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900milioni di euro per una Toscana più coesa

Presentato a palazzo del Pegaso il rapporto sull’attività della commissione a metà mandato: 46 sedute, 15 proposte di risoluzione, 45 audizioni. Grazie all’iniziativa della commissione, il 30 per cento delle risorse comunitarie 2023-27 sarà riservato ai 199 Comuni delle Aree interne. Mazzeo: “Lavoro importante per far sì che la Toscana viaggi sempre a un’unica velocità”. Niccolai: “Al via uno ‘scouting’ per progetti di reindustrializzazione e di ritorno dell’attività manifatturiera. La Regione ha messo a disposizione fino a 100milioni di fondi”

di Sandro Bartoli

Firenze – Al giro di boa, 46 sedute, 15 proposte di risoluzione presentate all’Aula, 45 audizioni, a due anni e sette mesi dall’istituzione. La commissione istituzionale per il sostegno, la valorizzazione e la promozione delle Aree interne della Toscana, presieduta da Marco Niccolai (Pd), ha appena ottenuto il rinnovo di metà mandato. I numeri e i risultati della commissione sono stati presentati oggi, mercoledì 2 agosto 2023, a palazzo del Pegaso. I numeri definiscono lo sforzo prodotto. I risultati sono arrivati, se si considera, in particolare, che la Giunta regionale ha recepito un atto di indirizzo della commissione, una risoluzione con la quale si impegna la Regione a riservare il 30 per cento dei fondi della nuova programmazione comunitaria 2023-27 alle aree interne. “Si tratta di un potenziale di circa 900milioni, destinato a enti locali e attività produttive dei cosiddetti Comuni interni, ovvero quelli ricompresi nella mappatura nazionale delle aree interne, con premialità e bandi dedicati: parliamo di 199 Comuni della Toscana”.

Nel frattempo, nel luglio 2022, è aumentato il numero delle aree della Toscana nelle quali saranno messe in campo le azioni della strategia nazionale delle Aree interne. Da tre, sono passate a sei: alle tre aree pilota precedentemente istituite, “Casentino Valtiberina”; “Garfagnana Lunigiana Media valle del Serchio Appennino Pistoiese”; “Valdarno Valdisieve Mugello Val Bisenzio” si sono aggiunte, nella Toscana centro-meridionale, “Amiata Grossetana Amiata Val d’Orcia Colline del Fiora”; “Alta Valdera Alta Val di Cecina Colline Metallifere Val di Merse”; “Valdichiana Senese”. L’idea, il valore intorno ai quali ruota la nascita della commissione “è frutto di una riflessione puntuale e approfondita sulle diversità del territorio toscano, sulla necessità di favorire al massimo lo sviluppo in maniera equilibrata tra le varie zone della nostra regione”, spiega Niccolai. “L’approccio non è mai stato ideologico, ma improntato alla concretezza. Ad esempio: se è vero che il 30 per cento delle toscane e dei toscani risiede nelle aree interne è giusto che a loro vadano risorse proporzionate”. Rilevante, più in generale, l’impegno sulle politiche per la montagna, che ha visto un forte incremento dell’apposito fondo, e ha portato alla legge regionale “Custodi della montagna”, promossa con un’iniziativa legislativa consiliare, che “ci ha visto sostenere concretamente più di 400 imprese, tutti coloro che, con il loro lavoro, contribuiscono al presidio ed alla vitalità dei territori montani. Altra questione su cui ci stiamo adoperando – aggiunge Niccolai – e che partirà nei prossimi mesi, riguarda il vincolo di una serie di risorse dei fondi europei al sostegno al manifatturiero in questi territori, per riorientarne il futuro non solo sul turismo e sull’agricoltura. Anche a seguito di una sollecitazione della commissione, la Giunta darà il via ad un lavoro di ‘scouting’ nelle sei aree interne, per progetti di reindustrializzazione e di ritorno dell’attività manifatturiera. La Regione ha messo a disposizione fino a 100milioni di fondi, proprio perché sono progetti che nascono dal territorio e che sono stati presentati dagli enti locali due giorni fa. Le aree interne dopo la pandemia hanno dimostrato il loro valore strategico per tutta la comunità toscana e per tutto il nostro Paese. Non sono solo borghi da cartolina, sono luoghi dove si crea ricchezza e ci sono livelli importanti di qualità della vita”.

