Transizione ecologica e digitale il tema al centro dell’incontro. Antonio Mazzeo: “Compito delle istituzioni è anticipare il cambiamento per ridurre le disuguaglianze. Fondamentale includere donne e giovani”
‘Cosa c’entriamo noi con la transizione ecologica e digitale?’, è il tema al centro dell’incontro pubblico ‘Colloqui internazionali di Toscana, organizzati da Scuola Normale Superiore e Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, che si è svolto a Pisa e a cui hanno partecipato il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo, Cosimo Palazzo, segretario generale della Fondazione Feltrinelli e il direttore della Scuola Normale Superiore Luigi Ambrosio. L’iniziativa è parte dell’ampia cornice di eventi de ‘La Toscana delle Donne’, organizzata dalla Regione Toscana per riflettere su diritti, salute, sport e lavoro. Keynote speaker Isabella Weber (University of Massachusetts Amherst) e Philippe Aghion (London School of Economics e Collège de France) che hanno dialogato con Annalisa Savaresi (University of Eastern Finland – Center for Climate Change, Energy and Environmental Law). Ha moderato la giornalista Giada Ferraglioni.
“Quella della transizione ecologica e digitale è la grande sfida che abbiamo di fronte – ha sottolineato Mazzeo – O la politica e le istituzioni hanno la capacità di anticipare il progresso oppure rischiano di subirlo. Si tratta di due temi fondamentali perché da un lato permetteranno di costruire un mondo migliore, più sostenibile, in cui tutti potranno avere accesso a un numero di informazioni infinite, in cui i dati ci aiuteranno a vivere meglio, ma dall’altro c’è il rischio di amplificare le disuguaglianze. Penso, ad esempio, a come cambieranno i lavori a seguito della transizione ecologica e digitale. Compito delle istituzioni è dunque cercare di ridurre queste disuguaglianze”. Mazzeo ha parlato anche del ruolo e del protagonismo delle donne in questa trasformazione: “I grandi cambiamenti si possono attuare solo se abbiamo la capacità di vederli anche attraverso gli occhi delle donne – ha detto -. Se in questi anni non siamo riusciti a portarli avanti con la velocità desiderata è anche perché non siamo riusciti a coinvolgere il mondo femminile e quello dei giovani. Il nostro Pegaso alato ha le zampe radicate nella storia, nelle tradizioni, nei valori, e le ali che guardano al futuro e che rappresentano bene i due generi, quello maschile e quello femminile. O noi abbiamo la capacità di farle muovere insieme o il Pegaso alato non riuscirà a portarci verso il futuro”.
Il presidente dell’Assemblea legislativa toscana ha fatto poi riferimento alla legge sulla ‘Promozione e sostegno delle comunità energetiche’, appena approvata in Consiglio regionale. “Sono orgoglioso che poche ora fa abbiamo approvato una delle prime norme nazionali sulle comunità energetiche – ha affermato – Lo abbiamo fatto tutti insieme, senza differenza di colore politico, perché abbiamo chiara la responsabilità di lasciare ai nostri figli un mondo migliore. Le comunità energetiche serviranno a rispondere alla sfida di usare sempre meno i combustibili fossili e sempre più energie verdi. La nostra regione in questi anni ha già fatto tanto: il 50 per cento della sua produzione di energia proviene dall’energia verde, ma sappiamo di dover fare ancora di più e le comunità energetiche ci permetteranno di poter dare un ulteriore impulso in questa direzione. E’ una sfida importante, la sfida con cui costruiremo la Toscana di domani”.
“ I ‘Colloqui di Toscana’ – ha spiegato Cosimo Palazzo – saranno tre giorni di confronto tra idee alternative, tra saperi diversi, del mondo dell’accademia, dei sistemi produttivi, delle istituzioni pubbliche locali, per capire in che modo la transizione ecologica e la sostenibilità possano rappresentare un’opportunità reale di cambiamento di un modello economico che in questa fase mostra i suoi limiti e che sta producendo disuguaglianze molto forti. Dobbiamo ammettere che ci sono delle disparità di genere e che il sistema dell’inclusione lavorativa è meno accogliente nei confronti delle fasce dei più giovani e delle donne. Un dato che colpisce è che durante la pandemia proprio la componente femminile ha perso maggiormente il lavoro, a dimostrazione che l’occupazione femminile è più discontinua e di qualità più bassa e rispetto a quella maschile. Bisogna riportare al centro il tema del valore del capitale umano e delle opportunità che siano inclusive anche per queste fasce della popolazione”.
“Transizione ecologica a digitale sono due temi fondamentali e strettamente intrecciati tra loro – ha sottolineato Luigi Ambrosio – perché impattano sull’economia e sul mondo del lavoro che sta per essere radicalmente trasformato da queste due emergenze. Come Scuola Normale Superiore abbiamo anche settori di ricerca che intercettano queste due transizioni, in cui il ruolo e la condizione delle donne cambia in maniera naturale. C’è sempre maggiore sensibilità su questi temi, basti pensare al fatto che i finanziamenti europei, il Pnrr, sono vincolati al fatto che ci sia un riequilibrio nel genere e nel mondo universitario ci stiamo attrezzando per darci strumenti per recuperare il gender gap che colpisce in particolare le aree scientifiche, cosiddette aree STEM”.