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Sanità: Sostegni, riforma consultori e programmazione Area Vasta Sud Est sono risultati positivi

Nella Commissione del Consiglio regionale illustrati il primo accordo in Toscana sottoscritto da azienda ospedaliero-universitaria senese e Usl Sud Est e la nuova organizzazione dei servizi a sostegno di donne, famiglie e giovani

di Federica Cioni, 15 giugno 2023

Firenze – Stati Generali della Salute in Toscana: la riforma dei consultori e l’accordo per la programmazione integrata socio-sanitaria dell’area vasta Sud Est sono i primi risultati raggiunti.

È quanto emerge in commissione Sanità del Consiglio regionale, guidata da Enrico Sostegni (Pd), che oggi, giovedì 15 giugno, ha ascoltato Anna Ajello del settore Welfare e coesione sociale della Regione per la parte dei consultori e i direttori generali Aou senese e Usl Sud Est Antonio Barretta e Antonio D’Urso per l’accordo di integrazione 2023-2025 in sinergia con Estar e Regione.

“Quanto dichiarato da Ajello e Barretta – spiega Sostegni a margine della seduta di Commissione – conferma che il processo partecipativo per far emergere idee e proposte grazie alle quali delineare i principali obiettivi delle politiche per la Salute in Toscanaha funzionato. Oggi vediamo i primi, importanti, risultati”.

La riforma dei consultori, così come illustrata da Ajello per “intervenire in maniera preventiva sulla salute delle donne, delle famiglie e dei ragazzi, è figlia del documento conclusivo degli Stati Generali che il Consiglio regionale ha approvato” (a maggioranza con i voti di Pd e Italia Viva, contrarie le opposizioni ndr) dichiara ancora Sostegni. E anche la programmazione sanitaria Sud Est per il prossimo biennio “è conseguenza del nostro lavoro di ascolto di cittadine, cittadini, associazioni, professionisti e amministratori locali” prosegue il presidente.

Equità di accesso, continuità di presa in carico, prossimità dei servizi, omogeneità di accesso, razionalizzazione delle risorse, sono invece le linee guida della programmazione di area vasta.

La riorganizzazione potrebbe dare risposte anche alla “moltiplicazione dei primariati” sollevata dal consigliere di Fratelli d’Italia Diego Petrucci: “La proliferazione delle strutture è spesso dovuta all’incapacità di trovare accordi tra territori e aziende universitarie”, spiega.

Ciò che manca nella programmazione invece, a detta del vicepresidente della Commissione Andrea Ulmi (Lega) che ha già preparato un’interrogazione, è la rete delle microbiologie. Attività che però necessita di un “livello di competenze e strumentazione tecniche non facile duplicare. È comunque un punto che abbiamo all’ordine del giorno” osserva Antonio D’Urso.

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