La commissione Sanità del Consiglio regionale della Toscana ha fatto visita oggi, martedì 15 novembre, all’ospedale della Misericordia di Grosseto e S. Andrea di Massa Marittima. La commissione, presieduta da Enrico Sostegni (Pd) è stata accompagnata dal direttore generale dell’Asl Sud Est nelle tre tappe della giornata. Oltre alla visita delle strutture, si è tenuto anche un incontro con i vertici dell’Asl i dipendenti e i sindacati, nell’auditorium nella nuova ala dell’ospedale Misericordia.
“Ci importava portare un messaggio. Accanto al lavoro in commissione, all’analisi dei dati e alle audizioni, vogliamo andare nei luoghi dove si organizza la sanità e incontrare i professionisti. Deve diventare un’attività stabile, lavoro ordinario della commissione. Vogliamo ricostruire un senso di fiducia verso l’istituzione regionale e un forte senso di appartenenza per chi opera nella sanità, un senso che in Toscana c’è sempre stato”, dice il presidente Sostegni. Comincia infatti con questa giornata la serie di incontri della terza commissione nei territori delle tre Asl della nostra regione. Dopo il primo giro – il 29 novembre è in programma la visita all’ospedale di Cisanello, a Pisa, e il 13 dicembre quella al Santa Maria Nuova, a Firenze –, “la nostra intenzione è di andare in tutti gli ospedali. Il Consiglio regionale ha funzione legislativa, programmatoria, che abbiamo cercato di rilanciare con gli Stati generali della salute, e di controllo: queste tre funzioni non possiamo svolgerle solo analizzando i dati, ma andando sul territorio”. Dal sopralluogo all’ospedale di Grosseto, ha spiegato Sostegni, “emerge l’importanza degli investimenti: dove si è investito in strutture e tecnologia, vediamo la differenza, lo abbiamo visto con il laboratorio e il padiglione nuovo. E poi l’importanza dei professionisti: dove ce ne sono di validi, capaci, motivati, che riescono ad attrarne altri sul territorio, abbiamo una sanità d’eccellenza”. Dall’incontro con i professionisti, prosegue il presidente della commissione “sono emerse le priorità: migliorare l’Spdc (il servizio psichiatrico di diagnosi e cura, ndr), garantire ulteriori investimenti su Grosseto, altre sollecitazioni sulla parte dell’organizzazione territoriale. Il quadro – è il commento di Sostegni – è confortante”. C’è poi la questione del personale: “Nelle aree periferiche è più difficile trovare professionisti che vanno a lavorare in quelle zone. L’organizzazione a rete garantirebbe maggiore facilità e maggiore qualità del lavoro: il problema è trovare professionisti che ci vadano”.
“Abbiamo registrato un’accoglienza molto cordiale, con una visita approfondita al Pronto soccorso, al laboratorio analisi e alla radiodiagnostica”, dice il vicepresidentedella commissione Andrea Ulmi (Lega), secondo il quale “lo stato di salute della sanità grossetana riflette il problema della Toscana. Zona periferica, subisce una mancanza d’infrastrutture decisamente importante e gli ospedali periferici ne risultano penalizzati. A questo – prosegue il vicepresidente – si aggiunge la mancanza di professionisti. Nei prossimi mesi arriveranno investimenti tecnologici importanti grazie al Pnrr, ma il punto nodale è il personale sanitario, che anche qui subisce le difficoltà di numero insufficiente di sanitari, supplito grazie all’abnegazione dei professionisti della sanità. La Asl Sud Est è un’azienda che copre la metà della Toscana e la provincia di Grosseto è la più grande, con una antropizzazione scarsa e una rete infrastrutturale sia su ferro che su gomma altamente deficitaria. Per questo, da consigliere regionale del territorio – conclude Ulmi – questa visita mi convince ancora di più nel mantenere alta l’attenzione per non farci schiacciare dalle zone metropolitane”.
