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Tutto torna: sostenibilità ed arte a Firenze . Cortile di Michelozzo di Palazzo Vecchio . 14 gennaio – 12 febbraio 2023

 Lo sviluppo di un concetto e tema centrale oggi come quello della sostenibilitàartisti under 28 provenienti da tutta Italia, una cornica unica, il cortile di Michelozzo, il primo cortile di Palazzo Vecchio, in cui ci si trova varcando il portale chiodato che si apre su Piazza della Signoria: questi i tratti salienti della tappa fiorentina della mostra “Second life: tutto torna”, nata dal concorso promosso da Alia Servizi Ambientali SpA.

Il contest, giunto alla II edizione, espone le opere in uno dei palazzi più celebri al mondo e si consolida come il primo concorso artistico a livello nazionale incentrato sul tema “arte e sostenibilità”, con la Toscana come palcoscenico della creatività dei giovani artisti e degli studenti di tutte le Accademie e Scuole d’arte italiane.

La nuova tappa di “Second life: tutto torna” si inaugura oggi, venerdì 13 gennaio, presso il Cortile di Michelozzo a Firenze, alla presenza della Vicesindaca, Alessia Bettini, e dell’Assessore all’Ambiente, Andrea Giorgio, del prof. Marco Meneguzzo docente di storia dell’Arte all’Accademia di Brera e curatore della mostra, del Vicepresidente di Alia Servizi Ambientali SpA, Claudio Toni, e del Direttore Relazioni Esterne, Comunicazione e Sostenibilità, Giuseppe Meduri. L’esposizione rimarrà aperta fino al 12 febbraio prossimo.

Al concorso, anche quest’anno, hanno partecipato circa cento giovani artiste e artisti da tutta Italia, che si sono interrogati sul concetto di sostenibilità, dalla salvaguardia dell’ambiente e del decoro urbano, all’impegno nel dare una seconda vita alla materia in linea con le regole dell’economia circolare: riduzione, riutilizzo, riciclo e recupero.

Le opere – realizzate utilizzando diversi materiali, quali foglie, pietre, ferro, acciaio, tessuto, plastica, oli, candele, pellicole, cenere e tecniche varie – evidenziano un interesse al tema della sostenibilità e la necessità di essere parte attiva di un processo di consapevolezza dell’emergenza ambientale e di reale cambiamento. Sono testimoniati, nei lavori in mostra, un futuro tecnologico e sostenibile, ma anche una visione contrastante della natura, antropica e “primavera” da vivere, empatia e ragione per controllare gli istinti umani più beceri, lo splendore della semplicità delle piccole cose in natura, mobilitazioni silenziose, universali, uniti dai sogni che volgiamo alle stelle.

Tra le 30 opere finaliste, selezionate da una prima giuria di giovani curatori ed ora in mostra a Palazzo Vecchio, sono state successivamente valutate da una giuria composta da affermati critici, storici dell’arte e direttori delle principali istituzioni toscane, le tre opere vincitrici e le menzioni speciali.

Prima classificata Caterina Dondi, artista ventiquattrenne della provincia di Varese, con l’opera “Ordinare Senza Spostare”, serie di fotografie su carta dove l’artista ha immaginato di assecondare l’ambiente (e non di riqualificarlo) nel suo naturale processo di rovina, ribaltando – come si legge nella motivazione della giuria – il punto di vista usuale sul tema, cercando di rendere “accettabile” e addirittura “bello” il degrado in atto, innescando così un processo di maieutica consapevolezza sul nostro habitat”.

La seconda opera classificata, “Espositore di Luoghi”, arriva da Messina ed è stata realizzata dal ventiseienne Giuseppe Raffaele con tecnica mista (ferro-carta-terra). Nell’opera l’artista capovolge il concetto di cartolina al fine di far conoscere realtà dimenticate; il premio è stato assegnato per “la forza immediata dell’oggetto, preceduta e seguita da una notevole concettualizzazione, che rafforza il senso della prima impressione. Si passa dal primato della vista – le cartoline solitamente mostrano un paesaggio naturale o urbano – a quello della mente, che invita a cogliere la vera essenza dei luoghi”.

