Il tema al centro della seduta congiunta delle commissioni Cultura e Sanità. Auditi i soggetti del terzo settore e realtà del sociale, del sanitario e del culturale. La presidente Cristina Giachi (Pd): “La nostra sarà la prima regione a inserire nella legge quadro sulla Cultura un articolato sulla promozione del benessere attraverso la cultura. Faremo nostra la proposta di istituire un tavolo permanente
Il tema del Welfare culturale al centro dei lavori di approfondimento sugli Stati generali della cultura affrontato nella seduta congiunta delle commissioni regionali Cultura e Sanità, presiedute da Cristina Giachi (Pd) e Enrico Sostegni (Pd). Nel corso della seduta sono stati auditi soggetti del terzo settore e dei comparti del sociale, sanitario e culturale, che hanno illustrato le loro esperienze in tema di promozione del benessere della salute, dell’inclusività e dell’accoglienza attraverso la cultura, portando proposte e stimoli.
“Quella di oggi è stata un’audizione molto ricca, piena di spunti e di suggestioni – ha affermato la presidente della commissione Cultura Cristina Giachi – . E’ emersa la necessità di stringere un patto e creare una rete efficace tra i diversi centri di progettazione e programmazione, visto che il tema del welfare culturale è già presente in molte pratiche, ma è carente di inquadramento. Proprio per questo con gli Stati generali ce ne stiamo occupando”.
Condivisa da molti dei soggetti intervenuti la proposta, avanzata in primo luogo dal sovrintendente della Scuola di Musica di Fiesole, Claudio Martini, di istituire un tavolo di lavoro permanente, una sorta di laboratorio sul tema del Welfare culturale, che porti a un dialogo stabile tra i diversi settori e istituzioni. “Una proposta che facciamo nostra – ha detto Giachi – visto che abbiamo l’intenzione di inserire il tema del Welfare culturale nella legge quadro sulla cultura della Regione Toscana. Potrà dunque essere quella la sede in cui prevedere anche il laboratorio permanente, un tavolo che si confronti su questo tema e programmi le scelte e gli investimenti futuri della Toscana, creando un’opportunità che non ha corrispettivi in altre regioni italiane, perché nessuna al momento ha un inquadramento normativo del benessere culturale”.
Tra le proposte anche quella di istituire uno sportello informativo per agevolare l’accesso ai bandi. “Ci stiamo già confrontando con Fondazione Sistema Toscana – ha affermato Giachi – L’istituzione di uno sportello di consulenza sui bandi europei e non solo, da tanto tempo richiesto e reclamato da molti soggetti, potrebbe essere un frutto degli Stati Generali della Cultura”.
Intervenuta nel corso della seduta l’assessore al Welfare della Regione Toscana Serena Spinelli che ha evidenziato come “si sta provando a rimettere in discussione il sistema sociale uscendo dalle logiche prestazionali dei servizi, costruendo anche percorsi di presa in cura che abbiano una visione olistica delle persone”. “Il sociale – ha aggiunto – sta cercando di tenere vive le connessioni: per prendersi cura di una persona è necessario mettere in rete le risorse dei territori in cui la persona vive. Dobbiamo provare a capire come il ruolo del Welfare spossa anche essere proattivo e di prevenzione, non solo riparativo e di tutela, e ragionare su quali sono le alleanze che si possono creare sui territori tra istituzioni, terzo settore, mondo dello sport, mondo della cultura. La relazione col mondo della cultura deve essere uno strumento per rendere le nostre comunità davvero inclusive e protettive”.
Nel corso della seduta sono intervenuti rappresentanti di: “Animali Celesti – Teatro d’arte civile”, associazione Nazionale Manager del Sociosanitario (Ansdipp), associazione La Nuova Tinaia Aps, Auser, Centro nazionale di produzione della danza Virgilio Sieni, Cesvot, CH-Community Hub Culture Ibride, Fondazione Antico Ospedale Santa Maria della Scala, Fondazione dell’Ospedale pediatrico Anna Meyer, Fondazione Ospedale Santa Maria Nuova, Fondazione Scuola di Musica Fiesole, Istituto degli Innocenti, Sistema Musei Toscani per l’Alzheimer, Promo P.A. Fondazione. Auditi anche funzionari e dirigenti dell’area Sanità, Welfare e coesione sociale della Regione Toscana.