cielo

InQuota: il meglio del cinema di montagna, tutto l’anno


Nasce la nuova piattaforma di streaming promossa da Club alpino italiano e Trento Film Festival,per portare nelle case e sui dispositivi di tutti gli appassionati tanti film di alpinismo, avventura e natura,per la prima volta in un unico abbonamento 

Nasce la nuova piattaforma di streaming promossa da Club alpino italiano
e Trento Film Festival, per portare nelle case e sui dispositivi di tutti gli
appassionati tanti film di alpinismo, avventura e natura, per la prima volta
in un unico abbonamento
Era in cantiere da tempo e da oggi è finalmente online: InQuota è la piattaforma di
streaming che si rivolge a tutti gli appassionati di cinema e di montagna, frutto del lavoro
congiunto del Trento Film Festival e del Cai, in particolare del Centro di Cinematografia e
Cineteca.
«Senza dover cercare, più o meno nascosti tra servizi e abbonamenti diversi, i titoli in
tema, gli abbonati a InQuota potranno ora trovare su un’unica piattaforma il meglio del
cinema di montagna, natura e avventura», spiega Sergio Fant, responsabile della
programmazione cinematografica del Festival e ora curatore dei contenuti della nuova
piattaforma.
Si parte con 20 film, protagonisti delle ultime edizioni del Trento Film Festival o
selezionati dal Centro di Cinematografia e Cineteca del Cai. Grande spazio ai film di
alpinismo e arrampicata: Dirtbag: The Legend Of Fred Beckey di Dave O’Leske, ritratto
del celebre alpinista americano, il cui nome ha evocato mistero, sarcasmo e adulazione fin
dagli anni ’40; Manaslu di Gerald Salmina, biografia di uno dei più grandi alpinisti del
nostro tempo, Hans Kammerlander; ma anche Climbing Iran di Francesca Borghetti, il
documentario sulla vita dell’arrampicatrice iraniana Nasim Eshqi, presentato nel 2021 a
Trento e tornato ora di grandissima attualità di fronte alle drammatiche violenze che
stanno colpendo i manifestanti in Iran, di cui Nasim si sta facendo portavoce cercando di
sensibilizzare il mondo alpinistico internazionale. Numerosi fin dall’inizio i film più amati
e premiati dal pubblico del Festival, come Cielo di Alison McAlpine, Fine Lines di Dina
Khreino e Mountain di Jennifer Peedom, con la voce narrante di Willem Dafoe. Debuttano
sulla piattaforma anche molti film italiani, tra cui Oltre il confine. La storia di Ettore
Castiglioni di Andrea Azzetti e Federico Massa, o Itaca nel sole. Cercando Gian Piero
Motti di Natale Fabio Mancari e Tiziano Gaia. «Ai film presenti dall’inizio, ogni settimana
si aggiungerà un nuovo titolo, per ampliare costantemente la library fino ad arrivare a
regime a un centinaio di film disponibili, e far diventare l’appuntamento con le novità di
InQuota una piacevole abitudine», ricorda Fant.
A quasi un decennio dall’esplosione dei contenuti online, ma con piattaforme che ormai
