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GRAND TOUR

D’EUROPA

Il nuovo volume firmato da Franco Maria Ricci Editore
ripercorre le tappe di un itinerario che ha lasciato

tracce profonde nella cultura europea

Testi di Nicholas Foulkes, Fernando Mazzocca e Attilio Brilli

Franco Maria Ricci editore presenta Grand Tour d’Europa, il libro che ripercorre in modo originale e intrigante le tappe fondamentali del pellegrinaggio attraverso l’Europa che i giovani gentiluomini erano soliti intraprendere nel periodo tra il Seicento e il primo quarto dell’Ottocento. Questo nuovo volume è pubblicato in collaborazione con Van Cleef & Arpels, la cui recente collezione Haute Joaillerie s’ispira proprio al tema del Grand Tour. Fu un fenomeno di carattere universale che lasciò tracce profonde in Europa e si dimostrò anche decisivo per l’affermarsi di nuove tendenze artistiche: il desiderio dei grandtourists di portare con sé ricordi della loro permanenza all’estero, infatti, non solo promosse una vera e propria industria del souvenir che impegnò scultori, vedutisti, ritrattisti, incisori, restauratori, artefici e artigiani nella produzione dei più svariati oggetti ispirati all’antico, ma permise anche a generi pittorici prima considerati minori di tornare in voga, ora nobilitati. “Mi piacerebbe che questo libro venisse sfogliato e letto come un album di famiglia, folto di ricordi personali, raccolti e commentati da tre importanti conoscitori della storia, dell’arte e dello stile: Attilio Brilli, Fernando Mazzocca e Nicholas Foulkes. È grazie a loro, e a Van Cleef & Arpels che ha voluto e promosso questo progetto, che gli anni d’oro del Grand Tour appaiono, con questo libro, così nitidi e coinvolgenti” – afferma Edoardo Pepino, direttore di Franco Maria Ricci Editore. Nel suo saggio in apertura, Nicholas Foulkes dipinge un quadro generale del fenomeno del Grand Tour, sottolineandone l’importante effetto sulla cultura internazionale, in particolare su quella britannica. Il saggio successivo di Fernando Mazzocca ne traccia invece le coordinate artistiche, dando spazio ai principali sviluppi pittorici, oltre che alla nuova fiorente produzione manifatturiera, dettati dall’evolversi del fenomeno. Infine, Attilio Brilli si muove alla scoperta degli aspetti meno noti e più curiosi del Grand Tour: un’originale selezione di brani letterari di intellettuali, storici, politici e letterati, tra cui Edward Gibbon, Henry James, Leandro Fernández de Moratin, François-René de Chateaubriand, John Ruskin, Madame de Staël, Montesquieu, Paul de Musset, Dickens e William Hazlitt, va a comporre una sorprendente antologia di viaggio, che spazia dalla descrizione delle carrozze alla laboriosa discesa delle Alpi, fino al punto di vista dei viaggiatori stranieri sulle più note opere d’arte presenti in Italia. Ad affiancare i testi, una curata raccolta di immagini che li illustrano e li completano, con le opere dei più importanti artisti dell’epoca, offrendo uno spaccato della cultura e delle correnti artistiche che attraversavano l’Europa in quell’epoca.
Maria Chiara Salvanelli | Press Office & Communication


Antonio Joli (1700-1777), Roma, Veduta con Colosseo e Arco di Costantino, olio su tela,
Collezione privata, Credits: Lampronti Gallery, London

Giovanni Paolo Panini (1691-1765), Galleria di vedute di Roma antica, olio su tela, 1775,
Metropolitan Museum of Art, Gwynne Andrews Fund, New York

Horace Vernet (1789-1863), Veduta del Vesuvio in eruzione, olio su tela, ca. 1830, Collezione privata

Raccolta di calchi in zolfo e ceralacca provenienti dalla Collezione Martelli, XIX secolo,
Collezione Privata

Due sale della casa di John Soane (1753-1837), architetto e collezionista inglese. Soane aveva progettato questa residenza al n. 13 di Lincoln’s Inn Field a Londra,
riunendo al suo interno una straordinaria collezione d’arte. 

Caspar van Wittel conosciuto in Italia come Gaspare Vanvitelli (1653-1736), Veduta di Castel Sant’Angelo a Roma, olio su tela, 1683-1722, Musée de Beaux-Arts, Rouen,
Credits: Photo © Photo Josse / Bridgeman Images






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