Da gennaio a primavera, laboratori, progetti e una installazione artistica al Parco di Quinto. Protagonista la città e i cittadini
Un teatro da fare più che da vedere è quello che coinvolgerà la città di Sesto Fiorentino dal prossimo gennaio fino a primavera inoltrata, con una serie di appuntamenti e progetti che in una doppia dimensione teatrale e sociale, chiameranno i cittadini a ideare, progettare, realizzare. Da un omaggio a Joseph Beuys, uno dei più influenti artisti del Novecento che ha fatto dell’arte un impegno sociale contaminandola con i temi della natura, dell’ecologia e della pace, nasce “Quinto Paradise: in omaggio a Joseph Beuys”, il progetto sotto cui prenderanno vita a Sesto, lungo l’arco di due stagioni – inverno e primavera 2023 – laboratori teatrali e artistici, perfomance e spettacoli, opere e installazioni per una ulteriore valorizzazione urbana della città. Nel sottotitolo del progetto “Azione artistica collettiva, rivolta alla cittadinanza” c’è tutta la portata rivoluzionaria di un evento cittadino che partendo da Beuys e dalla sua riflessione artistica, guarda all’arte come a un atto salvifico in grado di cambiare la società. Nello specifico di questo progetto, di cambiare – valorizzandolo ulteriormente per restituirlo ai suoi cittadini – il parco di Quinto a Sesto Fiorentino.
Il progetto “Quinto Paradise: in omaggio a Joseph Beuys” è stato presentato questa mattina in conferenza stampa in Comune a Sesto Fiorentino alla presenza dell’assessore alla cultura Jacopo Madau. Nasce da un’idea di Teatro Come Differenza, APS e Coordinamento di compagnie e registi di teatro sociale nato nel 2013 per realizzare spettacoli e progetti teatrali collettivi. Ma la progettazione di “Quinto Paradise” è stata condivisa con tante altre realtà del teatro e del mondo artistico come Atto Due, Mi chiamo Viscardo, Spazio Ipotetico, Fra(m)menti di Luna Verde, realtà culturalitutte presenti questa mattina in conferenza stampa insieme a Teatro Come Differenza. Chi lo ha reso attuabile è la Fondazione CR Firenze con un contributo sulla partecipazione culturale che ha dato la possibilità di rendere concrete idee alle quali, con Teatro Come Differenza, hanno collaborato anche il Dipartimento di Salute Mentale della Usl Toscana Centro e il Comune di Sesto Fiorentino.
Il primo appuntamento è il 17 gennaio con i laboratori artistici “Stratificazioni naturali” aperti ai cittadini di Sesto e finalizzati a realizzare in dieci incontri, un’opera permanente destinata al Parco di Quinto. Partirà, invece, il 18 gennaio il laboratorio teatrale “La Rivoluzione siamo noi” che si concluderà ad aprile con uno spettacolo al Teatro della Limonaia di Sesto Fiorentino. I dieci incontri del laboratorio teatrale sono rivolti alla cittadinanza oltre che agli allievi della Scuola di Teatro AttoDue – Laboratorio Nove e agli attori di Teatro come Differenza.
Il cuore del progetto sarà l’inaugurazione, prevista per il 31 marzo, dell’opera permanente, realizzata nel corso dei laboratori artistici, che sarà collocata nel Parco di Quinto. All’interno del parco lo stesso giorno dell’inaugurazione, si terrà il laboratorio di Circo per bambine e bambini “Tutto all’Aria” e un buffet realizzato dagli utenti dei Servizi di Salute Mentale del Centro diurno Luna Verde. Il lavoro dei laboratori artistici non si conclude con l’installazione dell’opera: i cittadini di Sesto saranno invitati ad acquistare una piantina che sarà inserita all’interno dell’opera da loro realizzata e di cui dovranno prendersi cura nel tempo. Nel gesto artistico legato alla natura, l’ispirazione è ancora a Joseph Beuys e all’acquisto, negli anni ’80, delle sue “7000 pietre di basalto” il cui ricavato, grazie all’idea dell’artista tedesco, consentì di piantare una quercia in corrispondenza di ogni pietra.
Il 1° aprile ospite del progetto sarà Anima Mundi, gruppo teatrale che dall’Emilia Romagna a Sesto Fiorentino porterà al Teatro della Limonaia uno spettacolo di Luca Dal Pozzo e Giada Magagnoli. Chiude il progetto il 2 aprile “7000. Tentativi di Paradiso” a cura di Teatro Come Differenza in collaborazione con Atto Due, spettacolo finale del percorso laboratoriale. Sarà questo l’ultimo gesto artistico di “Quinto Paradise: in omaggio a Joseph Beuys”, un progetto che si presenta a tutti gli effetti trasversale sia dal punto di vista delle discipline – teatro, arte, contatto con la natura – sia dal un punto di vista anagrafico – giovani e meno giovani ma anche bambini – forte anche del coinvolgimento di persone seguite dai Servizi territoriali.