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CNR : il Mare è nostrum, pensiamoci. Il Mediterraneo sull’Almanacco della Scienza

(REPOST)

Il nostro magazine on line su https://almanacco.cnr.it/al bacino, alle sue acque, alla biodiversità che lo popola e ai Paesi che vi si affacciano. Esaminandone le immense ricchezze e le non poche criticità con l’aiuto di ricercatrici e ricercatori del Cnr

La presentazione del “Mediterranean Economies 2021-2022” curato dall’Istituto di studi sul Mediterraneo del Consiglio nazionale delle ricerche, che si tiene oggi. Quella di domani 23 giugno del report sulle “Isole sostenibili” a cui lavora il nostro Istituto di inquinamento atmosferico. E ancora, sempre oggi, l’incontro presso l’Istituto di scienze marine di Venezia su “Plastica e cambiamenti climatici, un mare da difendere”. Di recente si sono poi tenute la Giornata mondiale degli oceani e la prima Conferenza dei ministri della cultura della regione euro-mediterranea.
Di ragioni per dedicare questo numero dell’Almanacco della Scienza al Mediterraneo, insomma, ce ne sono molte. Più urgente di tutte, la drammatica siccità che sta flagellando (anche) l’Italia. Il nostro è un mare chiuso, particolarmente sensibile alle variazioni meteo-climatiche. E prezioso, nel quale si conserva una quota di biodiversità ben superiore alle sue dimensioni geografiche.

Ci siamo dunque avvalsi, come di consueto, dell’aiuto di ricercatrici e ricercatori del Cnr per indagare risorse e problematiche del Mare Nostrum. Nel Focus, Giovanni Canitano illustra due progetti dell’Ismed, PescaPlastica e Celavie; sulla pesca torna nei Video Gian Marco Luna, direttore dell’Istituto per le risorse biologiche e le biotecnologie marine; nella stessa rubrica Francesco Petracchini, direttore dell’Istituto sull’inquinamento atmosferico (Iia), illustra il rapporto Isole sostenibili realizzato con Legambiente.

Degli effetti del cambiamento climatico sul bacino parlano poi Sandro Carniel dell’Istituto di scienze polari e Marcello Miglietta dell’Istituto di scienze dell’atmosfera e del clima; un tema affrontato anche nelle Recensioni, con il docufilm “2100”. Andrea Billi dell’Istituto di geologia ambientale e geoingegneria si concentra sui maremoti; Bruno De Cinti dell’Istituto di ricerca sugli ecosistemi terrestri sul patrimonio forestale dell’area. Ester Cecere dell’Istituto di ricerca sulle acque, in Vita di mare, ricorda le specie marine a rischio estinzione.

Oltre a quella ambientale, nutrita anche la sezione umanistica. Massimo Cultraro e Fabio Caruso dell’Istituto di scienze del patrimonio culturale ricordano la centralità del Mediterraneo nei processi storici e l’importanza della tutela dei siti archeologici. Di taglio storico anche la rubrica Cinescienza, in cui Alberto Guasco dell’Istituto di storia dell’Europa mediterranea commenta il film Oscar di Gabriele Salvatores “Mediterraneo”.

Paola Avallone dell’Ismed parla della tradizione del credito solidale nell’area mediterranea. E sempre sulla solidarietà, rispetto all’andamento della pandemia nei Paesi del bacino, verte l’articolo di Marco Ferrazzoli e Cecilia Migali dell’Ufficio stampa. Tema toccato inoltre da Rossella Miccio, presidente di Emergency, nel Faccia a faccia.

Il Mediterraneo, infine, è al centro di Salute a tavola, in cui si esamina con Stefania Maggi dell’Istituto di neuroscienze la Dieta mediterranea. Di Altra ricerca, che propone diversi eventi in tema. E delle Recensioni, con i saggi “Tra le coste del Levante e le terre del tramonto” (Cnr edizioni) e “Il mare in cui nuotiamo” (Codice edizioni).

Il magazine dell’Ufficio Stampa Cnr è sempre on line all’indirizzo https://almanacco.cnr.it/. Buona lettura.

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