“Curae” dell’artista milanese Giulia Pirri (classe 1994), si è classificata al terzo posto per “la “gentilezza” intima di un gesto che invita alla “cura” e all’attenzione nei confronti delle cose altrimenti considerate insignificanti, come una foglia caduta. Ricucire le ferite della natura appare un gesto scientemente utopico, ma al contempo necessario per la convivenza sul pianeta” come recita la motivazione della giuria e ribadisce l’artista.

Le tre menzioni speciali sono state assegnate a: Elisa Pietracito, artista ventiseiennedella provincia di Firenze, per “Sotto lo stesso cielo” realizzata con filo di rame di scarto cucito a mano su tessuto di riciclo; Edoardo Sessa, ventisettenne di Varese, con la performance “Homologation” ed il giovanissimo artista cinese (classe 2002) Siyang Jiang con l’opera “If you want to live” realizzata con vetro, alluminio, legno, pianta, terra, candele.

Il main partner Evolve Maire Tecnimont Foundation ha selezionato per la menzione speciale l’opera di Federico Ferroni “Decay”, realizzata su lastre di ferro che “con una solidità materica d’impatto ben rappresenta la visione globale, l’urgenza di un intervento per la sostenibilità e la valorizzazione dei materiali di recupero, così vicini all’agire della Fondazione Maire Tecnimont” recita la motivazione.

Gli altri artisti selezionati, presenti in mostra, sono: Marco Agostini, Lisa Buffagni, Marta Caproni, Floriano Akele Castellanato, Marta Cecchetti, Francesca Colturani, Clarissa Falco, Ilaria Feoli, Federico Ferroni, Liliana Frusi, gruppo Hardchiteptur, Carmine Lo Regio, Celina Moscuzza, Francesca Panella, Valeria Robbe, Natalie Roman Pascale, Marco Rubbera, Lorenzo Scarpellini, Virginia Stevenin, Su Fei, Arianna Tabaro, Xiyu Guo, Zhao Zhenzhi.

«Siamo davvero contenti di ospitare qui a Palazzo Vecchio questo progetto espositivo che mette al centro un tema di grande attualità come la sostenibilità ambientale e poi la tutela del decoro e della bellezza a partire dal riuso e dal riciclo – sottolinea la vicesindaca e assessora alla Cultura, Alessia Bettini -. Tanti artisti under 28 si sono cimentati con generi, metodi e strumenti differenti per divulgare messaggi importanti. L’arte contemporanea è un mezzo potentissimo per raccontare e interpretare le sfide dell’oggi. È bello poi poter dare spazio a tanti giovani talenti che qui a Palazzo Vecchio possono far conoscere alla città i loro lavori. Ringraziamo Alia Servizi Ambientali SpA che ha ideato questo progetto speciale ed all’avanguardia».

«Questa mostra lancia un messaggio fondamentale, ovvero che i rifiuti possono diventare una risorsa – commenta l’assessore all’ambiente Andrea Giorgio -. Questa è la sfida che noi oggi abbiamo davanti: ridurre i rifiuti e differenziali, certamente, ma dare loro nuova vita trasformandoli in materie prime e seconde. Attraverso i comportamenti virtuosi delle persone è possibile non inquinare e non sprecare ma riutilizzare grazie al riciclo. Abbiamo esempi bellissimi, sia industriali con il lavoro enorme che fa Revet, sia artistici come questo con Alia che ringraziamo per aver creduto in un’idea che ha riscosso sempre maggiore successo. Siamo lieti di ospitare Second life in queste sale dove ricordiamo al mondo cosa sono stati il bello, la creatività e la cultura con questo messaggio nuovo e importante da lanciare ai cittadini e alle istituzioni».

«In questa seconda edizione abbiamo la conferma che il tema della sostenibilità, e con esso il rispetto dell’ambiente, è fortemente introiettato nelle nuove generazioni; un tema con cui si confrontano costantemente. Le opere in mostra raccontano come la questione ambientale sia vissuta in modo individuale piuttosto che sociale dai giovani artisti, con attenzioni più intimiste che “politiche”, intendendo con quest’ultimo termine l’aspetto sociale e relazionale delle persone – ha commentato il curatore della mostra, prof. Marco Meneguzzo-. L’attenzione alle “piccole cose” non può esistere senza un tempo rallentato che, coscientemente o no, sembra già un’indicazione di soluzione del problema».

