Il presidente Lorenzo Petretto alle commissioni Affari istituzionali e Sviluppo economico del Consiglio regionale: “Siamo al terzo bilancio chiuso in utile. Potremmo avere ruolo attivo nei tavoli di crisi della Toscana”
“Abbiamo consegnato il Piano industriale nei tempi stabiliti. I soci, Regione compresa, hanno espresso parere favorevole. Quanto abbiamo previsto non tiene conto dell’eventuale cambio di compagine societaria. Abbiamo fatto importanti operazioni di razionalizzazione dei costi e ci siamo mossi anche sulla parte dei ricavi senza tralasciare un ripensamento delle attività. Il bilancio 2021 si chiude in utile ed è il terzo consecutivo. Non entro nel merito delle scelte che la Regione vorrà fare, sono un esecutore, ma non creiamo incertezze perché non ce ne sono. Fidi dispone di un portafoglio molto stabile e un patrimonio di 140milioni”. È quanto riferisce il presidente di Fidi Toscana, Lorenzo Petretto, nelle commissioni Affari istituzionali e Sviluppo economico, guidate rispettivamente dai consiglieri Pd Giacomo Bugliani e Ilaria Bugetti.
Dopo la discussione in Consiglio regionale una nuova interlocuzione nelle due Commissioni ha cristallizzato quello che Fidi ha fatto e potrebbe fare a prescindere dalla volontà della Regione di intervenire sulla compagine societaria. “Ci è stato chiesto di mantenere un equilibrio economico-finanziario duraturo nel tempo a prescindere” ha spiegato Petretto, confermando di “non voler entrare nel merito delle future scelte. Chi subentrerà si prenderà comunque un’azienda con un pacchetto già scritto che potrà mantenere o modificare”. “Credo – ha aggiunto – sia necessario capire cosa si vuole da questa azienda. E credo che potremmo avere un ruolo attivo nei tavoli di crisi della Toscana”. Sul punto la vicepresidente della commissione Affari istituzionali Elisa Tozzi (gruppo misto – Toscana Domani) ha manifestato perplessità: “Mi chiedo come possiamo sviluppare politiche industriali per il nostro tessuto produttivo se non affianchiamo un soggetto come Fidi. Come Consiglio dovremmo prendere un impegno” ha proposto.
L’importanza strategica di Fidi è stata ribadita dalla presidente Bugetti che ha particolarmente apprezzato l’audizione di Petretto: “Continueremo a monitorare la situazione. L’interlocuzione avviata oggi è stata produttiva e molto interessante”. La presidente ha inoltre riaffermato i contenuti della proposta di risoluzione approvata in Consiglio regionale per la salvaguardia dei livelli occupazionali.
Apprezzamenti sono arrivati anche da Gianni Anselmi (Pd): “Le idee sono molto chiare. Siamo qui a ragionare di una possibilità di futuro grazie a quanto è stato fatto negli anni”.
Sulla cessione di Sici (Sviluppo imprese centro Italia) sollevata dal capogruppo di Fratelli d’Italia Francesco Torselli e dal consigliere della Lega Marco Casucci, il presidente di Fidi ha affermato: “Sto seguendo in prima persona il percorso. Non credo possa arrivare una proposta di svendita. Ad ogni modo la valuteremo e verificheremo. In una visione di sviluppo strategico del territorio Sici dovrebbe essere partecipata dalla Regione”. E sulla perdita di personale in favore di Sviluppo Toscana, Petretto ha assicurato: “Non posso fare salti di gioia ma non avrà ripercussioni sull’operatività della società”.