Doppia protesta in Spagna e in Italia rivolta al colosso del discount Lidl, la richiesta è chiara: è arrivato il momento per l’azienda di sottoscrivere lo European Chicken Commitment impegnandosi a ridurre le sofferenze dei polli in Europa
Il team di Animal Equality in Italia, Spagna e Germania sta supportando attivamente la campagna europea rivolta a Lidl promossa da oltre 20 organizzazioni che fanno parte della coalizione Open Wing Alliance. Sabato 17 dicembre è stata organizzata una doppia protesta a Madrid e a Milano per chiedere all’azienda di ascoltare le voci dei suoi consumatori che chiedono un maggior impegno in tema di benessere animale.
Oltre 300mila firme sono state raccolte sulla petizione europea che invita Lidl a sottoscrivere lo European Chicken Commitment (ECC) per impegnarsi a ridurre drasticamente le sofferenze dei polli coinvolti nelle proprie filiere europee.
Sono migliaia le persone che si aspettano un cambiamento concreto da parte dell’azienda che, fino ad ora, ha aderito all’ECC solamente in Francia. In tutt’Europa le proteste stanno aumentando e non si fermeranno finché Lidl non avrà fatto un passo avanti decisivo seguendo l’esempio di centinaia di aziende che hanno già preso quest’importante decisione per gli animali.
Lo scorso sabato, una ventina di attivisti e attiviste si sono unite alle proteste organizzate in simultanea da Animal Equality protestando in modo pacifico davanti ai supermercati Lidl nella città di Madrid e di Milano.
Reggendo cartelli e banner, gli attivisti hanno portato in strada la campagna rivolta al gigante dei supermercati e hanno informato i passanti tramite volantini informativi sulle richieste che la coalizione sta rivolgendo a Lidl. Questi ultimi hanno reagito in modo positivo fermandosi ad ascoltare le motivazioni della protesta e firmando a loro volta la petizione.
Con una presenza in 32 Paesi nel mondo e 12mila punti vendita, 700 solo in Italia, Lidl, attraverso una semplice decisione, può avere un impatto positivo sulla vita di milioni di animali coinvolti nelle proprie filiere.
I polli allevati per la produzione di carne appartengono a razze selezionate geneticamente per raggiungere il peso di macellazione in pochissime settimane. A causa di questa selezione, gli animali sono più soggetti a un’elevata incidenza di problemi muscolari, scheletrici e cardiovascolari e possono soffrire di alcuni disturbi che possono riflettersi anche in un peggioramento della qualità della carne, come nel caso del white-striping, un problema comporta un peggioramento del valore nutrizionale del petto di pollo per l’aumento della percentuale di grassi rispetto a quella di proteine.
Inoltre, negli allevamenti la densità degli animali può arrivare anche a toccare i 20 polli per metro quadrato, una situazione che determina la riduzione dell’attività locomotoria e l’impossibilità di soddisfare le proprie esigenze comportamentali, oltre a contribuire a un peggioramento generale delle condizioni ambientali dei capannoni in cui sono allevati gli animali.
“Abbiamo protestato in contemporanea a Madrid e a Milano per dimostrare quante persone abbiano a cuore le nostre richieste rivolte a Lidl. È arrivato il momento per l’azienda di prendere ufficialmente le distanze da una delle peggiori crudeltà dell’industria e allinearsi a tutte quelle aziende che lo hanno già fatto”, commenta Ombretta Alessandrini, Coordinatrice della campagne di Animal Equality Italia.
Animal Equality
Animal Equality è un’organizzazione internazionale che lavora con la società, i governi e le aziende per porre fine alla crudeltà verso gli animali d’allevamento. Animal Equality ha uffici negli Stati Uniti, nel Regno Unito, in Germania, Italia, Spagna, Messico, Brasil