Finanziato dalla Regione Toscana con il bando per i sistemi museali 2022
Musei in scena, le voci dei testimoni della Deportazione
tornano vive con il racconto di Teatro Metropopolare
Domenica 5 febbraio il nuovo appuntamento della Rete Musei di Prato
Proseguono gli eventi di Musei in Scena e Teatro Metropopolare. Domenica 5 febbraio la scena sarà allestita per il Museo della Deportazione e Resistenza di Prato, che alle 15.30 accoglierà gli spettatori del terzo appuntamento in calendario.
Le voci dei testimoni della deportazione torneranno vive grazie all’interpretazione di Livia Gionfrida e degli attori del Teatro Metropopolare. Il loro racconto ci riporterà indietro nel tempo, fino ai tragici anni del nazismo, del fascismo e della Shoah.
Dopo i primi due appuntamenti, al museo archeologico di Artimino e al Museo Soffici e del ‘900 italiano, che hanno registrato entrambi un tutto esaurito, il viaggio della Rete Musei di Prato prosegue dunque spostandosi a Figline, negli spazi che conservano la memoria, i volti e le voci dei superstiti dei campi di concentramento e di sterminio nazisti anche attraverso un percorso museale audiovisivo. Dare nuova voce alla testimonianza degli ex deportati infatti diventa sempre più importante, pochissimi sono ormai i testimoni ancora viventi. Raccontare la loro storia, quella “storia di tanti” che è un tragico vissuto per ognuno e al tempo stesso una tragedia umana da cui tutti dobbiamo imparare, è l’obiettivo del museo.
Il progetto Musei in Scena, un programma – da gennaio a maggio 2023 – con 8 “letture teatralizzate” dedicate ad altrettanti musei, viene realizzato grazie al sostegno Regione Toscana, attraverso il bando per i sistemi museali 2022.
La partecipazione e l’ingresso al museo sono gratuiti.
Prenotazioni allo 0574 470728 – 461655 – info@museodelladeportazione.it.
Tutto il calendario su www.retemuseidiprato.it.