Firenze – Nel corso del lungo dibattito sulla proposta di legge di revisione della normativa in materia di tasse automobilistiche regionali, di iniziativa della Giunta, Irene Galletti (M5S) ha sottolineato l’urgenza non giustificata dell’atto ed ha parlato di “questioni politiche che superano il contenuto dello stesso”, spiegando che è difficile votare a favore di un simile provvedimento. Secondo la consigliera “la Regione ricerca risorse economiche ma non è dato sapere come verranno impiegate”. Inoltre: la Giunta è nelle condizioni di garantire che non ci saranno aumenti di bollo auto?
Gianni Anselmi (Pd) ha motivato il suo breve intervento solo con la necessità di dare atto al presidente Eugenio Giani di aver emendato la proposta di legge, recependo l’unanime volontà dell’Aula, a suo tempo intervenuta su tale argomento.
Vincenzo Ceccarelli (Pd), spiegando che la proposta di legge si è resa necessaria in virtù di una modifica della normativa nazionale in materia, ha ribadito che i tanti spunti emersi dal dibattito saranno affrontati nella sede opportuna, ovvero durante la prossima sessione di bilancio. Da qui l’apprezzamento sulla operazione di equità presentata dalla Giunta, accanto alla sottolineatura che per il Partito democratico il maggior gettito previsto debba essere indirizzato prioritariamente a favore degli interventi di carattere sociale.
Diego Petrucci (FdI) ha usato una diversa terminologia, parlando di “abrogazione, da parte della Giunta, di un regalino che era stato fatto negli anni precedenti”, per sottolineare come la questione sia tecnica, e in quanto tale può avere una ragion d’essere, ma anche politica. Da qui la conclusione: “Su una manovra tecnica ci vuole una nota politica, e su tale aspetto non c’è stata gestione da parte della Giunta”.
Elena Meini (Lega) si é soffermata sulla mancanza di chiarezza: “In Aula si sta parlando di noleggio a lungo termine ma non sta scritto nella legge”. Inoltre, “è stato fatto un conteggio sulle auto mediche?”. Tutte cose da chiarire per lanciare una proposta a futura memoria: “Cerchiamo il confronto in commissione e non arriviamo in Consiglio regionale impreparati”.
Sulla stessa lunghezza d’onda anche Giovanni Galli (Lega), che ha invocato una serie di chiarimenti, dal passaggio sulla sospensione della tassa al canone sulle auto mediche, ricordando che la legge parla in generale di macchine a noleggio.
Per Francesco Torselli (FdI) il “dibattito in Consiglio appare surreale. Come si può parlare di urgenza di fronte ad un articolo di legge del 1992?”. E la domanda principale resta una: cosa è accaduto nella sanità toscana nel 2022, visto che nei tre anni precedenti si è rinunciato a 27 milioni di euro? Infine: quali sono i progetti che andiamo a finanziare con questi 9 milioni di euro?
E soprattutto che tipo di risposta intendiamo offrire ai territori? “In questo caso, se vi fosse stata maggiore chiarezza sulla destinazione finale di queste nuove risorse, anche noi saremo stati favorevoli”.
Stesse considerazioni da parte del portavoce dell’opposizione Marco Landi: l’Aula ha necessità di capire quali siano le previsioni e le programmazioni da parte della Giunta, per sapere cosa aspettarci dal maggior introito di questi 9 milioni di euro. E “se oggi siamo qui a raschiare il fondo del barile, lo scorso anno eravamo sempre in quest’aula a discutere dei bilanci della sanità”.
Secondo Alessandro Capecchi (FdI) “prima di tutto dobbiamo intenderci su cosa si discute, ed invece questa legge è stata presentata in modo raffazzonato e ancora peggio corredata di emendamenti sui generis”: “lo dico, nell’aula dell’emendamento Keu, che bisogna dire quello che si fa e dove si vogliono mettere le risorse”, ha concluso.
Nella replica il presidente della Giunta regionale Eugenio Giani, parlando di dibattito che ha messo in evidenza una serie di aspetti e impostato sulla relazione, “seria e precisa”, del presidente della I commissione Giacomo Bugliani, ha motivato la tempistica, specificando che si è deciso di affrontare oggi questo tema unicamente per “calibrarne al meglio la portata e l’effettiva efficacia”. Sul fronte della richiesta di urgenza, Giani ha ricordato come il termine ultimo, per rendere percorribile le modifiche normative a decorrere dal 2023, sia la pubblicazione sul Burt entro il 10 novembre.Per il governatore “i 9 milioni di euro possono apparire una goccia nel mare della sanità toscana, tuttavia occorre far notare che comunque, nonostante le ben note difficoltà, siamo riusciti anche negli ultimi anni a chiudere i bilanci in pareggio”.