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Acque – Valdera: in corso l’intervento per interconnettere gli acquedotti di Palaia e Terricciola

Lavori co-finanziati dal PNRR. Obiettivo: aumentare la quantità di risorsa disponibile. Prima parte di un progetto che coinvolgerà anche Ponte alla Navetta a Pontedera. 

Due sistemi idrici, fondamentali per l’approvvigionamento di acqua potabile in Valdera, ad oggi separati e indipendenti l’uno dall’altro. Un progetto che punta ad unirli, con una nuova condotta lunga quasi 7 chilometri, alla quale si aggiungeranno varie opere propedeutiche al collegamento di due centrali idriche mai entrate prima in contatto. Un modo per mettere a disposizione dell’uno e dell’altro sistema la risorsa idrica disponibile, e far fronte così, con più soluzioni e meno rischi, ai sempre più frequenti periodi di siccità.  

Sono queste le principali caratteristiche dell’intervento di Acque per l’interconnessione delle centrali idriche di La Rosa, nel comune di Terricciola, e di Roglio, nel comune di Palaia. Si tratta del primo lotto di un disegno più ampio, che punta a una ulteriore interconnessione con la centrale di Ponte alla Navetta, nel comune di Pontedera. È sufficiente l’elenco dei comuni coinvolti per rendere l’idea dell’entità dell’operazione: oltre a Terricciola, Palaia e Pontedera, saranno interessati anche i territori di Capannoli e Peccioli. 

Nello specifico, i lavori prevedono la realizzazione di un collegamento idraulico tra la centrale idrica de La Rosa, a Terricciola, e quella di Roglio, a Palaia, con una tubazione in ghisa sferoidale (materiale che dà ampie garanzie di affidabilità e durata nel tempo) lunga circa 6.700 metri e dal diametro di 250 millimetri. Il tracciato si svilupperà passando per Peccioli e Capannoli: interesserà aree agricole, strade comunali e provinciali. Lungo il tragitto, la nuova infrastruttura incontrerà il fiume Era e il torrente Roglio: per attraversarli, saranno utilizzate tecniche “no-dig”, come la trivellazione orizzontale controllata, installando così la tubazione nel sottosuolo senza ricorrere a sistemi di scavo a cielo aperto. 

L’intervento di Acque, in corso già da alcune settimane, è cofinanziato dall’Unione Europea grazie al Next Generation EU e al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, così come un ulteriore lavoro “a valle” della centrale idrica La Rosa – pronto a partire nei prossimi giorni – per il risanamento delle condotte in uscita e dirette verso le reti idriche di Terricciola e Fabbrica di Peccioli. L’investimento complessivo ammonta a oltre 5.7 milioni di euro, di cui 3,5 finanziati dall’Unione Europea. 

A questi lavori, dal 2024, si aggiungerà infine la seconda parte del progetto – a ben vedere quella ancora più consistente ed “ambiziosa” – per collegare la centrale idrica de La Rosa al sistema idrico di Pontedera, con una maxi-condotta lunga 20 chilometri. L’interconnessione racchiuderà inoltre una serie di opere idrauliche, che coinvolgeranno anche la centrale idrica di Treggiaia. Per questi interventi, attualmente è in corso la stesura del progetto definitivo. 

“L’interconnessione di due sistemi fino ad oggi distinti – sottolinea l’amministratore delegato di Acque, Fabio Trolese – rappresenta un primo tassello fondamentale di un percorso che cambierà radicalmente l’acquedotto in Alta Valdera, in un’ottica di sostenibilità e resilienza, diminuendo sensibilmente il rischio di limitazioni nell’erogazione idrica anche in caso di prolungati periodi di siccità, poiché ciascun sistema potrà contare su una ulteriore fonte di approvvigionamento”. 

“Da quando nel 2001 abbiamo preso in carico gli acquedotti del Basso Valdarno – sottolinea il presidente di Acque, Giuseppe Sardu – ci siamo posti l’obiettivo di creare una “rete idrica globale”, prima sviluppando e potenziando i singoli sistemi e poi mettendoli in comunicazione tra loro. Adesso cominciamo a vedere i risultati di questi 20 anni di gestione, con dotazioni infrastrutturali oggi più che mai fondamentali per i nostri territori, destinate a rappresentare la base del servizio idrico per i prossimi decenni, se non addirittura per il prossimo secolo”.

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