replicano l’offerta della tv generalista di cui inizialmente rappresentavano l’alternativa,
proposte come InQuota si ispirano alle tendenze più originali e avanzate del mercato
audiovisivo, rispondendo all’emergenza di nuove “nicchie”, anche se per numero di
appassionati e praticanti la montagna e l’outdoor rappresentano ben più di una piccola
fetta di pubblico.
«Quante volte ci siamo sentiti domandare come fosse possibile riguardare o condividere un
certo film dopo averlo apprezzato in sala a Trento o in qualche serata organizzata dalle
sezioni Cai, o vedere i tanti film del Festival persi perché non si è in grado di andarci, per
altri impegni o per la distanza? InQuota è la risposta concreta che diamo a un pubblico
che sappiamo essere in costante crescita, e che al piacere della sala cinematografica unisce
il desiderio delle visioni private, on demand» spiega Nicoletta Favaron, presidente del
Centro e vicepresidente del Trento Film Festival. Soddisfazione espressa anche dal
presidente del Festival, Mauro Leveghi: «Durante gli anni duri della pandemia il Festival
ha dovuto reinventarsi, immaginando e realizzando nuovi strumenti per relazionarsi col
suo pubblico. Abbiamo testato sul campo il potenziale dello streaming, capendo che la
domanda era alta. Il Festival da quest’anno è tornato giustamente alla sua normalità, il
“grande schermo”, riempiendo le sale: con InQuota vogliamo offrire al nostro pubblico
anche la possibilità di continuare a godere da casa, ogni giorno dell’anno, di film unici e
introvabili altrove».
«Dopo le felici esperienze, maturate nei periodi di costrizione a casa per il lockdown, con le
invenzioni delle “rubriche” La montagna a casa e Natale in quota, il Cai, in collaborazione
con Trento Film Festival, vuole offrire un’ulteriore opportunità a tutti di poter gustare, a
casa propria, alcuni dei più spettacolari e bei film di montagna, con questa nuova iniziativa
che, sono sicuro, troverà il favore dei Soci del Club alpino e degli appassionati del cinema
legato alle Terre Alte» dichiara Antonio Montani, Presidente generale del Cai.
Il logo di InQuota è stato realizzato dall’artista spagnolo Javier Jaén, autore del
manifesto del Festival nel 2019, mentre la piattaforma adottata è quella sviluppata dal
provider di servizi di streaming neozelandese Shift72 e dalla società francese Festivalscope,
partner web dei maggiori festival e mercati cinematografici internazionali, a partire dalla
Mostra del Cinema di Venezia.
Il costo dell’abbonamento annuale è di 50 euro: gli oltre 10mila utenti già registrati sulla
piattaforma in occasione delle scorse edizioni del Festival hanno ricevuto un codice sconto
per sottoscrivere l’abbonamento al costo di 40 euro, mentre per i soci Cai è prevista
un’ulteriore special

