Il 10 agosto 1519 l’esploratore Ferdinando Magellano, con una flotta di cinque navi, parte da Siviglia per un viaggio che sarà la prima circumnavigazione del globo.
Nei primi anni dieci del XVI secolo, l’esploratore e navigatore portoghese Ferdinando Magellano entrò in possesso di una carta geografica che ipotizzava un passaggio verso l’Oceano Pacifico al Río de la Plata. Si convinse di poter in questo modo trovare una via per l’Asia più breve di quella intorno all’Africa. Una scoperta del genere sarebbe tornata utile alla Spagna, che era stata esclusa dalla corsa per le pregiate spezie del lontano oriente dopo il Trattato di Tordesillas del 1494. Il trattato aveva assegnato il controllo sull’emisfero orientale al Portogallo, che in questo modo rivendicava anche il possesso delle Molucche, le leggendarie Isole delle Spezie. In Europa si sapeva che lì si trovava la fonte delle più pregiate spezie, come la noce moscata o i chiodi di garofano. Tuttavia, solo il limite atlantico tra i due emisferi controllati da Spagna e Portogallo cominciava all’epoca a concretizzarsi dopo le sempre nuove scoperte nel Nuovo Mondo. Non essendo noto il perimetro del globo terrestre, nessuno sapeva dire se le Molucche rientravano ancora nei territori spettanti ai portoghesi. Se possibile, si sarebbe quindi dovuto stabilire se le Molucche si trovassero effettivamente a ovest dell’antimeridiano della linea di demarcazione che, secondo i trattati, divideva le zone di influenza e possesso coloniale. La nuova via navale avrebbe anche permesso di evitare l’aggiramento dell’Africa, i cui porti occidentali e meridionali erano tutti in mano al Portogallo. Naturalmente, non meno importante sarebbe stata l’eventuale scoperta di nuove terre da annettere al già immenso impero del re di Spagna.
Il 10 agosto 1519 il viaggio ebbe inizio da Siviglia. La flotta di Magellano era composta da cinque navi: la Trinidad capitanata da Magellano stesso, la San Antonio capitanata da Juan de Cartagena, la Conceptiòn capitanata da Gaspar de Quesada, la Victoria capitanata da Luis de Mendoza e la Santiago, quest’ultima capitanata da Giovanni Serrano.
Il 20 novembre la flotta attraversò l’equatore. Sull’Atlantico Magellano si trovò sfidato da un ammutinamento dei suoi ufficiali spagnoli, al quale pose fine mettendo in catena il primo ufficiale della San Antonio, Juan de Cartagena, quale capo degli ammutinati. Il 6 dicembre venne raggiunta la costa del Sud America, dove la flotta mise l’ancora nella baia di Rio de Janeiro. Ormai si stava avvicinando l’inverno australe e quando Magellano dopo settimane di ricerche dovette ammettere che il Rio de la Plata non nascondeva nessun passaggio verso il Pacifico, decise di svernare in una baia in Patagonia. A San Julián le provviste cominciarono a scarseggiare e si rese necessario un taglio delle razioni. Scoppiò un nuovo ammutinamento su tre delle cinque navi. La rivolta fu debellata e i capitani Luis de Mendoza della Victoria e Gaspare de Quesada della Concepción furono giustiziati; il capitano Juan de Cartagena della San Antonio e un clerico che aveva capeggiato l’ammutinamento vennero abbandonati sulla costa. Prima di ripartire Magellano concedette agli altri capitani la scelta di seguirlo ancora o di far rotta per la Spagna. Inizialmente tutti declinarono l’offerta di tornare indietro, ma alcuni giorni dopo la San Antonio sotto il comando di Esteban Gómez lasciò la spedizione ed invertì la rotta dopo un nuovo ammutinamento a bordo.
Tre navi attraversarono il passaggio che oggi è noto come Stretto di Magellano e raggiunsero l’Oceano Pacifico il 28 novembre 1520.
