Previste sei aree strategiche a partire dallo studio dell’epidemia Covid e dei suoi effetti
Approvata a maggioranza (19 voti favorevoli e 10 astenuti) la proposta di risoluzione della commissione Sanità in merito agli indirizzi per l’elaborazione del programma di attività del 2023 dell’Agenzia regionale di sanità (Ars).
Ad illustrare il testo il presidente della Commissione sanità Enrico Sostegni (Pd) che ha ribadito come siano previste sei aree strategiche, a partire da quella destinata ad affrontare lo studio dell’epidemia da Covid-19 e dei suoi effetti, “integrato dall’analisi ad ampio spettro delle malattie infettive emergenti, con un particolare approfondimento portato avanti da Ars delle infezioni correlate all’assistenza”.
“Questa proposta va alla Giunta per l’approvazione definitiva – ha detto Sostegni – La legge prevede che possa essere integrata da ulteriori studi, compatibilmente con la disponibilità di risorse finanziarie e di personale”.
Intervenuto in aula il vicepresidente della commissione Sanità Andrea Ulmi (Lega) che ha annunciato l’astensione del suo gruppo al provvedimento. “Siamo convinti che Ars sia un istituto importante ma riteniamo che sia come una Ferrari che non manda a tutta forza il proprio motore – ha detto – Ars è una sorta di giornale web dove si pubblicano determinati studi ma non è un veicolo efficace ed efficiente per prendere i dati che vengono studiati. Ars infatti non lavora in maniera armonica con gli altri soggetti deputati al medesimo studio, come il Mes della Scuola Sant’Anna e il Centro Gestione Rischio Clinico. Se questi tre soggetti potessero armonizzarsi avremmo risultati a cui i direttori sanitari e i direttori generali potrebbero attingere con maggior successo. Sarebbe dunque auspicabile avere un organo unico che possa fungere da interfaccia per gli stakeholder”.
Ad annunciare il voto favorevole del gruppo Pd è stata invece Donatella Spadi. “L’Ars è un organo scientifico importante – ha detto -. Mes, Centro Gestione Rischio Clinico e Ars sono tre cose diverse. Il Centro Gestione Rischio Clinico è una struttura interna alle aziende. Le ricerche del Mes vengono utilizzate a livello ospedaliero, mentre l’Ars è un organo scientifico che viene utilizzato da medici di qualsiasi tipo, ospedalieri e non. Mes e Rischio Clinico sono peraltro perfettamente collaboranti. Tutti e tre questi organi sono importanti nelle loro funzioni”.
Accanto al monitoraggio costante della pandemia Ars sarà impegnata nel corso del 2023 e nei prossimi anni nel controllo e nella valutazione delle azioni previste dalla “Missione 6: salute” del Pnrr.
Un’ulteriore area strategica da implementare sarà quella relativa all’analisi e studio sull’utilizzo e consumo dei farmaci e allo sviluppo di valutazioni farmaco-epidemiologiche ed alla collaborazione in attività di farmacovigilanza. In sintesi, dunque, le aree strategiche individuate sono: epidemia Covid-19 e altre malattie infettive emergenti; epidemiologia descrittiva e profili di salute; le disuguaglianze di salute; prevenzione e promozione della salute con particolare riferimento al rapporto tra ambiente e salute; valutazione di impatto delle politiche sanitarie e dei modelli di governance, qualità ed esiti dell’assistenza sanitaria; farmaci, farmaco epidemiologia, farmacovigilanza e dispositivi; formazione.
Il programma di attività annuale di Ars viene approvato dall’Agenzia sulla base degli specifici indirizzi della Giunta regionale “recepite le indicazioni del Consiglio regionale”. Tali indirizzi, che costituiscono le linee strategiche per l’attività dell’Agenzia, rispondono alla necessità di fornire elementi conoscitivi scientificamente solidi per le scelte di politica sanitaria della regione, per la valutazione degli interventi realizzati e per l’analisi dello stato di salute dei cittadini toscani.