La presentazione del volume di Duccio Vanni “Geppino Micheletti” (1905-1961), dedicato al medico eroe della strage di Vergarolla, si tiene in sala Gonfalone giovedì 16 febbraio alle 17,30. Sono previsti gli interventi del presidente del Consiglio Antonio Mazzeo e del vicepresidente Marco Casucci, del consigliere regionale Diego Petrucci, di Claudio Bronzin dell’Associazione Venezia Giulia e Dalmazia, dell’editore Stefano Rolle, sarà presente l’autore
‘Geppino Micheletti (1905 -1961) Vita, opere e riconoscimenti del medico eroe della strage di Vergarolla’ di Duccio Vanni, è il titolo del volume che verrà presentato giovedì 16 febbraio alle 17,30 in sala Gonfalone di palazzo del Pegaso (via Cavour 4 a Firenze).
Sono previsti i saluti di Antonio Mazzeo presidente del Consiglio regionale e di Marco Casucci vicepresidente, di Diego Petrucci consigliere regionale. Interverranno Claudio Bronzin dell’Associazione Venezia Giulia e Dalmazia, Stefano Rolle editore e sarà presente l’autore.
Nel libro dello storico fiorentino Duccio Vanni si cerca di ricostruire la figura di Geppino Micheletti che fu un valente, versatile e pluridecorato chirurgo con interessi anche di tipo storico-politico-letterario. Egli fu costretto ad affrontare alcune delle più drammatiche vicende che caratterizzarono la storia d’Italia dalla fine degli anni ’30 al secondo dopoguerra. Nonostante i gravissimi lutti familiari e le traversie professionali di vario genere, Micheletti seppe costantemente dimostrare una abnegazione ed etica professionale di qualità molto elevata e non comune, tra cui l’assistenza ai feriti della strage di Vergarolla del 18 agosto 1946 presso Pola. Queste particolari caratteristiche professionali e doti umane lo rendono un punto di riferimento perenne nella storia della medicina italiana ed in particolare per tutti gli operatori della medicina e chirurgia dell’emergenza di oggi. Nel 2017 è stata anche conferita alla memoria del dottor Micheletti la Medaglia d’oro al merito della sanità pubblica della Repubblica Italiana.
La strage di Vergarolla, fu causata dall’esplosione di materiale bellico, avvenuta il 18 agosto 1946 sulla spiaggia di Vergarolla a Pola. L’esplosione provocò la morte accertata di 65 persone. In quel periodo, l’Istria era rivendicata dalla Jugoslavia di Tito, che l’aveva occupata fin dal maggio 1945. Pola invece era amministrata a nome e per conto degli alleati dalle truppe britanniche ed era quindi l’unica parte dell’Istria al di fuori del controllo jugoslavo. Le responsabilità dell’esplosione, la dinamica e perfino il numero delle vittime sono tuttora fonte di accesi dibattiti. L’inchiesta delle autorità inglesi stabilì che “gli ordigni furono deliberatamente fatti esplodere da persona o persone sconosciute”.