Da venerdì 24 a domenica 26 marzo l’edizione 2023. Sabato il Corteo storico. Le iniziative presentate questa mattina a palazzo del Pegaso. Mazzeo: “Tutti insieme, racconteremo in questi tre giorni quant’è bella e quanta storia c’è nella nostra Toscana”
“Ringrazio l’amministrazione comunale di Arezzo per aver partecipato insieme a noi all’organizzazione di questi tre giorni, che ricordano quando il Capodanno iniziava nel giorno dell’Annunciazione”, dice il presidente del Consiglio regionale, Antonio Mazzeo. “In questa legislatura, abbiamo voluto cambiare il nome per dare il senso storico dell’evento. E un grazie di cuore, sentito, va a tutte le associazioni di rievocazioni storiche in Toscana. Sono tante e svolgono un ruolo importantissimo. La Toscana è conosciuta nel mondo per le sue rievocazioni storiche ed è bello sapere che tutti insieme, in questi tre giorni, racconteremo quant’è bella e quanta storia c’è nella nostra regione”. Il presidente in apertura della conferenza stampa, saluta anche i consiglieri che hanno voluto assistere alla presentazione della manifestazione, “il vicepresidente Marco Casucci, i consiglieri Elena Rosignoli e Gabriele Veneri, che fanno parte del comitato regionale delle rievocazioni storiche, il capogruppo Marco Stella. La loro presenza ci dà il senso e il valore del perché le manifestazioni di rievocazione storica devono restare patrimonio di tutti”.
Per queste ragioni, l’edizione di quest’anno “si presenta anche come una sperimentazione molto bella”, prosegue Mazzeo. “Portare da tutta la Toscana in uno stesso luogo tutti i soggetti che operano intorno alle rievocazioni storiche è un impegno faticoso. So che Arezzo, che è stata la prima scelta, ha svolto un grande lavoro. Noi abbiamo impegnato risorse a disposizione e le domande sono state di gran lunga superiori alle aspettative”.
Roberta Benini, presidente del Comitato rievocazioni storiche, si dice “contenta e soddisfatta. Questa Festa raccoglie tutti i gruppi storici, un mondo di volontariato, di appassionati, che identifica la Toscana in Italia e nel mondo. Per primi in Italia, abbiamo dedicato una legge regionale alla rievocazione storica, ora speriamo che si possa ottenere anche una legge a livello nazionale. Si tratta di un indotto turistico e sociale, ma è la cultura che appassiona e accomuna gli oltre mille rievocatori che saranno ad Arezzo per la sfilata regionale. Grazie alla riforma della legge regionale, abbiamo la possibilità di lavorare in maniera organica con le associazioni e con i sindaci. Abbiamo voluto portare la manifestazione ogni anno in un centro diverso della Toscana, cominciando da Arezzo”. Il programma, prosegue Benini, “mette un punto fermo rispetto all’evoluzione di questa manifestazione, in questo, che abbiamo voluto chiamare l’anno zero”.
Il programma si apre venerdì 24 marzo proprio con l’incontro sulla “Tutela e valorizzazione delle Rievocazioni Storiche: dalla Legge regionale alla Legge Nazionale” (alle 17, nella Sala Vasariana, in piazza del Praticino) e con il saluto (alle 19.30 in piazza Grande) con il saluto della Giostra del Saracino. Sabato 25 marzo è il giorno del Corteo del Capodanno dell’Annunciazione, che partirà alle 16 da via Roma, sfilerà per le vie del centro, fino allo schieramento delle rappresentative sul sagrato della Cattedrale. Nella giornata di sabato, in programma anche l’Assemblea annuale Rievocazione Storica Toscana (alle 10.30 nella Sala Vasariana) e un annullo filatelico. Domenica 26 marzo, alle 15.30, le esibizioni dei gruppi storici della Toscana nelle piazze del centro di Arezzo, e un incontro/dibattito sul tema “Il Capodanno dell’Annunciazione”, e alle 16.30 nella Biblioteca città di Arezzo. Nei tre giorni, un ricco calendario di eventi collaterali, illustrato dall’assessore del Comune di Arezzo, Federico Scapecchi. Esposizione di manifesti, abiti d’epoca e accessori al Percorso Espositivo “I Colori
della Giostra”; “Arezzo ti incanta”, camminata notturna alla scoperta di palazzi e vedute
inconsuete del centro storico (il 25 marzo alle 20.30); “L’annunciazione ad Arezzo”, visita guidata in programma il 26 marzo alle 9.30; “Il tempo antico in Toscana”, esposizione all’interno del Museo dei Mezzi di Comunicazione. “È un programma ambizioso, una festa per Arezzo e per tutta la Toscana – dice l’assessore –. Speriamo in una grande partecipazione, i dati che abbiamo già oggi sono ottimi”. E consegna uno scettro realizzato per l’occasione, “che ricorda quello del Maestro di campo, sormontato dal Pegaso in argento. È il nostro dono, anche per le edizioni future nelle altre città della Toscana”.
