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Bilancio Regione 2023-2025: in Sanità squilibrio tra 45 e 50milioni

Nella commissione del Consiglio regionale, guidata da Giacomo Bugliani (Pd), l’audizione del direttore della programmazione Paolo Giacomelli

Lo “squilibrio” nei conti della Sanità Toscana “vale dai 45 ai 50milioni di euro sul 2022” e “dovrebbero essere affrontato, gestito e risolto senza necessità di manovre finanziarie di carattere straordinario, dovremmo invece prevedere un contributo straordinario di parte corrente nell’ambito della prima variazione”. A riferirlo, in commissione Bilancio del Consiglio regionale guidata da Giacomo Bugliani (Pd), il direttore della programmazione della Giunta Paolo Giacomelli.

L’audizione di Giacomelli è stata richiesta dalla vicepresidente della commissione Elisa Tozzi (gruppo misto – Toscana Domani), interessata a capire l’ammontare delle risorse disponibili sulla programmazione e lo stato di salute della Sanità. “Abbiamo letto – ha dichiarato in apertura di discussione – che il conto è in pareggio senza aumento delle tasse ma oggi la versione sembra cambiata, cioè abbiamo un bilancio che arriva in pareggio per effetto del payback” ha spiegato la vicepresidente che dal direttore della programmazione auspica la fotografia sulla “tenuta del sistema sanitario e la ricaduta su tutto il bilancio”.

Secondo quanto riferito da Giacomelli, da parte dello Stato “sono in fase di assegnazione dai 35 ai 37milioni di risorse associate all’emersione di lavoro nero. È una quota – ha spiegato – relativa a metà 2020 tutto 2021 e tutto 2022 e dovrebbe essere riconosciuta nelle prossime settimane. Ci sono poi 5milioni 700mila euro per gli anni 2021-2022 per spese Covid. Lo squilibrio residuo si potrebbe quindi sanare anche con queste risorse” ha dichiarato ma certo ha “concorso in maniera importante il payback non farmaceutico ma collegato ai presidi medici. La nostra quota – ha detto ancora il direttore della programmazione – vale circa 395milioni e il Mef autorizza a contabilizzarla tutta nel 2023 quindi concorrerà a riequilibrare i conti”. Giacomelli ha anche anticipato informazioni, ancora informali ma che potrebbero essere rese note ufficialmente già stasera, martedì 28 marzo, secondo le quali lo Stato “potrebbe stanziare un miliardo di risorse aggiuntive per il payback che compensa e riduce la parte a carico delle singole imprese”. Ad ogni modo, ha affermato, l’andamento della spesa sanitaria è “sotto stretto controllo a partire dal personale che vale circa il 30-35 per cento del totale”.

Sul Bilancio 2023-2025 nel suo complesso, Giacomelli ha riferito che in termini generali siamo in una fase inziale. Non ci sono evidenze che giustifichino modifiche di carattere significativo ai saldi di bilancio. La Giunta sta lavorando ad una proposta di prima variazione che sarà portata all’attenzione del Consiglio a brevissimo ma sarà comunque una variazione molto circostanziata che non modificherà i saldi di bilancio, interviene cioè a saldi invariati per la spesa corrente mentre ci potrebbe essere un piccolo aumento dell’indebitamento”.

“Per il 2023-2025 – ha continuato – non si registrano modifiche rispetto alle previsioni fatte a fine dicembre. I saldi complessivi di bilancio valgono circa 13miliardi, tra risorse libere e vincolate. Le libere delle entrare correnti sono circa 9miliardi e il grosso, circa 7.5 miliardi, sono per la Sanità. C’è un ulteriore miliardo e mezzo di risorse tributarie che finanziano la totalità della spesa che derivano dalla tassa auto, dalle manovre Irap e Irpef”. Altro comprato di spesa rilevato da Giacomello, quello del trasporto pubblico locale che “vale, per la parte corrente, circa 680milioni di cui circa 480 derivano da risorse vincolate dello Stato, il resto dalla fiscalità generale”.

“Quest’anno – ha informato ancora – non ci saranno trasferimenti compensativi da parte dello Stato a copertura del minor gettito tributario. C’era una interlocuzione aperta con Governo a fine dicembre che però non ha portato esiti. Abbiamo circa 125milioni di euro di gettito da evasione fiscale che nel 2023 potrebbe subire una piccola flessione per effetto della legge nazionale che prevede lo stralcio di sanzioni e interessi. Se da una parte favorisce l’adesione spontanea del pagamento di partite iscritte a ruolo, dall’latra determina una minore entrare” ha detto ancora Giacomelli.

Il livello di indebitamento, a detta del direttore, è “piuttosto consistente, nel triennio 2023-2025 è autorizzato per circa un miliardo e mezzo”.

“Le risorse in gioco sono importanti sia quelle regionali che legate alla programmazione comunitaria. La difficoltà sarà spenderle e spenderle nei tempi giusti. Le scadenze sono puntuali e non è sempre semplice rispettarle” ha concluso.

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