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IL FUTURO DELLE RISORSE UMANE IN ITALIA VALE 1.154 MILIONI DI DOLLARI, CON UNA CRESCITA DEL 13% ANNUO DA QUI AL 2025

In ambito europeo, il ranking dei Paesi a maggior penetrazione tecnologica nell’ambito delle risorse umane è guidato da Germania, Regno Unito e Francia che insieme rappresentano il 55% del totale, mentre Italia e Spagna hanno rispettivamente una quota dell’11,5% e dell’8%. Ma è in questi due ultimi Paesi della top-5 europea che le previsioni per il 2025 indicano il maggior tasso annuo di crescita: 13% per l’Italia e 14% per la Spagna. 
Il settore delle soluzioni digitali dedicate al mondo delle risorse umane (HR Tech) ha chiuso il 2021 con un fatturato mondiale di 53 miliardi di dollari, di cui il 13,2% (7 miliardi di dollari) in Europa. A snocciolare i dati è Factorial (www.factorial.it), la prima piattaforma di gestione automatizzata delle Risorse Umane «all-in-one» per le piccole e medie imprese (PMI) a livello globale, attiva su tutti i principali mercati: Italia, Spagna, Francia, Germania, Portogallo, Regno Unito, Stati Uniti, Messico Brasile.In ambito europeo, il ranking dei Paesi a maggior penetrazione tecnologica nell’ambito delle risorse umane è guidato da GermaniaRegno Unito e Francia che insieme rappresentano il 55% del totale. Seguono poi Italia e Spagna.Sul totale europeo, l’Italia ha una quota di mercato pari all’11,5% (circa 800 milioni di dollari), con prospettive di crescita superiori alla media europea. La previsione nel nostro Paese è infatti di 1.154 milioni nel 2025, con un tasso annuo di crescita del 13%.Ma a spiccare il volo è anche la Spagna (che attualmente ha una quota di mercato dell’8%) con un tasso di crescita ancora maggiore, stimato al 14%.Nel mercato dell’HR Tech (soluzioni digitali dedicate al mondo delle risorse umane), Factorial ha la particolarità di essere la startup con la crescita più rapida del settore, portandola oggi ad una valutazione che arriva a superare il miliardo di dollari e facendola così rientrare nella ristretta cerchia dei 1.100 unicorni presenti oggi al mondo.Nell’ultimo round finanziario da 123 milioni di dollari, guidato da Atomico con la partecipazione di GIC e di tutti i precedenti investitori —tra cui Tiger GlobalCRV, K-Fund Creandum— la crescita di Factorial ha fatto registrare una accelerazione di 3,7 volte rispetto al round di «serie B» realizzato un anno fa.La startup fondata da Pau RamonJordi Romero e Bernat Farrero è passata in poco tempo da 70 a 7.000 clienti e la crescita annuale dei ricavi è aumentata di oltre il 200% ogni anno dal 2019 ad oggi, andando a coprire 9 mercati globali. Tra i suoi clienti anche Freshly Cosmetics, Vicio, Booking.com e Whisbi.«Le Risorse Umane hanno subito un enorme cambiamento in ogni settore: sono passate da un focus sul controllo della forza lavoro alla funzione di responsabilizzare ed incentivare i dipendenti. Ottenere questo risultato nel modo giusto si traduce in un punto di forza chiave delle PMI: una cultura affiatata e incentrata sulle persone che molti lavoratori cercano» sottolinea Jordi Romero, ceo e co-fondatore di Factorial
In ambito europeo, il ranking dei Paesi a maggior penetrazione tecnologica nell’ambito delle risorse umane è guidato da Germania, Regno Unito e Francia che insieme rappresentano il 55% del totale, mentre Italia e Spagna hanno rispettivamente una quota dell’11,5% e dell’8%. Ma è in questi due ultimi Paesi della top-5 europea che le previsioni per il 2025 indicano il maggior tasso annuo di crescita: 13% per l’Italia e 14% per la Spagna.
 

Il settore delle soluzioni digitali dedicate al mondo delle risorse umane (HR Tech) ha chiuso il 2021 con un fatturato mondiale di 53 miliardi di dollari, di cui il 13,2% (7 miliardi di dollari) in Europa. 
A snocciolare i dati è Factorial (www.factorial.it), la prima piattaforma di gestione automatizzata delle Risorse Umane «all-in-one» per le piccole e medie imprese (PMI) a livello globale, attiva su tutti i principali mercati: Italia, Spagna, Francia, Germania, Portogallo, Regno Unito, Stati Uniti, Messico Brasile.
In ambito europeo, il ranking dei Paesi a maggior penetrazione tecnologica nell’ambito delle risorse umane è guidato da GermaniaRegno Unito e Francia che insieme rappresentano il 55% del totale. Seguono poi Italia e Spagna.
Sul totale europeo, l’Italia ha una quota di mercato pari all’11,5% (circa 800 milioni di dollari), con prospettive di crescita superiori alla media europea. La previsione nel nostro Paese è infatti di 1.154 milioni nel 2025, con un tasso annuo di crescita del 13%.
Ma a spiccare il volo è anche la Spagna (che attualmente ha una quota di mercato dell’8%) con un tasso di crescita ancora maggiore, stimato al 14%.
Nel mercato dell’HR Tech (soluzioni digitali dedicate al mondo delle risorse umane), Factorial ha la particolarità di essere la startup con la crescita più rapida del settore, portandola oggi ad una valutazione che arriva a superare il miliardo di dollari e facendola così rientrare nella ristretta cerchia dei 1.100 unicorni presenti oggi al mondo.
Nell’ultimo round finanziario da 123 milioni di dollari, guidato da Atomico con la partecipazione di GIC e di tutti i precedenti investitori —tra cui Tiger GlobalCRV, K-Fund Creandum— la crescita di Factorial ha fatto registrare una accelerazione di 3,7 volte rispetto al round di «serie B» realizzato un anno fa.
La startup fondata da Pau RamonJordi Romero e Bernat Farrero è passata in poco tempo da 70 a 7.000 clienti e la crescita annuale dei ricavi è aumentata di oltre il 200% ogni anno dal 2019 ad oggi, andando a coprire 9 mercati globali. Tra i suoi clienti anche Freshly Cosmetics, Vicio, Booking.com e Whisbi.
«Le Risorse Umane hanno subito un enorme cambiamento in ogni settore: sono passate da un focus sul controllo della forza lavoro alla funzione di responsabilizzare ed incentivare i dipendenti. Ottenere questo risultato nel modo giusto si traduce in un punto di forza chiave delle PMI: una cultura affiatata e incentrata sulle persone che molti lavoratori cercano» sottolinea Jordi Romero, ceo e co-fondatore di Factorial
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