L’assessore al Turismo risponde all’interrogazione di Alessandro Capecchi (FdI): “Porre rimedio alla riforma Delrio”
La riforma Delrio prevede che le funzioni in materia di turismo, compresa la raccolta di dati statistici, siano trasferite ai capoluoghi di provincia e alla città metropolitana di Firenze che le esercita su tutto il territorio provinciale” con queste parole l’assessore regionale al turismo Leonardo Marras ha risposto ieri pomeriggio all’interrogazione sul turismo e la riforma regionale di Alessandro Capecchi (Fratelli d’Italia).
L’assessore ha espresso piena disponibilità ad andare in commissione per “portare il complesso delle azioni che questo Consiglio negli ultimi due anni ha discusso, approvando i piani operativi delle agenzie e i documenti di programmazione” così da riferire “sullo stato di attuazione del sistema turismo toscano”. Riguardo al fondo ulteriore per gli ambiti turistici per il 2023 Marras ha ribadito che “molto dipenderà dalla discussione della legge” e che sarà “necessario anche sul piano della governance del turismo riporsi alcuni interrogativi”. “Occorre capire – aggiunge – quali siano le esigenze di una riforma che sia coerente con l’organizzazione del sistema dell’accoglienza e dell’informazione turistica con il testo unico e i 28 ambiti” e “bisogna ristabilire un equilibrio e un principio di sovranità tra una funzione amministrativa e l’ente locale di riferimento competente per territorio”. Molti per Marras gli argomenti da affrontare come la qualità dell’offerta turistica, la capacità di resilienza e gli strumenti che abbiamo a disposizione da adattare alle nuove esigenze. Sull’opportunità, infine, di prevedere un fondo per gli ambiti turistici per il 2023 Marras afferma che sarà necessario redistribuire compiti e risorse e ricorda che “5 milioni di euro sono stati assegnati agli ambiti a partire dal 2023”.
“Siamo parzialmente soddisfatti” ha detto Capecchi ma “bisogna ammettere che la riforma Delrio è una gran confusione”, “speriamo che questo Governo con il contributo di tutte le forze politiche possa porre un parziale rimedio perché, sia dal punto di vista delle funzioni che del parziale finanziamento e della guida politica delle province, siamo ancora in mezzo al guado e la funzione del turismo rappresenta forse quella che più clamorosamente descrive questo quadro”. Capecchi ribadisce che “il trasferimento delle funzioni va pagato” e che occorre “riallineare la nostra normativa al testo unico nazionale”.