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Europa: a palazzo del Pegaso la Stakeholder Consultation sul Report delle politiche di concorrenza dell’Unione

Il presidente dell’Assemblea legislativa Antonio Mazzeo: “Un confronto con le rappresentanze produttive e sociali del territorio per costruire una risoluzione che parta dalle loro istanze”

di Angela Feo, 28 settembre 2023

Firenze – Tenere insieme gli aiuti di Stato e le politiche di coesione europee. È questo uno dei punti centrali di riflessione del Report annuale delle Politiche di concorrenza europee, di cui il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo è stato indicato come relatore quale membro del Comitato Europeo delle Regioni. E proprio il Report è stato l’oggetto della ‘Stakeholder Consultation’ che si è tenuta questa mattina a palazzo del Pegaso allo scopo di raccogliere dalle rappresentanze del mondo sociale, economico e produttivo toscano pareri, suggerimenti e reazioni in vista dell’adozione del documento prevista nella riunione della Commissione ECON del 18 ottobre prossimo e nella sessione plenaria del 29/30 novembre.

Nutrita la presenza degli stakeholder che hanno portato i lori contributi. “Ho sempre detto che sarei stato la voce della Toscana nel Comitato delle Regioni in Europa – ha affermato il presidente Antonio Mazzeo – Mi piace costruire risoluzioni che partano dalle istanze delle imprese e dei cittadini, per questo ho voluto confrontarmi con gli stakeholder del territorio, con imprese e sindacati. A loro va il mio grazie per i suggerimenti e gli spunti che ci stanno dando”.

Uno dei punti centrali del Report riguarda proprio le politiche di coesione, che devono essere complementari alle politiche di concorrenza: salvare una azienda in crisi, tutelare i consumatori e offrire alle imprese della Regione un ambiente dinamico e competitivo sono infatti tutte questioni che dipendono da queste politiche. “Il tema della concorrenza sembra lontano dalle vite delle persone – ha continuato Mazzeo – invece ci riguarda direttamente: se un paese europeo ha più possibilità di dare aiuti di Stato vuol dire che le sue imprese potranno essere favorite nella competizione. Di conseguenza un’impresa del nostro territorio rischia di perdere lavoro e occupazione. In questo parere chiedo invece che gli aiuti di Stato non vadano a discapito della coesione territoriale, è necessario che ci sia supporto e generosità da parte di tutti. Questo è ciò che ho chiesto anche ai componenti dei Paesi che hanno più forza in questo momento. Ad oggi il dialogo è aperto e mi piacerebbe che il 18 ottobre, quando andremo ad approvarlo, questo Parere venga votato da tutti, senza distinzione di colore politico né di territori. Perché anche all’interno degli Stati che hanno più capacità fiscale, come la Germania, ci sono territori che soffrono, ed è quindi anche loro interesse che le disuguaglianze si riducano invece di ampliarsi. L’ascolto di oggi per me è stato molto importante e la grande partecipazione di questa mattina mi dice che questa è la strada giusta”.

Alla ‘Stakeholder Consultation’ hanno partecipato anche Francesco Gazzetti, presidente della commissione Politiche europee e Ilaria Bugetti, presidente della commissione Sviluppo economico. A illustrare il documento è stata Irene Agnolucci, docente ricercatrice dell’Università Bocconi e nominata esperta in Consiglio europeo delle Regioni per la redazione del Parere.

“Il ruolo delle Regioni è importantissimo per definire le politiche europee – ha affermato Ilaria Bugetti – lo vediamo quotidianamente. Momenti di ascolto come quello di stamattina ci consentono di declinare al meglio sui nostri territori gli strumenti di cui disponiamo, come i fondi di coesione”. “Quello dell’Europa – ha aggiunto Bugetti – è un tema che tocca la vita dei cittadini e delle piccole e medie imprese della nostra regione, a volte addirittura micro-imprese, che hanno bisogno di essere strutturate. I fondi dell’Europa in Toscana sono stati determinanti per far crescere molte aziende e anche per eliminare o correggere alcune politiche che potevano andare a vantaggio solo dei più grandi. Con questo ascolto proviamo a portare sul tavolo del Parlamento e della Commissione Europee politiche che siano a misura della Toscana, per consentire lo sviluppo del nostro territorio”.

Il presidente della Commissione Europa, Francesco Gazzetti, ha parlato di un confronto molto importante e arricchente. “Il tema della concorrenza – ha detto – attraversa tantissimi ambiti della nostra vita economica e produttiva. Le osservazioni emerse nel corso del dibattito saranno utili al presidente Mazzeo, ma anche alle attività che cercheremo di portare avanti, con ancora maggiore determinazione, all’interno della Commissione Europa. Momenti di confronto e d’ascolto come quello di oggi sono fondamentali e costituiscono un tratto caratterizzante di questa legislatura”.

Il Parere si compone di più parti. Quella centrale riguarda il tema degli aiuti di Stato. “Un aspetto importantissimo – ha spiegato Irene Agnolucci – perché negli ultimi anni si è assistito a un rilassamento delle regole sugli aiuti di Stato, mentre noi auspichiamo una riforma strutturale che vada ad assistere anche gli investimenti strategici in tema di politica industriale. Gli aiuti di Stato sono stati usati per reagire alle crisi, come quella pandemica o della guerra in Ucraina, ma hanno inficiato le politiche di coesione, perché gli Stati con maggior capacità fiscale hanno potuto assistere maggiormente le loro imprese nazionali. Al contrario, le imprese che sono state assistite meno avranno uno svantaggio nel mercato europeo”.

Le altre parti del documento riguardano alcuni strumenti che la Commissione europea ha adottato durante questi ultimi mesi come il Digital Market Act, che va a regolare i gatekeeper digitali affinché si crei un mercato digitale equo e competitivo, o il regolamento sui sussidi esteri, che vigila sulle imprese che ricevono aiuti da parte di Stati esteri, andando a inficiare la concorrenza europea. Infine, il documento fa una riflessione sulla proposta STEP (Strategic Technologies for Europe Platform) che, continua Agnolucci, “non deve dipendere da una riallocazione di fondi già stanziati alla coesione, ma da fondi indipendenti e mirati proprio all’industria e all’innovazione”.

Alla consultazione sono intervenuti Gabriele Baccetti, direttore di Confindustria Toscana, Silvia Ramondetta, responsabile Area Economica di Confindustria Toscana, Luca Tonini, Presidente CNA, Giordano Pascucci, diCIA, Massimo Guasconi, presidente Camera Commercio Arezzo-Siena, Marco Neri, presidente Confagricoltura Toscana, Gaetano Viciconte, vicepresidente Ordine Avvocati di Firenze, Gessica Beneforti, componente della segreteria regionaleCGIL, Roberto Pistonina, segretario aggiunto CISL, Renzo Nardi, segretario organizzativo UGL Toscana, Triestina Maiolo, segretaria confederale UIL Toscana, Ivan Ferrucci, diLegaCoop, Federico Campatelli, responsabile servizi e gare di ANCI Toscana, Marco Meacci, presidente Corecom, Laura Simoncini, di Confartigianato, Nicola Sciclone, presidente Irpet.

Erano presenti i consiglieri Vincenzo CeccarelliMassimiliano Pescini e Fausto Merlotti.

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