Parte il 7 luglio e si conclude il 6 agosto. Presentata in conferenza stampa a palazzo del Pegaso. Gli interventi di Antonio Mazzeo presidente dell’Assemblea legislativa, del consigliere regionale Diego Petrucci, del sindaco di Volterra Giacomo Santi e del direttore artistico Simon Domenico Migliorini
di Riccardo Ferrucci , 22 giugno 2023
Firenze – Si riaccendono le luci sull’area del Teatro Romano di Volterra dove dal 7 luglio al 6 agosto è in programma la ventunesima edizione del Festival Internazionale. Alla conferenza stampa di presentazione, nel Media Center Sassoli di palazzo del Pegaso, hanno partecipato il presidente dell’Assemblea legislativa Antonio Mazzeo, il consigliere regionale Diego Petrucci, il sindaco di Volterra Giacomo Santi e il fondatore e direttore artistico del Festival Simon Domenico Migliorini.
“La Toscana è terra di arte, cultura e bellezza e Volterra è un tesoro prezioso – ha detto Antonio Mazzeo – e risponde perfettamente alla nostra idea di Toscana. Investire sulla cultura e sul teatro significa investire in libertà. Sapere che una stagione teatrale di grande qualità si svolge all’interno di uno degli scenari più belli della nostra regione significa essere punto di riferimento culturale a livello nazionale e diventare un modello anche per altre esperienze teatrali.”
“Il Festival Internazionale di Volterra è un esempio virtuoso per la nostra regione – ha detto Diego Petrucci – e il tema della rigenerazione di luoghi e spazi unici, come il teatro romano di Volterra, è un esempio valido per tutta la regione. Sarebbe bello andare in questo luogo per respirare il senso della storia e del tempo anche se gli spettacoli fossero brutti, ma non è questo il caso perché gli spettacoli sono molto belli a partire dalla prima opera Bruto dal Giulio Cesare di Shakespeare e con una stagione che prosegue con appuntamenti di assoluto rilievo nel periodo estivo.”
“Una stagione molto attesa a Volterra perché il Festival non è soltanto teatro – come ha ricordato Giacomo Santi sindaco di Volterra – ma anche danza, musica, laboratori e vengono coinvolti spazi importanti della città: dal Teatro Romano alla Pinacoteca civica al Museo Guarnacci. Stiamo assistendo ad una forte ripresa del turismo soprattutto quello internazionale e la città è molto viva con molte proposte culturali diverse.”
“Il programma del Festival – ha detto il direttore artistico Simon Domenico Migliorini – è molto articolato e possiede un’impronta internazionale con presenze significative che provengono dalla Francia, dall’Inghilterra, dalla Germania. Ci sarà anche il Premio Ombra della Sera e il Premio Volterra 22 in calendario il 5 agosto. Celebriamo alcune importanti ricorrenze come quella di Plinio il Vecchio con lo spettacolo Gaius Plinius Secundus, ricordiamo anche Shakespeare con la nostra produzione il Bruto la sera del 7 luglio e con il recital Canzoni e fiorilegi in programma il 4 agosto. C’è lo spettacolo Noche de Tango che omaggia il grande scrittore argentino Borges e quest’anno celebriamo anche i cento anni dalla nascita di Giorgio Albertazzi, un autore molto legato alla città e alla mia personale esperienza nel teatro. Un maestro al quale dedichiamo il Festival, in particolare i due laboratori: il primo condotto a luglio da David Raffaello Lauro e il secondo, diretto da grandi maestri inglesi che cerca di far rivivere l’esperienza del Laboratorio di arti sceniche Giorgio Albertazzi.”