Riccio Pino, come sempre negli ultimi giorni, se ne stava a riordinare la sua immensa e copiosa libreria, tanti libri lo avevano aiutato a risolvere misteri che accadevano nel bosco , ma anche ad avere risposte alle sue infinite domande. Riccio Pino era davvero un abitante storico del bosco, conosceva ogni sentiero, ogni rifugio, chiamava per nome gli animali che vivevano lì da anni e con i quali aveva intrecciato dialoghi e racconti di esperienze vissute. Ogni Autunno, la storia si ripeteva, riccio Pino doveva mettere ordine nella sua casetta, doveva far spazio per le zucche da dolcificare, le noci da caramellare e certamente non poteva mancare un posto speciale per i funghi salterini che davano ai suoi arrosti un profumo…spumeggiante!! Ecco che mentre era intento a spostare libri, foglie secche, tazze sporche di cioccolata dimenticate durante le notti a vegliare le giovani stelline, sente bussare con grande energia alla sua vecchia porta di casa “ TOC TOC TOCTOCTOCTOCTOC..”Arrivooo ma pazienza.. ci vuole pazienza..” Ecco che appena aprì la porta Riccio Pino si trovò di fronte Orso Balosso, un giovane e indelicato orsetto bruno che, terrorizzato, cercava rifugio dall’amico Pino.
“Entra caro amico mio, entra ma calmati..abbassa anche la tua testa che con quelle orecchie pelose mi sposti il lampadario…e attento ti prego, con quelle zampone a non sporcare il mio tappeto…” il povero riccio Pino smise con le raccomandazioni inutili, il giovane Balosso aveva fatto un disastro, ma con quegli occhi così spaventati Pino gli perdonò tutto!
“Dai, raccontami cosa ti è successo…magari un po’ di pane e miele ti aiuterà!”
Tombesi Stefania
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