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Festa della Toscana: tra letteratura e rap, a San Giovanni Valdarno il talk di Murubutu

Questa mattina al cinema teatro Masaccio gli studenti degli istituti di istruzione secondaria di secondo grado del territorio hanno incontrato il rapper e docente di filosofia Alessio Mariani, in arte Murubutu. Il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo ai ragazzi: “Arte e cultura strumenti fondamentali di libertà”

di Ufficio stampa, 28 marzo 2023

Firenze – “Siamo felici di essere qui a presentare l’evento ‘Tra letteratura e rap, talk di Murubutu’. Il noto rapper e scrittore ci accompagna in un viaggio alla scoperta dei legami tra due mondi spesso considerati lontani e distanti. Grazie alla sua grande sensibilità artistica e alla sua conoscenza profonda della letteratura, Murubutu ci guida attraverso le influenze e le contaminazioni che si sono verificate nel corso degli anni tra la poesia scritta e la musica rap”. Così, il presidente del Consiglio regionale della Toscana, Antonio Mazzeo, ha aperto questa mattina al teatro cinema Masaccio di San Giovanni Valdarno l’incontro tra gli studenti degli istituti di istruzione secondaria di secondo grado del territorio. “Si tratta di un’occasione unica per riflettere sulla forza della parola e sulla sua capacità di ispirare e unire le persone – ha aggiunto Mazzeo – indipendentemente dalla forma artistica che essa assume. Siamo particolarmente orgogliosi di presentare questo evento come parte delle iniziative legate alla Festa della Toscana, che quest’anno celebra il tema della libertà d’espressione. Siamo convinti che l’arte e la cultura siano strumenti fondamentali per esprimere la nostra libertà e per stimolare il dibattito e la riflessione sulla società in cui viviamo”. L’evento di questa mattina rientra fra le iniziative della Festa della Toscana, il Consiglio regionale ha accolto e cofinanziato l’incontro.

Obiettivo dell’incontro è stato quello valorizzare le tradizioni e l’identità culturale e valoriale della Toscana, offrendo agli studenti l’opportunità di riflettere su tematiche attuali, di ascoltare la storia e la filosofia in una maniera inconsueta, divertente e di indubbio interesse. L’articolo 21 della Costituzione, sulla libera manifestazione del pensiero e la libertà di stampa, è stato interpretato con una proposta che ha voluto esplorare opportunità inattese di apprendimento e di riflessione socio-culturale offerte da linguaggi e forme di comunicazione non convenzionali in ambito scolastico, ma ben conosciute e apprezzate dai giovani.

“Pro-fes-so-re! Pro-fes-so-re!”, gli studenti hanno acclamato sul palco il rapper e docente di filosofia Alessio Mariani, in arte Murubutu, artista conosciuto e apprezzato a livello internazionale che canta in rap racconti mitologici, epiche battaglie, letteratura, figure del passato e il pensiero dei grandi filosofi. Il nome richiama la figura del «marabutto» di alcune tradizioni africane che incanta e cura con la parola. “Alessio Mariani e Murubutu – ha spiegato l’artista – possono sembrare due figure distinte, che hanno vite diverse ma appartengono a due dimensioni che dialogano e si contaminano. Contenuti che io presento e che approfondisco a scuola confluiscono in modo diretto e indiretto all’interno dei pezzi. E l’esperienza da professore, lo stare a contatto con i ragazzi mi spinge a cercare nuovi strumenti di dialogo, nuove chiavi per entrare in sintonia con le loro sensibilità, i loro sogni e le loro paure. E sono felice di partecipare a iniziative come questa che mi permettono di raccontare e confrontarmi”.

“Dal 2001, la Festa della Toscana è stata occasione per organizzare numerosissime iniziative volte tutte a promuovere i diritti umani e i valori di pace e di giustizia che costituiscono l’elemento imprescindibile dell’identità toscana – ha detto l’assessore alla cultura del comune di San Giovanni Valdarno, Fabio Franchi –. Per l’edizione 2022, abbiamo voluto organizzare un evento di particolare rilevanza, rivolto in primis agli studenti dei nostri istituti superiori: il talk di Murubutu, non è un viaggio pedante e banale. È un modo efficace, in un mix di ‘tradizione’ e ‘innovazione’, per avvicinare i giovani alla cultura e far apprezzare loro ancora di più la grandezza dei più importanti autori della storia della letteratura. Con questa iniziativa vogliamo ribadire la nostra convinzione che l’arte e la cultura rendono liberi e l’espressione artistica resta una delle più alte e nobili forme di libertà di manifestazione del pensiero. Un ringraziamento particolare – ha concluso l’assessore – al Consiglio regionale toscano per il contributo fornito a questa iniziativa, e un sincero ringraziamento al presidente Antonio Mazzeo, per aver creduto in questo progetto, averlo sostenuto, ed essere presente all’iniziativa”.

Dopo i saluti istituzionali, sul palco è quindi salito il protagonista della mattina, Murubutu. Rapper e docente di storia e filosofia presso il liceo Matilde di Canossa di Reggio Emilia. L’artista da diversi anni lavora sull’interazione fra contenuti scolastici e musica e sulla contaminazione fra rap e narrativa, con l’intento di rendere il genere un mezzo espressivo per trasmettere contenuti di carattere culturale senza perdere l’attenzione verso la cura stilistica. Ha dato vita al sottogenere musicale del ‘rap didattico’. Deve la sua notorietà soprattutto ai suoi interventi, condotti presso varie istituzioni culturali italiane ed estere, su “Dante Alighieri a tempo di rap: conversazioni dantesche con Murubutu & Claver Gold”, in cui, partendo da alcuni personaggi della terza cantica, li reinterpreta attraverso un percorso di attualizzazione e comunicazione, con i suoni e le metriche tipici della musica rap.

Intervistato dalla giornalista Martina Giardi, Murubutu ha parlato di sé, della sua musica, della ricerca vocale e strumentale, delle sue passioni, delle sue influenze, delle collaborazioni con grandi artisti, di quanto sia difficile ma stimolante e necessario saper parlare ai giovani.

E dopo essersi prestato volentieri a rispondere alle tante domande e curiosità dei ragazzi e delle ragazze presenti in sala, ha concluso cantando alcuni dei suoi pezzi più amati.

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