Per un chicco di caffè

Occhi mi guardano. Li sogno da quando sono bambino.

Da quando mi raccontavano ciò che un giorno sarebbe successo.

Era scritto, a caratteri densi e cremosi, sul fondo di una tazzina. Piena di un liquido scuro e profondo, accogliente, come lo sguardo di una madre.

Ora sono qui, sta accadendo sul serio, e tu non ci sei. Anche se sento i tuoi occhi, sempre posati con amore su di me. So che mi seguono, fin da quando sono uscito da casa stamattina, percorrendo la via di casa fino alla cima, là dove c’è la foresta di caffè.

Stamattina sono andato a riposarmi per un po’ all’ombra delle sue fronde, e ho rimuginato su mondi distanti, e su come dovevano vivere prima che tutto cambiasse.

Siamo nel 2050 e la temperatura media della terra è di 25°C. Mi hanno raccontato che la media nel 2020 era di quindici.

Tutto ciò che non era adatto al caldo è lentamente scomparso. Animali, piante, esseri umani. Modi di vivere, modi di pensare.

Occhi mi guardano, ma non come facevano i tuoi.

Sasha Lenci

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