salone torino 2023

Salone del Libro: ‘Leggere liberi’, Toscana presenta la proposta di legge al Parlamento

Le dichiarazioni in video

Il presidente e il vicepresidente dell’Assemblea Antonio Mazzeo e Stefano Scaramelli e la presidente della commissione Cultura Cristina Giachi: “La lettura di testi a scelta degli studenti è il modo migliore per stimolare crescita, interesse, curiosità e capacità di comprensione di una società matura e attenta al futuro”

di Federica Cioni

Firenze – ‘Con la lettura ci si abitua a guardare il mondo con cento occhi, anziché con due soli, e a sentire nella propria testa cento pensieri diversi, anziché uno solo. Si diventa consapevoli di se stessi e degli altri. Gli uomini senza la lettura non conoscono che una piccolissima parte delle cose che potrebbero conoscere’. Sebastiano Vassalli definiva così la lettura ed è un po’ il senso del progetto che la Toscana sta portando avanti con la proposta di legge al parlamento ‘Leggere liberi: dare alle ragazze e ragazzi delle scuole di primo e secondo ciclo di istruzione la libertà di scegliere un testo e leggerlo in classe.

Al Salone del libro di Torino, nello stand della Toscana, il presidente e il vicepresidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo e Stefano Scaramelli e la presidente della commissione Cultura dell’Assemblea legislativa Cristina Giachi, hanno presentato il testo di legge che il parlamento toscano ha approvato all’unanimità e che prevede di introdurre un tempo di 15/20 minuti di lettura, libera, individuale e silenziosa.

“Leggere liberi è un progetto culturale, semplice ma di grande portata” ha spiegato la presidente Cristina Giachi. “È una legge a costo zero che abbiamo voluto rivolgere al Parlamento italiano perché crediamo che nelle scuole di tutto il Paese ci si debba cimentare con questo incentivo alla lettura, senza distinzioni di territori. In una prospettiva di opportunità e di comprensione del mondo che la lettura può innescare per le nuove generazioni, alzando uno steccato efficace nei confronti dell’analfabetismo funzionale”.

“Presentare questa nostra proposta, di cui sono prima firmataria, al Salone Internazionale del libro di Torino è stata un’esperienza importante. L’interesse che raccogliamo da editori e autori toscani, e non solo, ci spinge ad andare avanti nel percorso di promozione della legge, nata dal lavoro degli Stati Generali della Cultura, e ora, auspichiamo, prossima a diventare un presidio di cultura per le scuole del Paese. La Toscana continua a investire nella lettura e nella sua capacità di stimolare la crescita di una società matura, aperta e attenta al futuro” ha osservato Giachi.

“Investire in cultura vuol dire investire in libertà” ha dichiarato il presidente Antonio Mazzeo. “Abbiamo fortemente voluto questa legge e chiediamo al Parlamento di investire nella promozione della lettura, dei libri e della conoscenza. Leggere accresce la consapevolezza di sé. Stimola la crescita e le proprie inclinazioni. Leggere significa scoprire, apprendere, conoscere, formare una propria opinione e comprendere le diversità. La lettura è il modo migliore per essere donne e uomini liberi” ha concluso Mazzeo.

“Promuovere la cultura, i nostri libri, i nostri editori e la straordinaria biblioteca della Toscana, luogo di crescita e conoscenza, è un’opportunità di sviluppo in cui, come Consiglio regionale, crediamo molto” ha dichiarato il vicepresidente Stefano Scaramelli. “Nello stand della Toscana abbiamo discusso e approfondito temi e argomenti che sono certo avranno una grande eco. Insieme a momenti di approfondimento su figure centrali della nostra storia, e cito Lelio LagorioCarlo Levi, il Presidente Sandro Pertini, continuiamo in quel lavoro di promozione e valorizzazione della cultura. Un impegno che abbiamo preso dall’inizio della legislatura e che abbiamo accompagnato con iniziative legislative importanti” ha continuato il vicepresidente. “Lettura e scrittura sono elementi importanti per la crescita. Leggere ci rende liberi e indipendenti” ha concluso.

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