La presidente della commissione, Francesca Basanieri: “Evidentemente una donna in ruoli apicali, in politica o in qualsiasi altro settore della vita pubblica, continua a suscitare sconcerto”
“In questi giorni dopo l’elezione di una donna a segretaria del principale partito di opposizione italiano si sono scatenate sui social insulti e post odiosi, intrisi di sessismo, razzismo e omofobia. Post che purtroppo hanno coinvolto anche personaggi che hanno ruoli politici di primo piano. Era successa la stessa cosa nell’elezione della prima donna Presidente del Consiglio italiano. Evidentemente una donna in ruoli apicali, in politica o in qualsiasi altro settore della vita pubblica, continua a suscitare sconcerto”. Lo dichiara la presidente della commissione regionale Pari opportunità, Francesca Basanieri, dopo il succedersi di commenti sessisti all’indirizzo di Elly Schlein, neo segretaria nazionale del Pd.
Secondo Basanieri, “questo succede perché, in Italia, ancora oggi, è presente e viva una cultura sessista pronta a esprimere la violenza contro le donne anche sul piano verbale. Inoltre sono poche le donne in ruoli di primo piano ed è ancora forte nella nostra società il pregiudizio per cui il ruolo ottenuto è dovuto solo ‘al caso’ e non alla capacità, alla preparazione e alla professionalità della persona che lo ricopre. Come se una donna, in quel ruolo, fosse un’anomalia e non la normalità. E come sempre è il corpo delle donne a farne le spese: quando si vuole insultare una donna non si discutono le sue idee, il suo atteggiamento, le sue capacità ma si attacca il suo aspetto fisico come unico elemento qualificante”.
Guardando al prossimo appuntamento dell’8 Marzo, giorno in cui si celebra la Festa della donna, Basanieri aggiunge: “È evidente che ancora la strada da fare è lunga per dare dignità alle donne e alle loro capacità. La Commissione Pari Opportunità continuerà a battersi contro ogni tipo di violenza sulle donne affinché la cultura della parità e del rispetto sia alla base della nostra società e far sì che le nostre bambine e le nostre ragazze abbiano le stesse opportunità di sviluppare le loro potenzialità dei loro amici maschi e possano scegliere il futuro e la vita che desiderano senza dover giustificare le loro scelte o rinunciare ai loro sogni”.