Prato storia e arte

Ci sono le storie dei pratesi che hanno cambiato la città

Appuntamento da non perdere a Manifatture Digitali Cinema

Tante belle storie di uomini e donne che hanno contribuito a cambiare e a far crescere la città nel corso dei secoli. Anche questa volta Prato, storia e arte, la rivista della Fondazione Cassa di Risparmio, regala racconti sorprendenti e approfondisce vicende, anche lontane, che aiutano a capire meglio la Prato di oggi. 

Il nuovo numero della rivista, diretta da Giampiero Nigro e coordinata da Daniela Toccafondi, sarà presentato lunedì 6 marzo, alle 21, a Manifatture Digitali Cinema. Un’occasione anche per proiettare, per la prima volta, il video di Elena Mannocci dedicato alla realizzazione di Spindles, l’opera di Loris Cecchini che la Fondazione ha voluto donare ai pratesi per la loro capacità di rigenerarsi. Il significato di Spindles viene approfondito – nella rivista -in una lunga intervista a Cecchini, curata da Toccafondi.

Storie e personaggi affollano la rivistaClaudio Cerretelli ricostruisce, con dovizia di particolari, la vicenda di Fortunato Rocchi, consigliere comunale nella vivace Prato post- unitaria che, dotato di solide competenze di architettura, ebbe un ruolo di primo piano nella rivoluzione urbanistica del centro storico.  A lui si deve la creazione della nuova via Magnolfi, realizzata dopo una serie di espropri e demolizioni per collegare piazza del Duomo con la stazione ferroviaria della Maria Antonia. Nel giro di due anni vennero costruiti anche i nuovi, eleganti, palazzi che fronteggiano ancora oggi la strada. Lo stesso Rocchi progettò Palazzo Crocini, che sarebbe diventato sede della Banca d’Italia e Palazzo Martini, che aveva il suo ingresso anche su via del Serraglio. 

Nella rivista il ritmo della storia è incalzante. Donatello e la singolare vicenda della sua casa, comprata a Figline, a due passi dalle cave di Serpentino, viene ricostruita da Gianni Rossi, direttore di Tv Prato, che nei mesi scorsi con la collaborazione di Silvia Sinibaldi dell’Archivio di Stato di Firenze ha portato alla luce documenti inediti.  Il ruolo di Caterina de’ Ricci nella Chiesa del suo tempo e la forza della sua spiritualità sono al centro degli articoli di Isabella Gagliardi e di don Marco Pratesi. Di grande suggestione l’intervento di Gigi Paoli su Marco Roncioni che muore nel 1677 lasciando i suoi beni alla città per l’apertura di una “pubblica libreria”. Sulle imprese del patriota e letterato Ermolao Rubieri, in prima linea nel percorso di conquista dell’Unità d’Italia, presenta un articolato intervento Niccolò Lucarelli.

Di sicura attualità l’intervento di Emilio Barucci sul magistero di monsignor Gastone Simoni per i cattolici impegnati in politica

Al tragico passato del Novecento fa riferimento Lorenzo Pernumia che accompagna le drammatiche testimonianze di tre donne sulla strage nazista di Striglianella, raccolte da Carlo Pernumia negli anni Settanta e mai pubblicate prima.

L’articolo che chiude la rivista, a firma di Rita Iacopino, ha per tema le opere di Michelangelo Pistoletto e di Yves Klein che Sandra e Carlo Palli hanno scelto di donare al Museo di Palazzo Pretorio. Per ricevere la rivista scrivere a fondazione@fondazionecrprato.it. Alcuni articoli possono essere consultati, a partire dalla prossima settimana, anche on line dal sito http://www.fondazionecrprato.it

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