Il commento della consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Silvia Noferi a margine della discussione sulla terza variazione al Bilancio di previsione finanziario 2022-2024:
“Nella terza variazione di bilancio di previsione finanziario 2022-2024 sono compresi un gran numero di interventi che rimandano ai prossimi anni contributi regionali a copertura di interventi non conclusi o le cui rendicontazioni sono ancora in corso di istruttoria, come prevede l’articolo 3 della LR 73 del 2018; si spazia dalla ristrutturazione della sede dell’Unione dei Comuni del Casentino, alla riqualificazione delle mura storiche, agli impianti di risalita, ristrutturazione e costruzione di scuole, la ristrutturazione del mercato dei fiori a Pescia, il restauro dell’oratorio di San Sebastiano a San Miniato, la riqualificazione della sala polifunzionale di Aulla, e molto altro ancora.
Di contro, all’art.37 si prevede un contributo straordinario per l’intervento di bonifica della falda compresa nel SIN/SIR di Massa per 12 milioni di Euro; un inquinamento ambientale che attende da 34 anni di essere bonificato. Dallo scoppio dello stabilimento Farmoplant del luglio 1988 si sono susseguiti vari accordi di programma per la messa in sicurezza e la bonifica di quelle aree ma l’approvazione del progetto definitivo di bonifica si è avuta solo a luglio di quest’anno.
Al ritardo nella redazione del progetto (Accordo nel 2018 > Progetto nel 2022) si è aggiunta la beffa di non essere stati in grado di intercettare i 17,8 milioni di Euro messi a disposizione dal MITE per l’inerzia della Regione Toscana che ha aspettato la prima riunione della cabina di Regia a settembre per procedere con le fasi di avanzamento dei lavori, oltrepassando i tempi previsti dalla legge. Alla perdita di questi milioni rimedia oggi la Regione Toscana con la promessa verbale del Ministero che prima o poi verranno di nuovo stanziati. Questo è un errore gravissimo di cui non si conoscono i responsabili.
Lo stanziamento previsto di dieci milioni di Euro all’ospedale di Cisanello “per far fronte all’incremento dei costi di approvvigionamento energetico e delle materie prime”, non ci vede certamente contrari, ma stride con la mancanza di eguali misure per tutti gli ospedali della Toscana. Oltre al fatto che rimane il dubbio di come sia stata calcolata questa cifra, che sembra sovradimensionata anche per un ospedale, dato che non è il totale ma il sovrapprezzo, l’adeguamento alla cifra già stanziata.
In alcuni casi si aumentano giustamente i contributi ai comuni, come nel caso del milione e mezzo di Euro al Comune di Certaldo per la ristrutturazione della piscina Fiammetta, a causa del notevole incremento dei costi delle materie prime. È evidente che questo maggior costo dovrebbe essere ricalcolato per tutti gli interventi edilizi e infrastrutturali previsti dalla Regione, non solo per questo, evidenziando una mancanza di seria e adeguata programmazione.
Riguardo agli ultimi emendamenti presentati ieri sera dalla Giunta poco prima delle 19, quasi in chiusura di consiglio, si tratta di interventi inseriti nella variazione all’ultimo minuto, cosa che si dovrebbe fare solo in presenza di problemi nuovi, che non era possibile prevedere, ma non è così.
Si tratta di interventi su problemi già ampiamente noti, dai 110 mila Euro per le discoteche e night club che hanno avuto chiusure forzate a causa del lockdown, al contributo straordinario al Comune di Empoli di 545 mila Euro per la realizzazione dell’impianto sportivo di atletica di cui vista la dimensione del progetto, che prevede piste per atletica, ciclismo, pattinaggio adeguate a competizioni nazionali, comprensive di caffetteria, palestra, uffici, magazzini è impensabile che la Giunta ne abbia preso contezza solo ieri pomeriggio.
Riguardo all’adeguamento di 10 milioni di Euro sulle spese per il personale, stanziati in eccedenza, la cosa è alquanto inusuale perché questo tipo di spesa è l’unica facilmente prevedibile, partendo dallo storico e prevedendo chi andrà in pensione.
Da tutti questi movimenti contabili dell’ultima variazione del 2022 al bilancio, se ne ha un’impressione di fondo di mancanza totale di programmazione che segua dei principi base sull’ordine di priorità da dare ai vari interventi, ma anche che siano interventi spot senza un impatto reale sulla crescita economica della Toscana.”