“Ringrazio il presidente Marco Niccolai, i due vicepresidenti e tutta la commissione Aree interne per il lavoro che hanno già fatto”, dichiara il presidente del Consiglio regionale, Antonio Mazzeo, che ha preso parte alla conferenza stampa. “Credo che sia estremamente importante questo momento di restituzione. La mia presenza qui significa che tutto il Consiglio regionale guarda con attenzione al lavoro che viene portato avanti da questi consiglieri e voglio ribadire l’importanza di tutte le commissioni per il lavoro dell’assemblea legislativa. Per quanto riguarda quella delle aree interne, la sua istituzione ha rappresentato una delle novità più significative della legislatura e lo dico a ragion veduta, visto che nella passata legislatura sono stato presidente della commissione per la ripresa economico-sociale della Toscana costiera. Mi piacerebbe che questi due pezzi di Toscana – Costa e Aree interne, per un totale di 10 anni di lavoro –, riuscissero in prospettiva a saldare i loro approfondimenti, quello che hanno prodotto, affinché, come sempre diciamo essere uno dei nostri obiettivi, la Toscana viaggi sempre a un’unica velocità omogenea e con gli stessi diritti e le stesse opportunità”.

Nelle audizioni, sono stati sentiti esperti, personalità, rappresentanti delle categorie economiche e sindacali, amministratori locali, per un confronto approfondito delle tematiche principali che riguardano le aree interne della Toscana. Tra i tanti temi affrontati, “quelli relativi alla battaglia delle battaglie: il contrasto allo spopolamento nelle aree interne, montane e insulari”. Di qui, le proposte di risoluzione contro la desertificazione bancaria, per migliorare la qualità del servizio di trasporto pubblico. Dai lavori della commissione sono nati anche alcuni spunti che hanno portato il Consiglio regionale ad approvare, ad esempio, la legge regionale 35/2022 per l’individuazione dei Comuni termali della Toscana, molti dei quali ubicati nelle aree interne, e la proposta di legge al Parlamento (attualmente all’attenzione del Senato della Repubblica) inerente la cosiddetta fiscalità di vantaggio per le aree interne, “nella convinzione che essa potrebbe dare un grande contributo alla ripartenza economica di questi territori”.

Nel rinnovo di metà mandato, la vicepresidenza riservata all’opposizione è passata a Massimiliano Baldini (Lega), in luogo di Luciana Bartolini (Lega), che ha ricoperto l’incarico nella prima metà del mandato ed è rimasta comunque quale membro della commissione, di cui fanno ora parte anche Donatella Spadi (vicepresidente segretario), Cristiano Benucci (Pd), Vincenzo Ceccarelli (Pd), Vittorio Fantozzi (Fratelli d’Italia), Mario Puppa (Pd), Elena Rosignoli (Pd) ed Elisa Tozzi (FdI).

“Mi trovo nella particolarissima condizione di essere entrato nella commissione Aree interne adesso, per la seconda metà del mandato”, dichiara il nuovo vicepresidente, Massimiliano Baldini. In questi mesi, però, ne ho seguito i lavori. Ritengo questa commissione un punto di riferimento importante su un tema assolutamente strategico, per far sì che tutte le aree della nostra regione abbiano pari opportunità. Penso che il lavoro, svolto in particolare dalla vicepresidente Luciana Bartolini, in perfetto coordinamento con il presidente Niccolai, sia stato fatto davvero bene. Ritengo particolarmente importante sfruttare la commissione anche sotto il profilo culturale, perché il concetto di Toscana diffusa spesso individua una serie di tesori che vanno valorizzati al meglio. In questa direzione, anche come responsabile cultura del mio partito in Toscana, darò il mio massimo contributo”.

“La commissione è una realtà concreta, ha fatto passi avanti per aiutare lo sviluppo di queste aree, che presentano spesso problemi di infrastrutture, di sanità, perché spesso mancano i servizi”, dice Donatella Spadi. “Ci siamo interessati di un’indennità per i Comuni sorgivi, ci siamo interessati anche di quelle aree interne particolari che sono le isole del nostro arcipelago, in corrispondenza col nostro mandato per una Toscana più coesa. Il valore della comunità, che ancora esiste in queste aree, è un messaggio che dobbiamo prendere ad esempio per migliorare i rapporti tra le persone”.

Alla conferenza stampa hanno preso parte anche i consiglieri Cristiano Benucci ed Elena Rosignoli (Pd), che fanno parte della commissione, e il portavoce dell’opposizione Marco Landi (Lega).

“Credo di poter affermare, anche a nome di tutti i componenti, che ringrazio davvero per il lavoro e il contributo apportato – ha concluso Niccolai –, che questi due anni e mezzo ci hanno visto raggiungere alcuni risultati importanti. Ma non ci accontentiamo: siamo impegnati ad elaborare e mettere in campo nuove iniziative, a porci nuovi traguardi da raggiungere insieme, per l’obiettivo di fondo che rimane quello di una Toscana più coesa, in cui aree urbane e interne crescono nella consapevolezza di avere un destino comune che passa dal garantire uguaglianza di diritti e di opportunità a tutti i cittadini toscani indipendentemente dal luogo ove risiedano. La Toscana è terra di innovazione e di coesione sociale e territoriale, deve continuare ad esserlo nel presente e nel futuro”.

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