Nasce la nuova piattaforma di streaming promossa da Club alpino italiano
e Trento Film Festival, per portare nelle case e sui dispositivi di tutti gli
appassionati tanti film di alpinismo, avventura e natura, per la prima volta
in un unico abbonamento
Era in cantiere da tempo e da oggi è finalmente online: InQuota è la piattaforma di
streaming che si rivolge a tutti gli appassionati di cinema e di montagna, frutto del lavoro
congiunto del Trento Film Festival e del Cai, in particolare del Centro di Cinematografia e
Cineteca.
«Senza dover cercare, più o meno nascosti tra servizi e abbonamenti diversi, i titoli in
tema, gli abbonati a InQuota potranno ora trovare su un’unica piattaforma il meglio del
cinema di montagna, natura e avventura», spiega Sergio Fant, responsabile della
programmazione cinematografica del Festival e ora curatore dei contenuti della nuova
piattaforma.
Si parte con 20 film, protagonisti delle ultime edizioni del Trento Film Festival o
selezionati dal Centro di Cinematografia e Cineteca del Cai. Grande spazio ai film di
alpinismo e arrampicata: Dirtbag: The Legend Of Fred Beckey di Dave O’Leske, ritratto
del celebre alpinista americano, il cui nome ha evocato mistero, sarcasmo e adulazione fin
dagli anni ’40; Manaslu di Gerald Salmina, biografia di uno dei più grandi alpinisti del
nostro tempo, Hans Kammerlander; ma anche Climbing Iran di Francesca Borghetti, il
documentario sulla vita dell’arrampicatrice iraniana Nasim Eshqi, presentato nel 2021 a
Trento e tornato ora di grandissima attualità di fronte alle drammatiche violenze che
stanno colpendo i manifestanti in Iran, di cui Nasim si sta facendo portavoce cercando di
sensibilizzare il mondo alpinistico internazionale. Numerosi fin dall’inizio i film più amati
e premiati dal pubblico del Festival, come Cielo di Alison McAlpine, Fine Lines di Dina
Khreino e Mountain di Jennifer Peedom, con la voce narrante di Willem Dafoe. Debuttano
sulla piattaforma anche molti film italiani, tra cui Oltre il confine. La storia di Ettore
Castiglioni di Andrea Azzetti e Federico Massa, o Itaca nel sole. Cercando Gian Piero
Motti di Natale Fabio Mancari e Tiziano Gaia. «Ai film presenti dall’inizio, ogni settimana
si aggiungerà un nuovo titolo, per ampliare costantemente la library fino ad arrivare a
regime a un centinaio di film disponibili, e far diventare l’appuntamento con le novità di
InQuota una piacevole abitudine», ricorda Fant.
A quasi un decennio dall’esplosione dei contenuti online, ma con piattaforme che ormai
replicano l’offerta della tv generalista di cui inizialmente rappresentavano l’alternativa,
proposte come InQuota si ispirano alle tendenze più originali e avanzate del mercato
audiovisivo, rispondendo all’emergenza di nuove “nicchie”, anche se per numero di
appassionati e praticanti la montagna e l’outdoor rappresentano ben più di una piccola
fetta di pubblico.
«Quante volte ci siamo sentiti domandare come fosse possibile riguardare o condividere un
certo film dopo averlo apprezzato in sala a Trento o in qualche serata organizzata dalle
sezioni Cai, o vedere i tanti film del Festival persi perché non si è in grado di andarci, per
altri impegni o per la distanza? InQuota è la risposta concreta che diamo a un pubblico
che sappiamo essere in costante crescita, e che al piacere della sala cinematografica unisce
il desiderio delle visioni private, on demand» spiega Nicoletta Favaron, presidente del
Centro e vicepresidente del Trento Film Festival. Soddisfazione espressa anche dal
presidente del Festival, Mauro Leveghi: «Durante gli anni duri della pandemia il Festival
ha dovuto reinventarsi, immaginando e realizzando nuovi strumenti per relazionarsi col
suo pubblico. Abbiamo testato sul campo il potenziale dello streaming, capendo che la
domanda era alta. Il Festival da quest’anno è tornato giustamente alla sua normalità, il
“grande schermo”, riempiendo le sale: con InQuota vogliamo offrire al nostro pubblico
anche la possibilità di continuare a godere da casa, ogni giorno dell’anno, di film unici e
introvabili altrove».
«Dopo le felici esperienze, maturate nei periodi di costrizione a casa per il lockdown, con le
invenzioni delle “rubriche” La montagna a casa e Natale in quota, il Cai, in collaborazione
con Trento Film Festival, vuole offrire un’ulteriore opportunità a tutti di poter gustare, a
casa propria, alcuni dei più spettacolari e bei film di montagna, con questa nuova iniziativa
che, sono sicuro, troverà il favore dei Soci del Club alpino e degli appassionati del cinema
legato alle Terre Alte» dichiara Antonio Montani, Presidente generale del Cai.
Il logo di InQuota è stato realizzato dall’artista spagnolo Javier Jaén, autore del
manifesto del Festival nel 2019, mentre la piattaforma adottata è quella sviluppata dal
provider di servizi di streaming neozelandese Shift72 e dalla società francese Festivalscope,
partner web dei maggiori festival e mercati cinematografici internazionali, a partire dalla
Mostra del Cinema di Venezia.
Il costo dell’abbonamento annuale è di 50 euro: gli oltre 10mila utenti già registrati sulla
piattaforma in occasione delle scorse edizioni del Festival hanno ricevuto un codice sconto
per sottoscrivere l’abbonamento al costo di 40 euro, mentre per i soci Cai è prevista
un’ulteriore special

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