Sabato 11 febbraio 2023 alle 17.30 Triennale Milano presenta il volume Aquila di Stefano Cerio, edito da Hatje Cantz. Verrà inoltre proiettato il video, con lo stesso titolo, della durata di 5’ 47”. Stefano Cerio sarà in dialogo con lo storico e critico d’arte Stefano Chiodi, curatore del volume.
I gonfiabili sono gli inaspettati protagonisti delle immagini raccolte dall’autore nell’omonima serie di fotografie – accompagnata da un video che sarà proiettato durante l’evento – scattate in Abruzzo in ambientazioni di grande impatto non lontane da L’Aquila, le piane di Campo Felice, Campo Imperatore e Pescasseroli, in stagioni diverse tra il 2019 e il 2021.
Il terreno è coperto di neve, l’orizzonte una linea scura di montagne. Basse nuvole lattiginose nascondono il cielo. Una forma indistinta, uno strano ammasso afflosciato dai colori vivaci – rosso, giallo e blu – si muove mentre si riempie d’aria. In meno di un minuto compare una popolare attrazione da fiera: una forma rotonda e gonfiabile, goffa e geniale, a forma di doppio scivolo o di trampolino, di quelle che si vedono spesso nei parchi giochi per bambini, nelle fiere e nei raduni di paese. Insieme ad altri gonfiabili della stessa linea – un paffuto castello con tanto di drago, un campo da calcio – lo scivolo fa parte del bizzarro paesaggio evocato da Cerio in Aquila.
Di fronte all’obiettivo Cerio orchestra l’incontro enigmatico tra uno scenario naturale vasto e solenne, ma oramai colonizzato da un turismo aggressivo e distratto, e strani oggetti fuori contesto, che si gonfiano e sgonfiano in un ciclo senza fine, nell’attesa di chi possa utilizzarli nel gioco. I gonfiabili sono solitari performers inorganici delle cui azioni l’artista e le sue appendici tecniche sono i solo testimoni, mentre a chi li osserva a distanza resta solo la casuale, perturbante somiglianza con le presenze “reali” similmente abbandonate nel paesaggio.
I Partner Istituzionali Lavazza Group e Salone del Mobile.Milano sostengono Triennale Milano anche per questo evento.
Stefano Cerio
Stefano Cerio vive e lavora tra Roma e Parigi. Dal 2001 si interessa di fotografia di ricerca e di video. Nel 2004 espone il progetto Machine Man al Lattuada Studio di Milano. Nel 2005 la Città della Scienza di Napoli gli dedica la personale Codice Multiplo. Nel 2008 realizza per la regione Piemonte un’installazione per la mostra Le Porte del Mediterraneo a Rivoli ed espone Souvenirs a Changing Role di Roma. Del 2009 è la personale Sintetico Italiano nella Certosa di Capri. Nel 2010 realizza due mostre alla Galerie Italienne di Parigi ed espone al museo Madre di Napoli nella collettiva O’Vero. Nel 2011 espone WinterAquapark alla Fondazione Forma di Milano, la mostra è accompagnata dal volume Aquapark pubblicato da Contrasto. Nello stesso anno mostra il video Summer Aquapark al MAXXI di Roma. Nel 2012 espone la serie Night Ski allo Studio Trisorio di Napoli e nel 2013 la serie Chinese Fun da Noire Contemporary Art a Torino. Nel 2014 espone Cruise Ship al Mois de la Photo a Parigi. Nel 2015 Chinese Fun diventa un libro per Hatje Cantz e una mostra alla Fondazione Volume a Roma. Nel 2017 Hatje Cantz pubblica un nuovo libro, Night Games, che diventa una personale da Camera a Torino. Nel 2018 il Museo Pignatelli di Napoli gli dedica una importante retrospettiva e nel 2019 l’Istituto Italiano di Cultura di Parigi espone Constructions instables. Nel 2021 ha realizzato un’opera per la nuova sede del museo MAXXI all’Aquila.
Stefano Chiodi
Stefano Chiodi è storico e critico d’arte. Ha pubblicato numerosi saggi sull’arte tra primo Novecento e l’età contemporanea. Il suo libro più recente è Genius Loci. Anatomia di un mito italiano (2021). Ha curato edizioni di testi e cataloghi, tra cui i recenti L’espace des images. Art et culture visuelle en Italie 1960-1975 (con Valérie Da Costa, 2022), senzamargine. Passaggi nell’arte italiana a cavallo del millennio (con Bartolomeo Pietromarchi, 2021), Marina Ballo Charmet, Con la coda dell’occhio. Scritti sulla fotografia (2017), Alberto Boatto, Ghenos Eros Thanatos e altri scritti sull’arte 1968-2015 (2016). Tra le ultime mostre curate: Alberto Boatto. Lo sguardo dal di fuori, MAXXI, Roma, 2020, Marina Ballo Charmet. Fuori campo, Istituto Italiano di Cultura, Madrid, 2019. Ha organizzato convegni e condotto programmi culturali. Scrive su “il manifesto”, “il verri”, “doppiozero.com”, “antinomie.it” e collabora a Radio3 RAI. Insegna Storia dell’arte contemporanea all’Università Roma Tre.