecchio. Aveva uno sguardo sperduto.

Umberto Chiri

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