Il Consiglio regionale approva all’unanimità la proposta di legge che rimanda alle disposizioni varate nel 2009. Il fondo accessorio del resto dei dipendenti pubblici, intaccato per 1milione e 900mila euro nel 2021, sarà incrementato per il 2022. Il costo totale, compreso il trattamento omnicomprensivo dei responsabili, sarà imputato al bilancio regionale a decorrere dal 2023 con clausola di invarianza finanziaria
di Federica Cioni, 16 maggio 2023
Firenze – La norma di carattere nazionale invocata a dicembre scorso dal presidente della Regione Eugenio Giani per risolvere l’annosa questione del trattamento economico del personale a supporto delle strutture politiche di Giunta e Consiglio, è finalmente arrivata (decreto legge 44/2023, articolo 3, comma 1) e la Toscana abroga la legge che ha inquadrato 172 dipendenti (81 di Giunta, 91 del Consiglio) nel contratto funzioni enti locali. Il fondo accessorio del resto dei dipendenti pubblici, a cui, per il 2021, si è attinto per circa 1milione e 900mila euro, sarà incrementato per l’annualità 2022. Il costo totale del personale di queste strutture di supporto, compreso il trattamento omnicomprensivo dei responsabili, sarà imputato al bilancio regionale a decorrere dal 2023 con clausola di invarianza finanziaria.
La legge illustrata in Aula dal presidente della commissione Bilancio Giacomo Bugliani, preparata dalla Giunta all’indomani della pubblicazione del decreto legge che autorizza le Regioni ad utilizzare un meccanismo di contribuzione non legato al contratto funzioni enti locali ma a quanto già previsto per il personale a supporto dei ministeri, è stata approvata con voto unanime dal Consiglio regionale.
Il trattamento giuridico ed economico del personale delle strutture di supporto agli organi politici di Giunta e Consiglio torna ad essere regolato dalla legge 1/2009, modificata tuttavia nella parte relativa alla ripartizione degli oneri nel caso di assegnazione temporanea di personale presso o proveniente da altre pubbliche amministrazioni. Gli oneri, con le modifiche, sono definiti da appositi protocolli.
Nel testo, inserita anche la disciplina transitoria a salvaguardia di posizioni giuridiche ed emolumenti corrisposti nel periodo di vigenza della legge che ha inquadrato i 172 dipendenti nel contratto funzioni enti locali.