Il presidente del Consiglio regionale ha preso parte alla commemorazione che si è tenuta ieri mercoledì 23 agosto nel 79esimo anniversario dell’eccidio nazista che costò la vita a 174 persone
Firenze – “In un tempo in cui i testimoni di quelle terribili nefandezze non ci sono più, è compito delle istituzioni diventare ‘amplificatori di memoria’. La Toscana è da sempre terra che ha saputo fare scelte coraggiose”. Con queste parole, il presidente del Consiglio regionale della Toscana, Antonio Mazzeo, ha portato la voce dell’Assemblea legislativa alla manifestazione unitaria che si è tenuta ieri, mercoledì 23 agosto, a Massarella per ricordare le 174 vittime della strage nazista. “Anche qui, a Massarella – ha proseguito Mazzeo –, voglio riaffermare l’esigenza di consolidare quel patto tra istituzioni e cittadini verso l’impegno quotidiano nella memoria”. Il presidente ha ringraziato “Fucecchio e le amministrazioni comunali, tutti i sindaci dei Comuni del Padule e la console tedesca Susanne Welter per la presenza e le sue parole” e ha rivolto un ringraziamento particolare anche ad Anpi, Aned e a “tutte le associazioni, ai familiari delle vittime per l’impegno costante nel coltivare i valori della nostra Resistenza. Grazie anche alle attrici e agli attori diretti da Firenza Guidi, che hanno messo in scena uno spettacolo toccante”.
Il presidente del Consiglio regionale ha particolarmente apprezzato la partecipazione che ha segnato la commemorazione del 79° anniversario dell’eccidio del Padule di Fucecchio, la terribile strage nazista del 23 agosto 1944, quando l’esercito tedesco in ritirata pianificò e realizzò il massacro di 174 civili inermi, in gran parte donne, bambini e anziani, nel territorio dell’area palustre tra le province di Firenze e Pistoia, compreso tra i comuni di Cerreto Guidi, Fucecchio, Larciano, Monsummano Terme e Ponte Buggianese. Una lunga scia di sangue, dalla vittima più giovane, la piccola Maria Malucchi di appena 4 mesi, alla più anziana, Carmela Arinci di 94 anni. La barbarie che si abbatté all’alba di quel giorno è stata riportata alla memoria dallo spettacolo ‘Diciassette proiettili la trafissero nel petto’, ideato e diretto dalla regista Firenza Guidi e realizzato dagli attori della compagnia Elan Frantoio. Lo spettacolo è stato solo una parte della commemorazione che quest’anno è stata organizzata dal Comune di Fucecchio, nella frazione di Massarella, tra piazza 7 Martiri e il Parco della Rimembranza. Dopo la messa nella Pieve di Santa Maria, officiata dal vescovo di Pescia, Monsignor Roberto Filippini.
La deposizione delle corone alla stele del Parco della Rimembranza (realizzato nel 2015 con il contributo della Germania) è avvenuta alla presenza delle massime istituzioni regionali e locali, con il presidente Mazzeo a fianco del presidente della Toscana Eugenio Giani, del sindaco di Fucecchio, Alessio Spinelli; della console tedesca Susanne Welter; delle sindache di Cerreto Guidi, Simona Rossetti; di Larciano, Lisa Amidei; di Monsummano Terme, Simona De Caro; del sindaco di Ponte Buggianese, Nicola Tesi.
“Quello che avvenne in queste campagne 79 anni fa non fu una battaglia tra soldati”, ha ricordato il sindaco di Fucecchio, Alessio Spinelli. “Qui accadde qualcosa di disumano: una violenza cieca che non risparmiò nessuno e che vide madri uccise davanti ai propri figli, bambini e anziani eliminati con un colpo di fucile. Una strage che per decenni è rimasta senza colpevoli e che solo dal 2005, grazie alle sentenze del procuratore generale Marco De Paolis, ha visto mettere nero su bianco nomi e cognomi dei responsabili”.
Con la collaborazione dell’Ufficio stampa del Comune di Fucecchio