Roma, 8 giugno – “Se davvero vogliamo dare un valore a questa giornata dobbiamo iniziare da subito analizzando le nostre abitudini di vita errate per renderle sostenibili e facendo scelte sempre più plastic free. Negli ultimi 60 anni ci siamo resi responsabili di un inquinamento senza precedenti: 150 milioni di tonnellate di plastica sono già presenti nei mari di tutto il mondo. Per fare un paragone, è l’equivalente del peso di circa 7 milioni di camion con rimorchio”. Lo dichiara Luca De Gaetano, presidente di Plastic Free Onlus, l’organizzazione di volontariato impegnata dal 2019 nel contrastare l’inquinamento da plastica, in occasione dell’Ocean Day, la Giornata Mondiale degli Oceani che si celebra oggi.
“Ogni anno i nostri consumi errati alimentano questo inquinamento – prosegue – facendo arrivare nell’ambiente altri 12 milioni di tonnellate di plastica. Una rotta da invertire perché altrimenti avremo problemi ancor più catastrofici. Eppure l’importanza degli oceani è determinante per il nostro futuro: producono il 50% dell’ossigeno che respiriamo. Inquinandoli stiamo portando l’uomo ad estinguersi”.
“Nelle nostre iniziative di pulizia ambientale, oltre 1.000 nel 2023 con quasi 500 tonnellate di rifiuti raccolti – aggiunge De Gaetano (Plastic Free) – siamo periodicamente lungo la costa. Sulla spiaggia, i nostri volontari raccolgono sempre più rifiuti, in gran parte plastica che le onde ci restituiscono. Se vogliamo garantirci un futuro, dobbiamo cambiare abitudini e smettere di vivere il mare come una grande discarica che inghiotte tutto facendocene dimenticare”.
“L’Italia, con la Legge Salvamare, può rendere protagonisti del cambiamento anche gli stessi pescatori, custodi del mare. Ci auguriamo che presto vengano emanati i decreti attuativi che la rendano operativa”, conclude il presidente di Plastic Free Onlus.
Valerio L’Abbate
Ufficio Stampa Plastic Free