Giudizio positivo sulla visita anche dalla consigliera Donatella Spadi (Pd): “È andata bene, abbiamo visto i punti di forza e le criticità, anche in relazione alle caratteristiche uniche del nostro territorio. L’ospedale è efficientato, ha un fotovoltaico e una co-generazione e questo è importante, perché la questione dei costi incide anche sulla sanità. Il CoreLab, laboratorio completamente automatizzato, è una realtà molto bella. Abbiamo visto anche i prossimi progetti, come il nuovo acceleratore lineare. Grosseto pian piano sta diventando progressivamente un hub provinciale, come deve essere. Quanto al personale – conclude Spadi –, servono investimenti se vogliamo continuare ad avere una sanità pubblica. Investimenti che devono essere portati anche nelle zone periferiche, così come bisogna rendere appetibili e competitive le cosiddette aree interne. Forse non basta soltanto una quota aggiuntiva di salario, ma deve essere assicurata anche la qualità della vita e i giusti riposi”.
“Grosseto ha i suoi punti di forza: il pronto soccorso, chirurgia – dice il direttore generale dell’Asl Sud Est, Antonio D’Urso –. È chiaro che ci sono difficoltà legate al territorio esteso e alla densità di popolazione molto diversificata. Sul calo degli specialisti, che è tema nazionale, ne risentono molto di più le realtà periferiche come Orbetello, Pitigliano, Massa Marittima e Casteldelpiano”. All’ospedale di Grosseto, riferisce D’Urso, “la commissione ha avuto la possibilità di vedere l’impianto fotovoltaico, radioterapia con un grande investimento da Pnrr; ha visto la piattaforma del laboratorio di analisi e visitato il Pronto soccorso”. Nel corso dell’incontro di fine mattinata, il direttore generale, che era già stato sentito in una recente audizione della commissione, i dirigenti e le organizzazioni degli operatori sanitari hanno tratteggiato il quadro composito della sanità grossetana, i punti di forza e le criticità. Con la carenza dei medici in primo piano, il forte programma degli investimenti, le sofferenze degli ospedali minori della rete ospedaliera, la strutturazione della Società della salute, le difficoltà dei medici di medicina generale e dei pronto soccorso, il rischio di deregulation per le strutture intermedie, per le quali il sindaco di Massa Marittima e presidente della Società della salute Amiata Grossetana, Colline Metallifere e Grossetana, Marcello Giuntini, chiede “l’attenzione della commissione e del Consiglio regionale. È indispensabile non derogare dal potere regolatorio della Regione per evitare una sorta di deregulation”. E la richiesta di investire anche nei territori periferici, espressa dalla presidente dell’ordine dei medici della provincia di Grosseto, Paola Pasqualini, che non nasconde “la paura che si vada verso la fine del sistema sanitario pubblico, a favore di un sistema privatistico. Non vorremmo che fossero i medici a trovarsi sul fronte a risolvere problemi che non gli appartengono, così come è accaduto con Covid”.
Hanno preso parte alla visita anche Andrea Vannucci, Vincenzo Ceccarelli e Federica Fratoni (Pd), componenti della commissione Sanità. Il consigliere Diego Petrucci (Fratelli d’Italia) ha seguito in streaming l’incontro con i dipendenti.
All’ospedale Sant’Andrea di Massa Marittima, nel pomeriggio, la commissione ha visitato il poliambulatorio al primo piano, inaugurato nel 2021 dopo interventi di ristrutturazione per 710mila euro. Al piano terzo, il progetto posto all’attenzione della Commissione prevede la realizzazione dell’Ospedale di comunità, con disponibilità di almeno 10 posti letto, per un totale di 1,5milioni di euro destinati. La visita si è conclusa al Pronto soccorso, ambito che presenta delle difficoltà in merito all’organizzazione degli spazi e alla dotazione di personale medico e infermieristico.