“Lo spazio, il tempo, Leonardo” viene presentata in Consiglio regionale mercoledì 22 marzo alle 12.30. Presenti Antonio Mazzeo e Stefano Scaramelli, rispettivamente presidente e vicepresidente dell’Assemblea toscana
Si inaugura mercoledì 22 marzo alle ore 12.30 nello spazio espositivo C.A. Ciampi, Palazzo del Pegaso via de’ Pucci 16, la mostra dedicata a Franco Bulletti Lo spazio, il tempo, Leonardo. Sono previsti gli interventi di Antonio Mazzeo e Stefano Scaramelli, rispettivamente presidente e vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, di Gloria Fossi storica dell’arte, di Claudio Pescio giornalista e direttore di Art e Dossier, di Alessandro Vezzosi critico d’arte.
La mostra sarà visitabile fino al 1° aprile 2023 con il seguente orario: da lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 18.00; il sabato dalle 10.00 alle 13.00.
Per partecipare in presenza all’inaugurazione, inviare una mail all’ufficio stampa del Consiglio regionale.
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Franco Bulletti è nato a Firenze nel 1925. Ha frequentato l’Istituto d’Arte intorno agli anni ’40, è stato art director e consulente per la grafica presso la casa editrice Giunti. Ha pubblicato una monografia delle sue opere presso l’editore Giunti, curata da Costantino Costantini, con interventi di Lara-Vinca Masini e Carlo Perdetti. Ha partecipato a numerose manifestazioni d’arte contemporanea a Bologna, Firenze, Milano, Barcellona, Napoli con mostre personali a Padova, Firenze, Copenhagen, Vancouver, Vicenza.
Risale al 1982 l’idea di Bulletti di una serie di pitture astratte sul tema “I fili che ci legano alla storia”. È di quel tempo la prima fase di una sperimentazione con le immagini leonardiane per così dire di recupero, cioè con le bozze di stampa di manoscritti e disegni di Leonardo, e quindi Leonardo come “oggetto trovato”, e questo nei fogli di avviamento coi quali si imposta la riproduzione in facsimile delle pagine di Leonardo. Ha quindi origine la sua personalissima interpretazione dell’universo di Leonardo attraverso una manipolazione entusiasmante e sottile dei frammenti di quell’universo recuperati durante una sorta di vivisezione alla rovescia: con essi, infatti, si può arrivare alla perfetta riproduzione della pagina di Leonardo oppure a una nuova opera d’arte. L’artista è scomparso nel 2018.