una zia poarticolare di daniela bruschettini page 0001

Una zia particolare

Si presentava sempre con il nome da sposata, come si usava una volta. Nel suo caso, però, presentarsi con il nome da sposata voleva dire soprattutto aver riacquistato la rispettabilità sociale che era sicura di aver perso dopo quello che era successo. Per la verità, sperava che pochi ne fossero a conoscenza ma sapeva come andavano le cose nelle piccole città. Dopo un po’, non si sa come, tutti sapevano tutto.

Da giovane, negli anni Venti del Novecento, era stata, con la sorella, tra le ragazze più corteggiate della città. La sorella, di poco più grande, era più carina di lei che aveva, però, in compenso, il dono della simpatia, sempre allegra, sorridente e con tanta voglia di divertirsi. Lei mora, piccola e piuttosto formosa ma ben proporzionata, la sorella bionda, magra e più alta ma con un carattere altezzoso che la faceva sembrare sempre sulle sue. Rina e Iride, sempre insieme ma sempre a punzecchiarsi, sempre a battibeccare.

Daniela Bruschettini

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