Il presidente della commissione Aree interne ha scritto una lettera al neoministro per gli Affari regionali e le autonomia, Roberto Calderoli
Nei criteri di riparto delle risorse statali per il contenimento dei costi delle bollette c’è la necessità di considerare la fascia altimetrica e climatica ove si trova l’Ente locale”. È questo il succo della richiesta che Marco Niccolai, presidente della commissione Aree interne del Consiglio regionale della Toscana, ha inviato al ministro per gli Affari regionali e le autonomie, Roberto Calderoli.
“Egregio Ministro – scrive Niccolai – come noto, l’aumento dei costi dei carburanti e dell’energia, dovuto alle conseguenze del confitto in Ucraina, ha generato un rilevante impattato sui consumi su tutto il territorio nazionale che sta mettendo in grande difficoltà le famiglie, le imprese, così come gli enti locali. Il Governo in questi mesi ha messo in atto una serie di misure di sostegno ai soggetti maggiormente in difficoltà.
Nonostante tali sforzi, con l’avvicinarsi dell’inverno e la prospettiva di un maggiore consumo di energia per il riscaldamento, stante il perdurare della grave crisi energetica attuale, a nostro avviso è necessario prevedere ulteriori misure di supporto degli Enti locali, ed in particolare dei Comuni e delle Unioni di Comuni presenti nelle aree interne e montane.
Nell’ottica di una proficua collaborazione, si sottopone alla sua attenzione la proposta di considerare anche la fascia altimetrica e climatica ove si trova l’Ente locale in questione tra le modalità di riparto delle risorse economiche da parte del Governo in favore dei Comuni. Un parametro che incide notevolmente nella spesa per l’energia e che in passato è stata già adottata per stabilire incentivi e misure di agevolazione.
Crediamo sia del tutto evidente – prosegue Niccolai – che, ad esempio, un Comune collocato in un’area montana nella fascia appenninica, con temperature particolarmente rigide nella stagione invernale, sia contraddistinto da un consumo maggiore di energia per il riscaldamento rispetto a un Comune, di analoghe dimensioni, collocato in pianura e che, pertanto, i costi energetici sostenuti nelle realtà con temperature più rigide e altezze superiori incidano maggiormente sui bilanci dei medesimi enti.
Siamo sicuri – conclude il presidente della commissione Aree interne – che tale proposta di considerare la fascia altimetrica e climatica nei criteri di riparto delle risorse statali per il contenimento dei costi delle bollette degli Enti locali, peraltro avanzata in più di una circostanza dall’Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani (Uncem) e dall’ANCI a livello nazionale, possa essere presa in considerazione per una più effettiva e efficace ripartizione dei contributi previsti in sostegno dei Comuni e delle realtà montane”.