Il 6 marzo 1521 la flottiglia raggiunse le Isole Marianne. Magellano le battezzò Islas de los Ladrones, quando su una isola (forse Guam) gli indigeni cercarono di impossessarsi di una delle scialuppe e di alcuni suppellettili delle navi. Magellano ne fece giustiziare alcuni e bruciò le loro case. Dopo essersi rifornite di nuove provviste, le navi di Magellano continuarono il viaggio fino alle Filippine, dove il 16 marzo raggiunsero Homonhon. La lingua degli abitanti di Homonon era nota all’interprete di Magellano, Enrique di Molucca. Così si arrivò ad uno scambio di doni con il re di Limasawa, Rajah Kolambu. Questi accompagnò gli Spagnoli fino all’isola di Cebu, dove riuscirono nell’intento di convertire il re, Raja Humabon e molti dei suoi sudditi al Cristianesimo. Quando Cebu si sottomise alla corona spagnola, scoppiò una rivolta sulla vicina isola di Mactan. Magellano decise di usare la forza per conquistare Mactan alla Spagna e al Cristianesimo. Quando sbarcò la mattina del 27 aprile 1521 a Mactan, Magellano venne ucciso dagli uomini del capo dell’isola Lapu-Lapu nella battaglia di Mactan.
Poco dopo il Raja Humabon, re di Cebu rinnegò il Cristianesimo e ordinò un attacco agli Spagnoli. Quasi trenta fra questi persero la vita. Gli Spagnoli, ormai in numero troppo esiguo per governare tre navi, decisero di affondare la Concepción ed elessero Juan Sebastián Elcano capitano della Victoria. Con le due navi rimaste fuggirono verso il Borneo, rimanendo per 35 giorni nel Brunei. Il 6 novembre la spedizione raggiunse finalmente le Molucche. Sull’isola di Tidore il sultano locale si disse disposto a vendere loro finalmente le agognate spezie. le sorti delle due navi superstiti si divisero definitivamente. La Victoria, al comando di Elcano, proseguì verso ovest. La Trinidad, invece, rimase bloccata per un’avaria. Imbarcava acqua e rimase ferma a Tidore con quasi metà degli uomini.
Il viaggio della Victoria, al comando di Juan Sebastián Elcano, invece, si concluse il 6 settembre 1522 quando rientrò al porto di partenza dopo aver completato la prima circumnavigazione del globo in due anni, 11 mesi e 17 giorni. A bordo della piccola nave (solo 85 tonnellate di stazza), che ormai imbarcava acqua e aveva una velatura di fortuna, vi erano soltanto 18 uomini malmessi, ammalati e denutriti. Tra essi due italiani, Antonio Pigafetta (registrato a bordo come Antonio Lombardo per l’area di provenienza), colui che scriverà la storia della spedizione, e Martino de Judicibus.
Immagine d’apertura: mappa del viaggio di Magellano intorno al mondo
Bibliografia e fonti varie
- Alcuni frammenti del testo sono stati originariamente tratti da I Mille Anni della Casata Italiana dei «de Judicibus» a cura di Danilo de Judicibus.
- http://dbr-radio.com Relazione del primo Viaggio intorno al Mondo], “Magellan, le Premier Tour du Monde”, feuilleton radiophonique en 15 épisodes pour les radios associatives, d’après la chronique originale d’Antonio Pigafetta et les récits de Francisco Albo. (disque CD MP3)
- Massimiliano Transilvano, Epistola di Massimiliano Transilvano, 1522.
- Anonimo portoghese, Narrazione di un portoghese compagno di Odoardo Barbosa, qual fu sopra la nave Vittoria dell’anno 1519, 1522.
- Bergreen, Laurence (2003), Over the Edge of the World: Magellan’s Terrifying Circumnavigation of the Globe, William Morrow, ISBN 978-0-06-093638-9
- Cameron, Ian (1974). Magellan and the first circumnavigation of the world. London: Weidenfeld & Nicolson. ISBN 029776568X. OCLC 842695.