“Presentiamo oggi un programma davvero d’eccezione sul Capodanno toscano, preparato da un lavoro di sensibilizzazione lungo anni. Non è solo rievocazione, è piuttosto un ricollegarsi saldamente alle nostre radici più profonde, all’identità della Toscana”, dice il presidente della Regione, Eugenio Giani, che ricorda come fino al 20 novembre del 1749 la Toscana avesse mantenuto il 25 marzo come primo giorno dell’anno, il giorno in cui la Chiesa cattolica aveva collocato la Festa dell’Annunciazione e nel quale oggi si organizza ogni anno il Corteo storico del Capodanno dell’Annunciazione. Il Granduca Francesco III di Lorena emise un decreto che fissava, a partire dal 1750, il primo gennaio come data di inizio dell’anno uniformandosi a quanto già accadeva nel resto d’Europa fin dal 1582 con l’entrata in vigore del calendario gregoriano.
La Regione, dopo che nelle scorse settimane una mozione approvata all’unanimità dal Consiglio regionale, ha voluto inserito nel calendario annuale delle rievocazioni.
Firenze – Tutto è pronto, Arezzo si prepara ad accogliere l’edizione 2023 delle celebrazioni per il Capodanno dell’Annunciazione. Da venerdì 24 a domenica 26 marzo, la città della Giostra del Saracino ospita, in collaborazione con il Comitato regionale delle rievocazioni storiche della Toscana, il corteo storico del 25 marzo, al quale parteciperanno i gruppi di rievocazione storica provenienti da tutte le Province della Toscana. Ricco il programma degli eventi intorno al giorno in cui, fino al 1749, la Toscana faceva iniziare il nuovo anno.
“Ringrazio l’amministrazione comunale di Arezzo per aver partecipato insieme a noi all’organizzazione di questi tre giorni, che ricordano quando il Capodanno iniziava nel giorno dell’Annunciazione”, dice il presidente del Consiglio regionale, Antonio Mazzeo. “In questa legislatura, abbiamo voluto cambiare il nome per dare il senso storico dell’evento. E un grazie di cuore, sentito, va a tutte le associazioni di rievocazioni storiche in Toscana. Sono tante e svolgono un ruolo importantissimo. La Toscana è conosciuta nel mondo per le sue rievocazioni storiche ed è bello sapere che tutti insieme, in questi tre giorni, racconteremo quant’è bella e quanta storia c’è nella nostra regione”. Il presidente in apertura della conferenza stampa, saluta anche i consiglieri che hanno voluto assistere alla presentazione della manifestazione, “il vicepresidente Marco Casucci, i consiglieri Elena Rosignoli e Gabriele Veneri, che fanno parte del comitato regionale delle rievocazioni storiche, il capogruppo Marco Stella. La loro presenza ci dà il senso e il valore del perché le manifestazioni di rievocazione storica devono restare patrimonio di tutti”.
Per queste ragioni, l’edizione di quest’anno “si presenta anche come una sperimentazione molto bella”, prosegue Mazzeo. “Portare da tutta la Toscana in uno stesso luogo tutti i soggetti che operano intorno alle rievocazioni storiche è un impegno faticoso. So che Arezzo, che è stata la prima scelta, ha svolto un grande lavoro. Noi abbiamo impegnato risorse a disposizione e le domande sono state di gran lunga superiori alle aspettative”.
