È online il nuovo video di Open Art, il progetto di didattica digitale della Galleria dell’Accademia di Firenze pensato per i più piccoli, dai sei anni in su, ma anche per i loro insegnanti e genitori. Dedicato questa volta a Pietro Perugino e alla sua Pala di Vallombrosa, il video è disponibile sul portale Accademia Online sia in versione italiana che in versione inglese.
Nato da un’idea di Cecilie Hollberg, direttore della Galleria dell’Accademia di Firenze, Open Art propone, ogni quindici giorni, dei video della durata di 8 minuti circa, pensati per avvicinare all’arte i più piccoli coinvolgendoli anche personalmente nella realizzazione di un laboratorio creativo. Aperti da una sigla animata in stop motion, i video presentano infatti una prima parte narrativa di approfondimento di un’opera, scelta dalla collezione del museo, e propongono poi ai piccoli spettatori un divertente tutorial per un laboratorio, da realizzare a casa o in classe, per metterli così alla prova anche con l’aiuto di insegnanti e genitori.
Protagonista di questo terzo video della seconda serie di Open Art è Pietro Perugino con la sua Pala di Vallombrosa, realizzata per l’omonima abbazia nel 1500, quando l’artista era uno dei più in voga nella Firenze dell’epoca, chiamato da tutti il Divin Pittore. Una tavola dai colori brillanti, che descrive l’episodio strabiliante dell’Ascensione di Maria, accompagnata dalla melodia di vari strumenti suonati dagli angeli come un’arpa, una viella, della famiglia delle viole, un liuto e una ribeca, in uso nella musica medioevale e rinascimentale. Ai piedi della Madonna, al centro, i fondatori dei monaci benedettini e della Congregazione di Vallombrosa, San Benedetto e San Giovanni Gualberto, mentre ai lati esterni altri due santi, Bernardo degli Uberti e San Michele Arcangelo, talmente bello da ipotizzare l’intervento del giovane Raffaello, allievo del maestro umbro. Perugino ritrasse anche, con particolare naturalismo, i due committenti: i monaci Biagio Milanesi e Baldassarre.
Il laboratorio, che segue alla descrizione della Pala, propone, invece, di cimentarsi nella realizzazione di uno scudo, come quello che nell’opera appartiene a San Michele Arcangelo, ricoperto d’oro e di pietre preziose.
I progetti di didattica digitale, attentamente studiati dalla Galleria dell’Accademia di Firenze, rispondono alle indicazioni del MiC- Ministero della Cultura.