«La Fondazione Maire Tecnimont ha deciso con grande piacere di sostenere per il secondo anno consecutivo il contest animato da Alia – ha dichiarato il Presidente della Fondazione, Fabrizio Di Amato -. L’ingaggio nei confronti di giovani artisti e l’interesse per un punto di vista fresco ma molto lucido dei ragazzi under 28 sui temi della sostenibilità e del futuro, sono punti di forza fondamentali di questa iniziativa che ha il grande merito di avvicinare mondi che spesso non hanno occasioni di contatto e condivisione. Dall’edizione dello scorso anno abbiamo letto un gran bisogno delle nuove generazioni di comunicare la loro preoccupazione per gli impatti generati dalle scelte del passato sul mondo che loro si troveranno a vivere. Vogliamo dare spazio – ha concluso Di Amato – a questo bisogno e rimanere in ascolto attento di quanto hanno ancora da dire».

«Second Life: tutto torna” il contest sulla sostenibilità, promosso da Alia e rivolto ai giovani artisti si consolida con una seconda edizione – ha dichiarato Claudio Toni, Vicepresidente di Alia Servizi Ambientali SpA– allestita in una cornice unica al mondo. La transizione ecologica è sempre più al centro del dibattito, questo progetto, con il coinvolgimento delle comunità, crediamo possa essere un modo diverso e stimolante per riflettere sulle azioni quotidiane di ciascuno».

La sostenibilità è quanto mai attuale. Alia conferma la sua attenzione anche a ciò che questo tema muove nel campo artistico, un driver straordinario per stimolare la curiosità, la riflessione critica, la fantasia di chi osserva ed il coinvolgimento responsabile delle comunità. In quest’ottica la seconda edizione della mostra è arricchita di nuove sedi sul territorio toscano (con tappe nella città di Empoli e Peccioli), a livello nazionale (Roma presso Evolve Maire Tecnimont Foundation) e laboratori creativi aperti a tutti. Gli adulti sono invitati a partecipare al progetto “l’aRRRRte in città”. Partendo dall’assunto che “l’arte rende più belle le nostre città”, i laboratori hanno lo scopo di diffondere, attraverso le pratiche artistiche, il rispetto dell’ambiente e la necessità di dare una seconda vita alla materia, osservando la regola delle 4R: Riduzione, Riutilizzo, Riciclo, Recupero. I percorsi educativo didattici con le scuole prevedono, invece, riflessioni ed interazioni ludiche con le opere esposte sui temi del riciclo e del riuso.

 

Le successive sedi dell’allestimento saranno: al cenacolo degli Agostiniani ad Empoli (dal 6 al 26 marzo), a Peccioli, presso il Palazzo senza Tempo (dal 15 giugno al 30 luglio) ed a Roma presso la sede di Evolve Maire Tecnimont Foundation.

Per maggiori informazioni: https://secondlifecontest.it/

Il progetto, ideato e promosso da Alia, si avvale del patrocinio istituzionale di Regione Toscana, e dei comuni di Firenze, Empoli, Prato, Pistoia, Peccioli e della Conferenza dei Presidenti delle Accademie. Sono partner del progetto Fondazione Palazzo Strozzi, Centro Pecci, Museo Novecento e MAD Murate Art District; Scapigliato Spa, Revet Spa e Belvedere Spa, e main partner Evolve Maire Tecnimont Foundation.

La giuria che ha selezionato le opere vincitrici – raccolte anche nel catalogo ufficiale pubblicato da Mandragora e nel portale dedicato https://secondlifecontest.it/  – è formata da: Arturo Galansino, Direttore Generale della Fondazione Palazzo Strozzi, Valentina Gensini, Direttore Artistico centro Murate Art District, Stefano Collicelli, Direttore generale del Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato, Sergio Risaliti, Direttore Artistico Museo Novecento Firenze, Cristina Gelli, Direttrice dei Musei di Empoli, oltre al curatore, prof. Marco Meneguzzo, e Giuseppe Meduri, Direttore relazione esterne, comunicazione e sostenibilità di Alia.

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