Roberta Benini, presidente del Comitato rievocazioni storiche, si dice “contenta e soddisfatta. Questa Festa raccoglie tutti i gruppi storici, un mondo di volontariato, di appassionati, che identifica la Toscana in Italia e nel mondo. Per primi in Italia, abbiamo dedicato una legge regionale alla rievocazione storica, ora speriamo che si possa ottenere anche una legge a livello nazionale. Si tratta di un indotto turistico e sociale, ma è la cultura che appassiona e accomuna gli oltre mille rievocatori che saranno ad Arezzo per la sfilata regionale. Grazie alla riforma della legge regionale, abbiamo la possibilità di lavorare in maniera organica con le associazioni e con i sindaci. Abbiamo voluto portare la manifestazione ogni anno in un centro diverso della Toscana, cominciando da Arezzo”. Il programma, prosegue Benini, “mette un punto fermo rispetto all’evoluzione di questa manifestazione, in questo, che abbiamo voluto chiamare l’anno zero”.
Il programma si apre venerdì 24 marzo proprio con l’incontro sulla “Tutela e valorizzazione delle Rievocazioni Storiche: dalla Legge regionale alla Legge Nazionale” (alle 17, nella Sala Vasariana, in piazza del Praticino) e con il saluto (alle 19.30 in piazza Grande) con il saluto della Giostra del Saracino. Sabato 25 marzo è il giorno del Corteo del Capodanno dell’Annunciazione, che partirà alle 16 da via Roma, sfilerà per le vie del centro, fino allo schieramento delle rappresentative sul sagrato della Cattedrale. Nella giornata di sabato, in programma anche l’Assemblea annuale Rievocazione Storica Toscana (alle 10.30 nella Sala Vasariana) e un annullo filatelico. Domenica 26 marzo, alle 15.30, le esibizioni dei gruppi storici della Toscana nelle piazze del centro di Arezzo, e un incontro/dibattito sul tema “Il Capodanno dell’Annunciazione”, e alle 16.30 nella Biblioteca città di Arezzo. Nei tre giorni, un ricco calendario di eventi collaterali, illustrato dall’assessore del Comune di Arezzo, Federico Scapecchi. Esposizione di manifesti, abiti d’epoca e accessori al Percorso Espositivo “I Colori
della Giostra”; “Arezzo ti incanta”, camminata notturna alla scoperta di palazzi e vedute
inconsuete del centro storico (il 25 marzo alle 20.30); “L’annunciazione ad Arezzo”, visita guidata in programma il 26 marzo alle 9.30; “Il tempo antico in Toscana”, esposizione all’interno del Museo dei Mezzi di Comunicazione. “È un programma ambizioso, una festa per Arezzo e per tutta la Toscana – dice l’assessore –. Speriamo in una grande partecipazione, i dati che abbiamo già oggi sono ottimi”. E consegna uno scettro realizzato per l’occasione, “che ricorda quello del Maestro di campo, sormontato dal Pegaso in argento. È il nostro dono, anche per le edizioni future nelle altre città della Toscana”.
“Presentiamo oggi un programma davvero d’eccezione sul Capodanno toscano, preparato da un lavoro di sensibilizzazione lungo anni. Non è solo rievocazione, è piuttosto un ricollegarsi saldamente alle nostre radici più profonde, all’identità della Toscana”, dice il presidente della Regione, Eugenio Giani, che ricorda come fino al 20 novembre del 1749 la Toscana avesse mantenuto il 25 marzo come primo giorno dell’anno, il giorno in cui la Chiesa cattolica aveva collocato la Festa dell’Annunciazione e nel quale oggi si organizza ogni anno il Corteo storico del Capodanno dell’Annunciazione. Il Granduca Francesco III di Lorena emise un decreto che fissava, a partire dal 1750, il primo gennaio come data di inizio dell’anno uniformandosi a quanto già accadeva nel resto d’Europa fin dal 1582 con l’entrata in vigore del calendario gregoriano.
La Regione, dopo che nelle scorse settimane una mozione approvata all’unanimità dal Consiglio regionale, ha voluto inserito nel calendario annuale delle rievocazioni.