Dante in tre performance tra i libri e gli anni Ottanta, quelli del secolo passato, al Museo Marino Marini di Firenze. Gli appuntamenti a settembre, nelle serate del 3, 4 e 5, a partire dalle 19.
È il progetto “Commedia Divina 80”, ideato dal gruppo promotore che ha lanciato lo scorso anno l’idea del recupero e della valorizzazione degli anni Ottanta a Firenze, ha come spunto creativo l’idea di rivisitare i 3 Canti della Divina Commedia da parte di artisti protagonisti della new wave fiorentina degli anni ’80. Due atmosfere culturali apparentemente distanti e non integrabili fra loro. La suggestione invece sta proprio nell’esplorare la poetica dantesca attraverso la sensibilità e lo spirito della new wave postmoderna fiorentina, anche valorizzando punti di vista diversi legati alle differenze di genere (un uomo, una donna transgender, una donna). Due fasi della cultura fiorentina, ovviamente diverse, ma accomunate da un forte slancio creativo, di apertura e ricerca di nuovi linguaggi.
Le tre performance sono affidate a tre agitatori della scena culturale degli anni 80: Nicola Vannini, venerdì 3 settembre con Inferno dark, Mizia Ciulini sabato 4 settembre con Purgatorio selvaggio e a Nicoletta Magalotti, in arte NicoNote domenica 5 settembre con Divine Comedy Paradiso.
Venerdi 3 settembre
Nicola Vannini “Inferno”
Agitatore trasversale della musica fiorentina, inizia nel 1980 aprendo un locale underground e facendo il dj alla Rokkoteca Brighton, dove si sono esibiti per la prima volta i Litfiba e molti altri gruppi storici fiorentini. In seguito entra a far parte dei Diaframma fino alla fine dell’83, partecipando alla stesura dei pezzi che vedranno alla luce su Siberia dove però non canta.Nell’84 inizia il progetto Soul Hunters fino al 91 con la produzione di due album e due EP. Nel frattempo lavora nel negozio Contempo che diventerà distributore discografico fino al 92.Nel ’93 fonda l’Audioglobe.
La sua interpretazione è verso un “altro Inferno”, un viaggio nei meandri più oscuri e più reconditi .Nicola Vannini ci condurrà nell’Inferno meno conosciuto, quello più “sommerso”.
Sabato 4 settembre
Mizia Ciulini “Purgatorio”
“Ho una certa età, nel senso che ho un numero su una timeline, ‘round 63, e sono nata così, serenamente rappresentata dagli hastag che mi attraversano. LeeBido, SuonoSporco, SuoniSghembi, Tagliobasso, Zonapossibile, Dislineare.
I suoni e il mestiere di scrivere, il punk di Sorella Maldestra e il technical writing alla scuola di vita Olivetti. Con buona pace della prof di italiano al liceo, sono riuscita ad andare oltre alla sua profezia di terrorista della scrittura, sono riuscita a essere anche terrorista del suono.
Incidentalmente sono una donna transessuale, giusto come Jane County e Laura Jane Grace.
E scopri che questo giro di vita si chiama Purgatorio, in cui sconti il tuo peccato di gola sempre combattuta tra l’indulgere nella ricerca dell’eccesso, del lust for life, della compulsività onnivora e la pratica della temperanza, di far tesoro di quello che hai, senza afflizione penitenziale ma con la consapevolezza di una visione, un po’ come Maria, o le donne dell’antica Roma o Giovanni Battista, nel ventiduesimo canto.
Un Purgatorio in cui scherzi con il fuoco sempre, in cui impari a giocare con le fiamme, le fiamme di quell’Inferno che stai imparando ad addomesticare ed esorcizzare. Dove camminare sul lato selvaggio non è da tutti né per tutti, perché la tua lussuria, il tuo leccarti lascivamente le dita del piacere non è il “Virum non cognosco” di Maria nel ventisettesimo canto ma è attraversare e vivere quel muro di fiamme senza bruciarsi, sentendone solo il calore grazie alla forza della tua Fede in te stessa.
Tu sei la Beatrice, la visione che ti fa bussare alle porte del Paradiso per entrare nel Giardino dell’Amore”.
(Mizia Ciulini)
Domenica 5 settembre
NicoNote “Divine Comedy PARADISO”
Una performance che tra declamazioni e missaggi in diretta evoca folgorazioni e presenze, come la Sibilla cumana fino alla preghiera di San Bernardo di cui NicoNote restituirà frammenti citando, per trasposizione atemporale, arie sublimi da Schubert e Schumann passando per Elivis Presley e Frankie goes to Hollywood, a rafforzare il senso di sublime universale del XXXIII canto del Paradiso. Creatrice di mondi sonori e atmosfere mutevoli non riconducibili ad un genere codificato, NicoNote propone il suo universo sonoro spaziando tra frammenti di suono canto e recitazione, che si fondono con il clima del luogo. Le magnifiche stanze del Museo Marino Marini abitate da mondi, emozioni, attraverso suoni e testi in una commistione di teatro vocale, parole e suono. Come lo stile indefinibile di NicoNote ci ha abituati ad accogliere.
NicoNote alias Nicoletta Magalotti (I/tAt) performer, autrice, artista trasversale nota per la sua vocalità, si muove liquida tra i generi e i formati. Agisce nei territori di musica, teatro, installazioni, clubbing con produzioni artistiche e curatele. Dalla new-wave italiana con i Violet Eves al teatro di Romeo Castellucci di Socìetas Raffaello Sanzio passando per il Morphine Club del Cocoricò. Ha all’attivo una intrigante discografia dal 1985 ad oggi con tour musicali e teatrali in tutta Europa, Canada, Israele, Argentina, Brasile. Le sue ultime produzioni sono ‘Chaos Variation V’ (Rizosfera Rough Trade 2019) progetto tra filosofia ed elettronica, l’album ‘Limbo Session Vol 1’ con il producer Wang Inc. (Rizosfera 2021), poesia sonora e improvvisazione. Conduce regolarmente masterclass sulla voce in Italia e in Francia. Tra le sue molte collaborazioni quella con Patrizio Fariselli degli Area, Mauro Pagani, i producer house Mas Collective, Teresa De Sio, Dj Rocca, Enrico Gabrielli, Extraliscio, Elisabeth Harnik e tanti altri.
L’evento comprende anche talk e presentazioni di libri ospitati nell’ambito di BAMMM! Books & Art al Museo Marino Marini, che vedrà un’edizione speciale della mostra mercato di libri d’arte e d’artista dedicata per l’occasione alle memorabilia degli anni 80.
Il progetto, che non ha ricevuto alcun finanziamento pubblico e si autosostiene grazie al contributo collettivo del gruppo promotore intende non interrompere quel filo progettuale cominciato un anno fa con la lettera al Sindaco di Firenze Dario Nardella e all’Assessore alla cultura Tommaso Sacchi sottoscritta da oltre 200 protagonisti di quel “decennio d’oro” in cui Firenze è stata la capitale del post-moderno, dei linguaggi innovativi in tutti i campi dalla moda alla musica, dal teatro all’arte visiva, dalla fotografia alla danza, dall’informazione al cinema e alla poesia e che venne accolta con favore dall’Amministrazione comunale. È soprattutto nei confronti di quei firmatari entusiasti della lettera aperta che questo impegno va mantenuto da parte dei promotori che intendono così dimostrare la propria serietà e convinzione nel tentare di contribuire a scrivere una pagina di contemporaneità nella storia recente di Firenze.