Toccafondi presenta le linee di mandato all’assemblea
Oggi pomeriggio eletti anche sette nuovi soci
La Fondazione Cassa di Risparmio di Prato “è impegnata a promuovere e sviluppare una visione di futuro possibile per il territorio”. Lo ha affermato oggi pomeriggio la presidente, Diana Toccafondi, presentando il programma di mandato nel corso dell’assemblea dei soci che si è svolta alla Camera di Commercio. Un’azione, quella dell’ente pratese, che si collega al ruolo attivo e in evoluzione che caratterizza in questo momento in Italia le Fondazioni di origine bancaria come “laboratori di futuro”.
Per rispondere alle domande che arrivano dalla comunità pratese la Fondazione – ha annunciato la presidente – vuole rinnovare la sua azione di intervento sia sul fronte del metodo che dei contenuti. Cosa significa? Che l’ente- per evitare la dispersione di forze e risorse – sarà sempre più impegnata, nel costante ascolto e dialogo con la comunità locale, a promuovere progetti di cooperazione tra soggetti diversi e in partenariato. Nel suo intervento Toccafondi, a proposito del metodo, ha fatto anche riferimento “alla promozione di comunità di intenti per realizzare scopi comuni, di cooperazione istituzionale aperta a componenti diversificate, di valorizzazione di competenze professionali aperte al cambiamento”.
Sui contenuti non ci sono dubbi: il settore educazione, istruzione e formazione ha la priorità assoluta. Il 40% delle risorse messe a disposizione della comunità pratese per il 2023 sarà destinato a questo ambito. L’attenzione speciale è per giovani, per i preoccupanti fenomeni di disagio, povertà educativa e abbandono scolastico. Per questo la Fondazione ha lanciato il progetto Prato Comunità educante che coinvolge trenta realtà diverse (Terzo settore, scuola e istituzioni culturali), sostenendolo con 100 mila euro.
Secondo Toccafondi “strategici vengono considerati anche gli investimenti nel settore culturale (30% dei contributi) mentre centrale è la funzione solidale del Terzo settore”, a cui vengono richieste innovative modalità di intervento per rispondere adeguatamente alla crisi in atto. La presidente ha ricordato che per il 2023 la Fondazione mette a disposizione della comunità locale 1 milione e centomila euro. Risorse che in larga parte verranno assegnate con il bando in scadenza il 16 febbraio.
Nel corso dell’assemblea sono stati eletti anche sette nuovi soci. Sono l’architetta Laura Bartolini, l’imprenditrice Margherita Cerretelli, la storica dell’arte Rossella Foggi, l’imprenditore Paolo Gori, la docente di materie letterarie Eva Nardi, il neurologo e dirigente della Asl Pasquale Palumbo, il pediatra e dirigente al Meyer Massimo Resti. Eletto anche l’ottavo componente del Consiglio di Indirizzo che è don Marco Pratesi.
Nella medesima seduta sono stati proclamati anche alcuni soci indicati da diversi soggetti del territorio: Filippo Alessi, Alessandro Brogi ed Elisabetta Cioni (Comune di Prato); Paola Lucarelli (Università di Firenze).
Chi sono gli eletti
Laura Bartolini
Laureata con lode all’Università di Firenze è architetta. Impegnata in attività di progettazione e design, si occupa di ristrutturazione d’interni residenziali, retail, contract e archeologia industriale. Appassionata di arte e moda, nel corso degli anni si è avvicinata alla realtà industriale pratese con sempre maggiore attenzione nei confronti della sostenibilità. È stata selezionata per partecipare a Refites, corso di alta formazione promosso dal Pin.
Margherita Cerretelli
Laureata all’Università di Firenze in Economia aziendale e in Governo e Direzione d’Impresa (magistrale). Lavora nell’azienda di famiglia, Alisped spa, importante player delle spedizioni internazionali. Dal 2021 è una degli amministratori di Alisped Logistics srl. A livello associativo è impegnata come presidente del Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Toscana Nord.
Rossella Foggi
Laureata in Storia dell’arte. Ha al suo attivo pubblicazioni su diversi artisti, in particolare Masaccio e Giovanni Battista Fagiuoli. Si è occupata anche delle risorse storico-artistiche di Montemurlo, della Val di Bisenzio, di Prato, di Carmignano e di Poggio a Caiano. Guida turistica, è presidente dell’Associazione Culturale FareArte, realtà da anni impegnata nella promozione culturale del territorio pratese e nell’attività didattica rivolta agli studenti.
Paolo Gori
Imprenditore, da oltre quarant’anni dirige – insieme al fratello Fabio – la Gori Tessuti. Nel 1998 fonda Gli Ori, casa editrice dedicata all’arte contemporanea. Da sempre attento alle questioni sociali e culturali e partecipe della vita associativa. Attualmente è capo delegazione di Prato del Fondo per l’Ambiente Italiano (FAI). È sposato con Serena Giovannelli e padre di quattro figli.
Eva Nardi
Laureata in Lettere classiche presso l’Università degli Studi di Firenze, dal 2003 è docente di materie letterarie presso il Liceo Cicognini- Rodari. Appassionata agli studi di genere, ha al suo attivo pubblicazioni di carattere storico-filologico sull’immagine femminile nel Medioevo bizantino. È impegnata in progetti didattici tesi a valorizzare la memoria storica della comunità pratese, che coinvolgono gli studenti in percorsi di ricerca inclusivi e interdisciplinari.
Pasquale Palumbo
È direttore dell’unità operativa Neurologia all’Ospedale Santo Stefano di Prato e direttore dell’Area dipartimentale neurologica geriatrica della AUSL Toscana Centro. Già consigliere comunale a Prato, è stato componente del consiglio di amministrazione dell’Agenzia Regionale di Sanità, del direttivo dell’Ordine dei Medici di Prato e dell’Organismo per il Governo Clinico della Regione Toscana. Iscritto alla Società Italiana di Neurologia, è membro del consiglio direttivo della Società Scientifica di Scienze Neurologiche Ospedaliere, di cui è chiamato a presiedere il prossimo congresso nazionale.
Massimo Resti
Medico pediatra, ha svolto la sua attività professionale, in gran parte, presso l’ospedale Meyer, dove attualmente dirige la Pediatria e l’unico Dipartimento che raccoglie le principali attività mediche, chirurgiche e intensive. Nonostante i numerosi anni di attività medica ospedaliera, il lavoro che ancora oggi ama svolgere è quello di “dottore dei bambini”. Vive da quarant’anni nel comune di Vaiano ed è un appassionato di storie per i più piccoli che racconta alle sue due nipotine.