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Giorno della Memoria. Protagonisti “La famiglia Forti e la Briglia” di fronte al pubblico delle grandi occasioni

Un viaggio nella memoria attraverso i grandi eventi mondiali e la storia della comunità

A cura di Fondazione Cdse con Comune di Vaiano, Anpi Val di Bisenzio e associazioni

 C’era il pubblico delle grandi occasioni lunedì sera al Circolo Spola D’oro per la serata dedicata a “La Famiglia Forti e La Briglia: dagli effetti delle leggi razziali alla donazione del fondo di Simone Forti“, curata dalla Fondazione CDSE con il Comune di Vaiano, ANPI Val di Bisenzio e la partecipazione delle associazioni del territorio.

Un racconto storico che Silvia Sorri, Luisa Ciardi e Alessia Cecconi hanno ricostruito attraverso documenti e testimonianze raccolti nella ricerca trentennale del CDSE a cui si aggiungono gli ultimi ritrovamenti del fondo di Simone Forti giunto dall’America. Un viaggio nella memoria attraverso i grandi eventi mondiali e le dinamiche sociali di una comunità ancora molto legata alla sua storia.

La famiglia Forti, di origine ebraica, è tornata idealmente nell’ex villaggio fabbrica del quale un tempo era proprietaria. I Forti, come è noto, furono tra i più grandi industriali pratesi; Beniamino Forti, con i figli Giulio e Alfredo, creò un grande lanificio a ciclo completo, che diverrà nel primo ‘900 la seconda fabbrica più grande del distretto pratese per numero di addetti e metri di tessuto prodotti. È in questa fase che l’abitato della Briglia subì le più importanti trasformazioni sociali e urbanistiche, identificandosi, per volere della famiglia Forti, con un vero e proprio villaggio fabbrica.

Nel corso della serata il racconto ha toccato le vicissitudini ai quali furono costretti i vari rami della famiglia Forti a seguito delle leggi razziali, un racconto arricchito dalla visione e lettura di alcuni documenti che sono stati donati al CDSE da Simone Forti – artista e coreografa nota a livello internazionale – allora bambina scappata col padre in America, documenti che ricostruiscono passaggi inediti della loro fuga dall’Italia.

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