Nella commissione presieduta da Marco Niccolai (Pd) via libera alla proposta di risoluzione per sollecitare azioni a livello nazionale e regionale anche con la messa in campo di soluzioni sperimentali e innovative. Presto audizione di Poste sul progetto Polis
Il percorso svolto dalla commissione Aree interne del Consiglio regionale, guidata da Marco Niccolai (Pd), sulla desertificazione bancaria nelle zone cosiddette minori e disagiate, arriva ad un primo punto di sintesi.
Dopo il giro di audizioni svolto nei mesi scorsi, è stata infatti redatta una proposta di risoluzione che fissa punti e avanza richieste al Governo nazionale e regionale. Il testo, votato all’unanimità e che ora passa all’esame del Consiglio, intende impegnare la Giunta ad “attivarsi in sede nazionale affinché vengano adottate specifiche azioni volte a contrastare la diminuzione dei servizi bancari e postali nelle aree interne, rurali, montane e insulari che interessa anche la Toscana, per garantire parità di diritti nell’accesso ai servizi per chi abita in quei territori, tenuto conto anche dell’indiretto detrimento che tale desertificazione comporta in ordine all’accesso al credito delle piccole e medie imprese nelle aree montane ed interne”. Nel testo si ritiene inoltre utile “sensibilizzare gli enti preposti a promuovere l’adozione di soluzioni sperimentali e innovative volte a garantire una presenza, anche temporanea, dei servizi bancari e postali su tali realtà, come è il caso degli sportelli mobili presenti a giorni alterni già sperimentati in alcune aree del Paese oppure l’integrazione con altre tipologie di servizi”.
Nel dispositivo si chiede infine di “riconoscere, a livello comunitario, una adeguata proporzionalità del quadro regolamentare bancario europeo che tenga conto della specificità e della peculiarità del sistema del credito cooperativo quale settore bancario di comunità strettamente connesso al tessuto economico e sociale dei territori in cui si trovano ad operare le stesse BCC”.
In sede di dibattito molti commissari, tra cui la vicepresidente della Commissione Luciana Bartolini (Lega) e Vittorio Fantozzi (Fratelli d’Italia), hanno chiesto di mettere in agenda un’audizione con Poste, in particolare sul progetto Polis. “La Società, in taluni contesti, potrebbe anche acquisire importanza bancaria” ha spiegato Bartolini. “Non so dire oggi quanto Poste potrebbe essere una opportunità o un alibi per il sistema bancario. Un approfondimento sarebbe utile” ha chiarito Fantozzi.
A detta del presidente Niccolai il progetto Polis, e più in generale i servizi erogati dalla Società, “non possono sostituirsi al sistema bancario”. Convinti della posizione del presidente anche Vincenzo Ceccarelli e Mario Puppa, entrambi Pd. “Non diamo l’opportunità alle banche di credere che il progetto Polis possa essere un servizio sostitutivo del sistema BCC” ha rincarato Ceccarelli.
“Approfondire il progetto di Poste è un’opportunità ma l’interlocuzione potrebbe essere anche occasione per affrontare le numerose sollecitazioni che ci arrivano da cittadine e cittadini in merito ai servizi erogati da Poste in determinate zone” ha aggiunto Puppa.
A detta della consigliera Elisa Tozzi (gruppo misto – Toscana Domani), i contenuti della proposta di risoluzione non possono che essere condivisibili. “Il punto è quanto possiamo essere incisivi” ha aggiunto. “Se non comprendiamo i fenomeni non riusciremo, nei limiti delle nostre competenze, a suggerire misure. La risoluzione è utile ma dobbiamo approfondire molto di più”.